Cronaca

Tortura la compagna e la obbliga a tatuarsi il suo nome sul volto: confermata la condanna a 6 anni

Velletri, donna torturata e costretta a tatuarsi il suo nome in faccia. Compagno condannato a sei anni e otto mesi di reclusione

Shock a Velletri dove una donna è stata torturata dal compagno e costretta a tatuarsi il suo nome in faccia. Aveva fatto ricorso, ma il tribunale lo ha respinto, confermando la condanna a sei anni e otto mesi di reclusione come riportato da Repubblica riportando la sentenza della Cassazione.

Velletri, donna torturata e costretta a tatuarsi il suo nome in faccia

I due si erano conosciuti sui social network e poi hanno iniziato a convivere. Un breve periodo, seguito dai primi episodi di maltrattamenti, prima in casa e poi nei luoghi pubblici. Sono intervenute anche le forze dell’ordine, nel 2019 e soltanto in quel momento è stato possibile venire a conoscenza della situazione di abusi vissuti dalla giovane da parte del compagno 41enne.

Lui l’aveva costretta a tatuarsi il suo nome sul viso, lasciandole il segno permanente: “In particolare – scrive la Cassazione – il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso sarebbe stato commesso inducendo in errore l’esecutore materiale di alcuni tatuaggi impressi al volto della vittima, circa la sussistenza del consenso di quest’ultima”.

La condanna

L’uomo era stata condannato con rito abbreviato in primo grado dal Gup del Tribunale di Velletri e successivamente nel febbraio 2021 dalla Corte di Appello di Roma. In seguito al ricorso, è stato necessario procedere anche nella Quinta sezione penale. La Suprema Corte, invece, ha spiegato: “Tra i due emerge un rapporto che,  pur non essendo durato a lungo, è stato intenso e stabile e che la coppia progettava di prolungare la vita in comune: è quindi configurabile il reato di maltrattamenti in famiglia  anche in presenza di un rapporto di convivenza di breve durata, instabile e anomalo, purché sia sorta una prospettiva di stabilità e una attesa di reciproca solidarietà“.

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