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L’11 settembre del 1961 è stato fondato il WWF, la più importante organizzazione per la conservazione della natura

Il World Wide Fund for Nature (noto ai più con l’acronimo di WWF) è stato fondato in Svizzera nel 1961 ed è oggi la più importante organizzazione per la conservazione della natura. A oltre 50 anni dalla sua fondazione ha più di 5 milioni di soci distribuiti in 5 continenti e progetti per la conservazione della natura in oltre 100 paesi.

Il marchio del panda è uno più conosciuti e stimati al mondo: un simbolo di impegno, concretezza e positività per la tutela degli ecosistemi naturali e per il futuro dell’uomo.

11 settembre 1961: venne fondato il WWF

L’associazione venne fondata nel l’11 settembre del 1961 come World Wildlife Fund (letteralmente “fondo mondiale per la vita selvatica”, intesa come “natura”) su iniziativa di Julian Huxley, cui si aggiunsero i patrocini di Bernardo dei Paesi Bassi, di Filippo d’Edimburgo (marito della regina Elisabetta II) e altri; adottò come logo il panda gigante disegnato dal naturalista conservazionista e pittore sir Peter Scott. Alla fondazione e alla prima organizzazione parteciparono anche Guy Montfort e il finanziere e filantropo statunitense Godfrey Anderson Rockefeller.


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Lo storico logo dell’associazione.

Come forma giuridica è un charitable trust (associazione) per scopi di beneficenza; il primo presidente della sezione britannica fu lo stesso Filippo d’Edimburgo, che divenne Presidente del WWF internazionale dal 1981 al 1996.

Principi

Secondo lo statuto e i documenti programmatici, la missione del WWF è quella di “bloccare la degradazione dell’ambiente naturale del pianeta e di costruire un futuro in cui l’uomo vivrà in armonia con la natura“. Per il raggiungimento di tale obiettivo vengono indicate le seguenti azioni necessarie:


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Un membro del WWF a lavoro.

  • preservare la biodiversità delle forme di vita presenti sulla Terra;
  • assicurare che l’utilizzo delle risorse naturali rinnovabili sia svolto in maniera sostenibile;
  • promuovere misure che puntino alla riduzione dell’inquinamento e degli sprechi di risorse.

L’azione del WWF è mirata in diversi ambiti di intervento di interesse globale: le foreste, gli oceani e le coste, l’acqua dolce, le specie selvatiche, il cibo e il clima.

Alcuni progetti di conservazione del WWF

  • Conservazione Ecoregionale

A partire dagli anni Novanta il WWF ha promosso in tutto il mondo la Conservazione Ecoregionale, ovvero la pianificazione delle azioni di conservazione su una base ecologica. Un ambizioso progetto internazionale ha permesso di mappare le eco regioni del Pianeta e individuarne le 238 prioritarie, denominate Global 200.

  • Progetto orso

Nel 1992, collaborò con il Parco Nazionale d’Abruzzo per la messa a dimora di centinaia di piante da frutto per limitare la dispersione degli orsi in aree non protette e tentare di ridurre il numero di esemplari investiti dalle auto. Il progetto è proseguito negli anni successivi collaborando con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e il Corpo Forestale dello Stato per un’ampia indagine scientifica sulla consistenza e dinamica della specie.


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L’immagine di un orso marsicano.

Grazie alla collaborazione con Nokia e di molti donatori è stato possibile acquistare recinzioni elettrificate in difesa delle greggi e delle arnie e ridurre i danni causati dagli orsi più “confidenti”. Furono anche acquistati radio-satellitari per il radio-tracking. Tali indagini hanno permesso di ottenere nel 2008 la stima di popolazione dell’Orso bruno marsicano (N=43, min. 35 – max 67). Il progetto è tuttora in corso, grazie anche al sostegno del Ministero dell’Ambiente, anche sull’Arco alpino.

  • Spadare

Nel 1995 il WWF raccolse 150.000 firme per abolire le reti da pesca che uccidono molte specie in pericolo. Nel 2002 l’Unione Europea proibisce le reti.

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