Cronaca

Covid: Locatelli “si sta considerando di allungare intervallo tra le due dosi”

"Non credo si rischi poi di restare senza vaccini per i richiami"

Il coordinatore del Cts Franco Locatelli fa il punto della situazione sull’emergenza Covid in un intervista a La Stampa: “Si sta considerando di allungare l’intervallo tra la prima e la seconda dose a 42 giorni e usare le dosi disponibili per aumentare il numero dei nuovi vaccinati“. Locatelli ha affermato che “anche il CDC statunitense ha suggerito questa soluzione in caso di necessità. Non credo si rischi poi di restare senza vaccini per i richiami, perché Pfizer e Moderna hanno dimostrato di saper rispettare gli impegni presi sulle forniture“.

Locatelli su AstraZeneca: “va garantita un’alternativa”

Sul tema del possibile aumento dei rifiuti del vaccino AstraZeneca da parte di over 60 il coordinatore del Cts è convinto che “se cominciamo a dire che va garantita un’alternativa rischiamo di alimentare paure e incertezze. Io dico che stiamo offrendo un vaccino sicuro ed efficace, che le persone devono accettare. Poi, se ci troveremo davanti a un numero disarmante di defezioni, riconsidereremo la questione“.

Per Locatelli “il vaccino di AstraZeneca è in grado di proteggere assai efficacemente dal rischio di malattia grave e di morte“, e “non è vero che si è generata confusione nell’indicare un uso preferenziale delle dosi di AstraZeneca nelle diverse fasi“.

“Contagi in diminuzione”

Il coordinatore del Cts sottolinea poi come “per la terza settimana consecutiva c’è una riduzione della diffusione del contagio. Ma guai se pensassimo che siamo completamente fuori dal problema. Ci ritroveremmo alla situazione di metà marzo avendo vanificato settimane di sacrifici per l’intero Paese“. Sono in miglioramento sia l’incidenza cumulativa di tamponi positivi ogni 100.000 abitanti, dice Locatelli al Corriere, scesa al valore di 185 contro 239 della settimana precedente, sia “il valore di Rt pure diminuito a 0.92 dal precedente valore di 0.98“.

Riaperture devono essere ponderate

Sono in ulteriore diminuzione anche i nuovi casi non associati a catene di trasmissione. Per la prima volta, questa settimana, per 3 giorni consecutivi si è ridotto il numero di pazienti in terapia intensiva“. Aggiunge Locatelli nell’intervista: “Questi segnali indicano che, come atteso, le misure messe in atto hanno consentito di riportare la situazione sotto controllo riducendo la circolazione virale e la pressione sulle strutture sanitarie territoriali“. Per Locatelli “le aperture vanno certamente fatte per rispondere alla crisi economica e sociale, ma devono essere ben ponderate in funzione dei numeri“.


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