Cronaca

Il piccolo Nicola trovato da un giornalista, Giuseppe Di Tommaso eroe per un giorno: “Ha sentito dei lamenti”

Chi è Giuseppe Di Tommaso, il giornalista che ha trovato Nicola Tanturli, il bambino di 2 anni scomparso in provincia di Firenze

È stato un giornalista della Vita in diretta della Rai, Giuseppe Di Tommaso, a far ritrovare il piccolo Nicola: risalendo versa la casa del bambino ha sentito rumori e lamenti. Il bambino era in fondo a una scarpata, a ridosso della strada e profonda una cinquantina di metri ed è stato poi recuperato da un carabiniere che si è calato.

Le ricerche sono proseguite tutta la notte. Già da stamani erano partite nuove operazioni, coi cani molecolari, coi cani da soccorso e coi volontari. Il territorio era impervio e la vegetazione è molto fitta. Le squadre dei soccorritori si erano già date più cambi. Ci sono state  pure difficoltà di comunicazione perché la copertura della rete mobile in questa parte dell’Appennino è incompleta e ha molti vuoti lontano dagli abitati. Scopriamo dunque chi è Giuseppe Di Tommaso, il giornalista Rai de La Vita in Diretta che ha trovato il piccolo Nicola in una scarpata. “Nicola è stato ritrovato da un nostro giornalista in una scarpata. Ha sentito dei lamenti. Ha poi aiutato i carabinieri a metterlo in salvo”, ha commentato il conduttore del programma, Alberto Matano.

È stata un’emozione indescrivibile, un miracolo –  ha commentato Di Tommaso – Appena ci ha visto si è messo a piangere”. Il bambino era in fondo a una scarpata, a ridosso della strada e profonda una cinquantina di metri ed è stato poi recuperato da un carabiniere che si è calato.

Il piccolo Nicola trovato da un giornalista Rai: chi è Giuseppe Di Tommaso de La Vita In Diretta

Nato il 27 novembre del 1978 a Tursi, provincia di Matera, Giuseppe Di Tommaso comincia la sua carriera come corrispondente di quotidiani Lucani e a Teatro nella compagnia ”Anime di Carta”. Nel 1998 approda a Rai International, nella trasmissione ”Sportello Italia” dove realizza servizi filmati nel mondo come inviato. Nel 2007 viene chiamato da Mike Bongiorno e Loretta Goggi a Rai1 a ”Miss Italia”. Per tre anni è inviato del programma condotto da Franco Di Mare ”Sabato e Domenica” dove si occupa di cronaca. Nell’estate del 2008 viene incaricato dalla Direzione di Rai1 di realizzare presso i campi profughi Palestinesi in Libano e nei territori Medio-Orientali ,reportage trasmessi durante la quinta edizione del premio giornalistico ”Marco Lucchetta”.


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Nel 2009 dopo una breve parentesi a Rai 2 nella redazione de ”Il fatto del giorno” ritorna alla prima rete come inviato nel programma ”Le amiche del sabato”. Nell’estate 2010 collabora con ”Lineablu”. A giugno 2011 fa parte della redazione di”Unomattina Estate” occupandosi di sociale ed è in onda, intervistando personaggi della musica e del costume nazionale e internazionale, nel programma ”Le amiche del sabato” e ”Unomattina Magazine”.

Dal 2005 è tra gli inviati di Rai1 al Festival di Sanremo, David di Donatello, Oscar della Tv.Da giugno approda a ‘Estate in diretta”, ”Vita in diretta”, ”A conti Fatti” e ”Buongiorno Benessere”. Collabora con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Vittorio Veneto Film Festival, Festival Internazionale del Film di Roma. Ha realizzato cortometraggi sulla ”Bulimia”, ”Bullismo” e ”I bambini vittime della guerra”. Ha vinto vari riconoscimenti come il “Premio letterario Carlo Levi”, ”La Torre d’Oro”,”Premio Associazione no Aids onlus”, ”Premio Heraclea”,”Rabatana d’Oro”. Attualmente è in onda a “La vita in diretta” dal lunedì al venerdì. Ha pubblicato il libro “NoVia”.

Come è avvenuto il ritrovamento

“Stavo salendo su una strada sterrata ed ho sentito provenire da una scarpata un lamento“, ha raccontato l’inviato del contenitore di Rai Uno. “Ero da solo perché mi ero sentito male poco prima, ed avevo fermato la macchina per riprendermi. Così ho iniziato a dire ‘Nicola, Nicola’, prima a bassa voce, poi urlando, fino a che non ho sentito chiaro ‘Mamma!’. Era Nicola”. 

“Sono sceso giù nella scarpata che era molto ripida, ho sentito il rumore di una macchina in lontananza. Erano i Carabinieri, li ho avvisati che avevo sentito un lamento ed ero sicuro si trattasse di Nicola. All’inizio erano scettici, hanno pensato che potesse essere un animale, un capriolo. Ma io ho insistito perché ero certo, e li ho pregati di scendere a vedere, così abbiamo trovato Nicola”.

Il giornalista di Rai1 racconta istanti di emozione indescrivibile: “Appena ci ha visto si è messo a piangere, l’ha preso prima in braccio un carabiniere. Aveva solo una magliettina ed era pieno di graffi ma stava bene. Un’emozione immensa perché davvero non lo immaginavo, quando si raccontano le storie di bambini dopo tante ore, in boscaglie così fitte, dopo il trascorrere di un’intera notte c’è sempre l’idea che non sarà una storia con un finale positivo. Un miracolo vero”.

Nella risalita, Di Tommaso ha aiutato i Carabinieri a riportare in salvo il piccolo Nicola. “La scarpata era ripidissima, quindi ho aiutato il carabiniere a salire col bambino, lo prendevamo in braccio a tappe. È davvero surreale -ricorda l’inviato- Se io non mi fossi sentito male, se non fossi sceso dalla macchina, non l’avremmo ritrovato. E’ la prima volta che mi succede”.

La storia di Nicola Tanturli, il bambino scomparso in provincia di Firenze 

Il piccolo era scomparso nel nulla dopo che ieri mattina i genitori avevano dato l’allarme. Le squadre di ricerca erano partite ieri disegnando ideali cerchi concentrici da Molino di Campanara, frazione di Palazzuolo sul Senio, dove il bimbo vive con i genitori e un altro fratello e poi via via si sono allargati. Numerose le squadre impegnate sia dall’alto con elicotteri e droni, che via terra. Carabinieri, vigili del fuoco, forestali, soccorso alpino: tutti in azione anche i cani molecolari.

Il piccolo Nicola Tanturli, il bambino di due anni scomparso nel Mugello e ritrovato nella mattinata di mercoledì 23 giugno è vivo e sta bene: sono queste le prime informazioni che giungono dalle Forze dell’Ordine sulle condizioni di salute del bambino. Da quanto spiegato dalla prefettura di Firenze, Nicola Tanturli sarebbe stato trovato a circa tre chilometri dalla sua abitazione. Il piccolo sembrerebbe in buone condizioni di salute. Era cosciente quando è stato ritrovato, secondo le prime informazioni diffuse dai soccorritori. In ospedale sarà sottoposto ad accertamenti. Il piccolo intanto ha già incontrato e potuto riabbracciare la mamma. Sempre dalle prime informazioni sarebbe stato un giornalista Rai de “La vita in diretta” a ritrovarlo e chiamare subito i carabinieri: mentre saliva verso la casa avrebbe udito alcuni lamenti e rumori.


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Come ha fatto ad allontanarsi

La risposta potrebbe arrivare da un suo disturbo del sonno. “Il bimbo soffriva di sonnambulismo” è ciò che è trapelato dai primi elementi raccolti. Altri episodi si sarebbero già verificati e potrebbero spiegare perché il bambino non era più nel suo letto.


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Cos’è e come si vive nell’Ecovillaggio di Campanara

Il bambino  vive con la sua famiglia nella comunità alternativa di Campanara, immersa nella natura. La comunità nacque nel 1984 quando un gruppo di persone di ritorno da un viaggio in India decise di dare vita a una piccola società più a contatto con la natura.

Ma che cos’è l’Ecovillaggio di Campanara? “Il progetto prende avvio nel 1985, dall’acquisto della canonica e chiesa di Campanara.  Vi risiedono 7 adulti e 7 bambini, membri della stessa famiglia. L’obbiettivo del gruppo è l’autosussistenza, la riscoperta e valorizzazione di arti e mestieri antichi e il rispetto dell’ecosistema – si legge nel sito della comunità che offre ai turisti “orti sinergici con forme cosmiche, impianti di frutti di bosco e rose antiche, percorsi naturalistici sul tema della biodiversità e della sostenibilità”, “workshop di arti e mestieri, concerti musicali, eventi culturali, teatrali e didattico-formativi volti anche a scolaresche”, “ospitalità in tende indiane attrezzate (teepe)” e altro ancora.



“La nostra comunità ha una lunga storia che ha conosciuto tante situazioni diverse . In questo momento stiamo ristrutturando un grande casolare vicino alla nostra attuale casa che ci permetterà di finalizzare il nostro ampio progetto scritto con il corso Gaia educational design for sustainability nel 2011 che prevede di creare una scuola aperta a tutte le fasce di età nella quale promuovere un ampio spettro di attività”, si legge sul sito.


Le ricerche nel lago artificiale 

I soccorsi si sono spinti verso l’invaso per l’approvvigionamento idrico della zona per scongiurare che il bimbo di 2 anni fosse affogato. Il lago si trova a circa 200 metri dai confini di Campanara e il fondo è stato perlustrato da alcuni sommozzatori dei Vigili del Fuoco palmo a palmo.

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