Scienza e Tecnologia

Chi lavora troppo rischia di rimanere calvo: ecco lo studio

Il troppo lavoro può portare alla perdita dei capelli. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla Sungyunkwan University School of Medicine della Corea del Sud: sono stati analizzati 13mila uomini di età compresa tra i 20 e i 59 anni nel periodo che va dal 2013 al 2017.

Lavoro e perdita di capelli, lo studio

Il campione di individui è stato suddiviso in base al numero di ore di lavoro. Sono stati poi presi in considerazione anche altri fattori legati allo stile di vita: stato civile, fumo, reddito e così via. I risultati della ricerca hanno rivelato che chi di loro, in media, ha lavorato di più, ha poi riscontrato maggiori problemi di calvizie.

Secondo Kyunh-Hun Sun, l’autore dello studio, questa ricerca dimostra che l’alopecia ha più probabilità di svilupparsi negli individui maschi che lavorano per molte ore. Per prevenire le calvizie, dunque, bisognerebbe ridurre l’orario lavorativo sin dalla gioventù, in particolari in società come quella della Corea del Sud, dove in media si lavora 50 ore a settimana se non di più.

Attenzione allo stress

Il troppo lavoro causa lo stress che è poi il responsabile di cambiamenti ormonali, come ad esempio quello del cortisolo, elemento che va a influenzare negativamente diverse parti dell’organismo, tra le quali, appunto, anche il cuoio capelluto.

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