Cronaca

Lutto nel cinema: è morta l’attrice Sue Lyon, la “Lolita” di Kubrick

Lutto nel cinema: è morta l’attrice Sue Lyon, diventata famosa per la sua interpretazione nel film “Lolita” del regista Stanley Kubrick.

Addio a Sue Lyon: è morta Lolita

Il mondo del cinema piange per la morte di Sue Lyon, diventata famosa per aver interpretato il ruolo di Lolita nell’omonimo film diretto da Stanley Kubrick e tratto dal romanzo di Vladimir Nabokov. A rivelare la sua morte è stato il New York Times, specificando che la donna è scomparsa il 26 dicembre.

L’attrice si è spenta a Los Angeles all’età di 73 anni e ne aveva 14 quando conquistò e nel contempo sconvolse il mondo con la celebre pellicola del 1962. A stroncarla è stata una lunga malattia. Era lontana dalle scene da molti anni: la sua ultima apparizione risale al 1980 con l’horror “Alligator”. Lyon si aggiudicò un Golden Globe come migliore attrice emergente. Negli anni successivi ha partecipato a film e a serie tv.

La vita dell’attrice

Ultima di cinque figli, pochi mesi dopo la sua nascita perse il padre, che lasciò la famiglia in una grave situazione economica che spingerà nel 1958 la vedova Sue Karr Lyon a trasferirsi in California, nei dintorni di Los Angeles; in questa città la giovane Suellyn mosse i primi precoci passi nel mondo dello spettacolo, prima posando come modella per un catalogo della catena di grandi magazzini J. C. Penney, quindi partecipando come attrice bambina con piccoli ruoli alle serie televisive Dennis la minaccia e Letter to Loretta[3].

Sul set di quest’ultimo show, la ragazza venne notata dal regista Stanley Kubrick, che la propose nella produzione del film Lolita (1962) per il ruolo da protagonista accanto a James Mason e Shelley Winters: dopo un colloquio tenuto con lo stesso regista e con il produttore James B. Harris, e con il benestare di Vladimir Nabokov, autore del romanzo e della sceneggiatura da cui la pellicola era tratta, la quattordicenne Lyon venne ingaggiata, battendo così la concorrenza di ben altre 800 aspiranti.

Il ruolo di Lolita la trasformò subito in una promettente stellina, consentendole di interpretare altri ruoli di giovane tentatrice, piuttosto conturbante e audace per l’epoca, come in La notte dell’iguana (1964) di John Huston, Missione in Manciuria (1966) di John Ford, L’investigatore (1967) di Gordon Douglas e Carta che vince, carta che perde (1967) di Irvin Kershner, tutti film in cui la Lyon ebbe l’opportunità di recitare accanto a famosi attori. Tuttavia alla fine di quel decennio, e superata l’adolescenza, il successo si affievolì e il cinema tese rapidamente a dimenticarla, relegandola soprattutto al ricordo del famoso film di Kubrick e anche di quello di Huston. Saltuariamente attiva sulle scene, dopo essere apparsa in qualche produzione televisiva minore e nel film horror Alligator (1980) di Lewis Teague, che non riscosse un grande successo, l’attrice si ritirò definitivamente dal mondo dello spettacolo e dalle apparizioni in pubblico.

Da tempo malata, è morta a Los Angeles il 26 dicembre 2019, all’età di 73 anni.

 

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