Scienza e Tecnologia

Accumulo energetico: il futuro dei sistemi di stoccaggio è dei Bess?

La volontà di gettare le basi per un futuro a zero emissioni è l’obiettivo principale della transizione energetica.

Si tratta di un percorso finalizzato a rendere il mix energetico più sostenibile tramite la progressiva sostituzione dell’energia generata da combustibili fossili con quella proveniente da fonti rinnovabili.

Tuttavia, questo modello sottende una serie di criticità dovute prevalentemente alle peculiarità delle energie eolica e solare, per loro natura soggette a una serie di variabili che ne rendono la produzione intermittente, non programmabile e, di conseguenza, non adeguabile alle variazioni del fabbisogno energetico.

La tecnologia permette però di superare questi ostacoli grazie ai BESS, vale a dire sistemi di stoccaggio energetico a batteria che possono immagazzinare un elevato quantitativo energia per garantire un perfetto equilibrio tra domanda e offerta.

I BESS per un futuro sostenibile 

L’energia generata da fonti rinnovabili, pur aprendo la strada a un modello energetico a basse emissioni di carbonio, è una risorsa talmente variabile da determinare periodici cali di potenza.

Per esempio, nel caso di energia prodotta da parchi solari fotovoltaici, la capacità di generazione dipende dal momento della giornata, quindi la produzione sarà massima nelle ore diurne per annullarsi del tutto in quelle notturne.

Lo stesso vale per l’energia proveniente da parchi eolici, la cui produzione, essendo legata all’imprevedibilità delle condizioni atmosferiche, è soggetta a periodi di massima generazione, nelle giornate ventose, alternati a periodi di generazione minore in presenza di venti a bassa potenza.

L’utilizzo di BESS permette di incamerare e stoccare, in apposite batterie, l’energia generata e non adoperata nei momenti in cui la produzione è massima, per renderla disponibile durante i picchi di domanda: un sistema che si è rivelato talmente interessante da spingere diverse aziende a destinare parte dei loro investimenti a questa particolare tecnologia.

Per esempio, una realtà come Redelfi, ESG management company, inserendo il progetto BESS nella sua Business Unit Green, nel tempo ha orientato il suo focus sulla creazione di battery storage park in grado di portare innovazione in Italia e all’estero. 

Del resto, i BESS sono sistemi che si sono rivelati essenziali per innescare una vera e propria rivoluzione nel settore energetico in ogni angolo del pianeta, anche in relazione alla possibilità di far fronte al futuro aumento della domanda di energia – stimato a livello mondiale – che le fonti rinnovabili, da sole, potrebbero non riuscire a colmare. Il tutto apportando numerosi benefici in moltissime aree del mondo, alle quali possono garantire continuità nella fornitura di energia.

BESS: i vantaggi per l’ambiente e per il settore energetico

L’innovazione introdotta dai BESS è destinata a condurre il settore energia verso un futuro più efficiente: difatti, non si tratta soltanto di risorse che permettono di sfruttare appieno tutti i vantaggi di natura economica e ambientale legati all’utilizzo delle fonti rinnovabili, ma anche di sistemi perfetti per limitare l’instabilità intrinseca nella rete elettrica e garantire un flusso costante lungo tutta la catena di trasmissione.

Tutto ciò si aggiunge alla possibilità di assicurare un approvvigionamento energetico dai costi di generazione più bassi, legati all’utilizzo di fonti rigenerabili, presenti in natura in quantità illimitata e per questo completamente gratuite. Inoltre, la presenza di energia accumulata, sempre disponibile, consente di compensare eventuali sbalzi di tensione sulla rete, riducendo ogni genere di malfunzionamento degli apparecchi elettrici e gli eventuali disservizi che possono scaturirne.

Ma i BESS non rappresentano una risorsa indispensabile soltanto per le aree connesse alla rete elettrica: i sistemi di stoccaggio a batteria possono infatti assicurare un approvvigionamento energetico sicuro e sostenibile anche in tutte quelle comunità o territori off grid e mini grid non collegati alla rete elettrica.

E in una realtà che basa il suo benessere sul progressivo abbandono delle centrali termoelettriche con la volontà di sfruttare appieno tutto il potenziale presente e futuro offerto dalle fonti rinnovabili, sarà fondamentale poter puntare su un sistema di stoccaggio dell’energia così flessibile e dotato di tempi di risposta più rapidi. 

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