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Tempo di acquisti: si allo shopping, ma come consumatori informati! Ecco come fare

Si allo shopping ma il consumatore deve informarsi per capire se e quando è vittima di situazioni meritevoli di tutela

L’ Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha lanciato una campagna informativa per sensibilizzare ogni consumatore a informarsi sui propri diritti. Il titolo della campagna è #convienesaperlo ed ha coinvolto anche il Ministero dello Sviluppo Economico. Il consumatore deve informarsi per capire se e quando è vittima di situazioni meritevoli di tutela.

Si allo shopping, ma come consumatori informati! Ecco come fare

Ogni consumatore ha i propri gusti e le proprie passioni, ciascuno può scegliere dove e come acquistare (online, di persona o scegliendo la consegna a domicilio del proprio negoziante di fiducia), ma di fronte ai diritti siamo tutti uguali.

Quante volte ti è capitato di acquistare un prodotto di cui poi non ne sei rimasto soddisfatto? Oppure quante volte hai ordinato un prodotto online, ma hai avuto un ripensamento? Vediamo insieme i diritti del consumatore. 

La pubblicità ingannevole

La pubblicità ingannevole (disciplinata dal d.lgs. 145/2007) è una forma di pubblicità che, con un messaggio falsato e distorto, esalta qualità che il prodotto non possiede, ingannando il consumatore. Per esempio: acquisto di un pacchetto viaggio in un posto bucolico e tranquillo, ma che si rivela poi trovarsi di fianco alla stazione ferroviaria. Oppure quando il venditore, per indurre in errore sulla particolare convenienza dei prezzi praticati, dichiara di essere in procinto di cessare l’attività commerciale.

Il consumatore ha diritto alla trasparenza, cioè a ricevere dai venditori informazioni esaurienti e veritiere. Qualora ciò non accadesse, si ha il diritto a essere rimborsati, in caso di prodotti difettosi, malfunzionanti o non corrispondenti all’uso dichiarato. Il consumatore ha diritto di decidere senza condizionamenti e di essere tutelato da pratiche commerciali aggressive.


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Acquisti online e televendite

Per gli acquisti “a distanza” il consumatore ha la possibilità di recedere entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto acquistato, per qualunque motivo, anche se il prodotto non piace. In questi casi ha diritto a ricevere il rimborso di quanto pagato entro i 14 giorni successivi, con lo stesso strumento di pagamento utilizzato per acquistare il bene o il servizio tenendo conto che i costi di spedizione sono comunque a carico del venditore mentre a carico del consumatore sono i costi di restituzione.

Questa norma si applica a tutte le vendite via Internet, per telefono e per corrispondenza e a vendite effettuate al di fuori di punti vendita fisici. L’acquisto “a distanza” è disciplinato dal Codice del Consumo, all’articolo 52 e segg. del D. Lgs. 206 del 2005.

Perché in questo caso il consumatore ha diritto al “ripensamento”?

Negli acquisti online o nelle televendite, il consumatore, accetta i termini e le condizioni stabilite dal venditore, conclude un contratto di acquisto (a distanza o fuori dai locali commerciali), senza avere un contatto diretto con la merce comprata e senza poter verificare personalmente la qualità del bene acquistato. Pertanto, il consumatore è la parte debole del contratto. Per tali ragioni, il legislatore ha previsto in favore del consumatore la possibilità di “ripensarci” restituendo il prodotto e chiedendo il rimborso di quanto speso.


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Acquisti in negozio

Per gli acquisti in negozio non può essere esercitato il diritto di recesso entro i 14 giorni, come avviene per gli acquisti online o fuori dai locali dell’esercizio commerciale. In questo caso il consumatore non ha diritto al “ripensamento”.

Tuttavia, anche il consumatore che acquista in un negozio “fisico” può restituire il prodotto acquistato, nell’ipotesi di prodotti difettosi o danneggiati. Il difetto deve essere denunciato al venditore entro due mesi da quando il consumatore si accorge del difetto e comunque non oltre due anni. Qualora tale acquisto sia stato concluso da un professionista e non da un consumatore, la denuncia del vizio andrà fatta entro otto giorni. L’acquirente potrà richiedere, a sua scelta, o la riparazione o la sostituzione del prodotto.


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Come esercitare il diritto di recesso

Per esercitare il diritto di recesso, il consumatore dovrà adottare una delle modalità previste dall‘articolo 54 del codice del consumo, ovvero potrà compilare ed inviare un modulo online nel caso di acquisti tramite e-commerce, oppure potrà comunicare con una qualsiasi altra dichiarazione esplicita, la sua decisione di recedere dal contratto. In entrambi i casi, tale comunicazione dovrà essere inviata prima della scadenza del periodo di recesso.

In alternativa, il venditore può offrire al consumatore l’opzione di compilare e inviare elettronicamente il modulo di recesso o una qualsiasi altra dichiarazione esplicita sul sito web del professionista, per poi comunicargli la conferma di ricevimento su supporto durevole. Sul consumatore grava l’onere di dimostrare di aver correttamente esercitato il diritto di recesso.

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