Cronaca

Arbitro donna si fa male in campo, commento sessista di un preside: “Se eri in cucina non succedeva”

Un arbitro donna si è fatta male mentre era sul campo da gioco e il preside di una scuola di Imperia ha commentato in maniera sessista ed inappropriata l’incidente. L’incidente in campo è avvenuto circa due settimane fa.

Arbitro donna si fa male in campo

L’assistente di linea, Guadalupe Porras Ayuso è costretta ad abbandonare il campo dopo nemmeno un quarto d’ora della partita di Liga spagnola tra il Betis e l’Athletic Bilbao, per un incidente in campo. L’arbitro, nel fare ritorno a centrocampo, è andata a sbattere contro un telecamera a bordo campo e si fa male. In pochi si sono effettivamente accorti di cosa è accaduto, almeno fino a quando il direttore di gara non ha ritardato la rimessa in gioco della palla dopo la rete.



Il commento sessista del preside

Il preside Paolo Auricchia, del liceo Vieusseux di Imperia, ha commentato con un post quanto accaduto: “Sì vabbè… però oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima, che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male tesoro”.

La reazione degli studenti

I primi a essere furibondi sono stati gli stessi studenti del Viesseux che “come protesta verso le parole allucinanti del preside Auricchia” hanno deciso per un corteo pacifico che partirà da davanti alla scuola alle ore 7 e 50 e proseguirà prima sotto il provveditorato e poi davanti al Comune”. Gli studenti chiedono le dimissioni del preside perché, scrivono gli studenti, “le sue parole non possono e non devono passare in sordina”.

Il commento della consigliera Amoretti

Ugualmente furibonda la consigliera regionale di parità Laura Amoretti che in un lungo documento, e a lettere maiuscole, chiede ad Auricchia “di porgere esplicite e formali scuse” a “tutte le ragazze iscritte al Liceo Vieusseux, e alle loro e ai loro insegnanti, che con capacità e competenza sanno dare vita alla cultura per la parità di genere. Chieda scusa a loro e a tutte le donne che ogni giorno rivendicano il valore delle proprie capacità e competenze” scrive Amoretti che ricorda “con tristezza” il dirigente scolastico seduto in prima fila in qualità di preside per assistere all’evento ‘Pillole di Emancipazione: parole e musica’. “Argomenti – conclude Amoretti – trattati proprio dai suoi studenti”.

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