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Che cos’è il virus respiratorio sinciziale che ha colpito la piccola Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni

Che cos’è il virus respiratorio sinciziale che ha colpito la piccola Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni? Tutto quello che c'è da sapere e l'allarme epidemia

Che cos’è il virus respiratorio sinciziale che ha colpito la piccola Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni? In serata il rapper ha pubblicato una storia su Instagram parlando di virus respiratorio sinciziale, lasciando quindi intendere qual è il problema di salute che ha colpito la piccola negli ultimi giorni e mettendo in guardia i genitori perché, seppur non si tratti di una malattia grave, la gestione da parte degli ospedali in questo momento non è affatto semplice: “Epidemia virus respiratorio in neonati, è allarme: ospedali italiani pieni. Se avete bambini piccoli fate molta attenzione mi raccomando. Questo virus RSV (Respiratory syncytial cirus) non va preso alla leggera“.

Che cos’è il virus respiratorio che ha colpito Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni

In gergo viene chiamato appunto RSV ed è un virus respiratorio molto comune che infetta la maggior parte dei bambini in genere neonati, dai primi mesi di vita ai due anni. È un’infezione altamente contagiosa che si passa come un raffreddore tramite goccioline disperse nell’aria e che con l’influenza condivide i sintomi più comuni come febbre, difficoltà a respirare, perdita di appetito. In genere dura tra i due e gli otto giorni, ma in alcuni casi i sintomi possono continuare a manifestarsi per qualche settimane.

Ospedali italiani pieni: scatta l’allarme

E’ allarme per l’epidemia di virus respiratorio sinciziale che sta colpendo in tutta Italia bambini piccolissimi, con reparti pediatrici e terapie intensive degli ospedali strapieni di neonati e bebè con bronchioliti e polmoniti causate dal virus. A Padova sono 16 i piccoli ricoverati, di cui 4 intubati in rianimazione, “al Policlinico Umberto I di Roma 10 i ricoverati, di cui 2, di appena un mese di vita, in terapia intensiva, ma anche nelle altre regioni la situazione è analoga. “Un’epidemia arrivata con 2 mesi di anticipo”, riferisce Fabio Midulla, presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri), professore ordinario di Pediatria all’università Sapienza e responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma, sentito dall’Adnkronos Salute.

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