Politica

Al via il “totoministri”: inizia a Montecitorio il tavolo di confronto della maggioranza

Il tavolo di confronto della maggioranza, iniziato questa mattina a Montecitorio, rischia di tramutarsi in un "totoministri"

É iniziato questa mattina a Montecitorio il tavolo di confronto della maggioranza. Nelle prossime 48 ore avremo notizie certe, in merito alla ripartenza del governo. Il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico ha disposto il confronto, a partire dalle 9.30 di questa mattina. Sperando in un richiamo alla responsabilità, sicuramente assisteremo ad un totoministri.

fico tavolo maggioranza

Il tavolo di confronto della maggioranza a Montecitorio sul governo Conte

A seguito delle ultime consultazioni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito il mandato esplorativo a Roberto Fico, Presidente della Camera. In questa occasione verranno scoperte le carte in tavola e le forze della maggioranza dovranno formare il “patto di governo”, utile a risollevare il Paese dalle sabbie mobili.

L’ipotesi Conte-ter sembra quella maggiormente accreditata. Se non si raggiungesse un equilibrio, potrebbe subentrare l'”ingombrante” Mario Draghi, rilanciato in continuazione nelle ultime settimane anche dai media.

Trovare l’equilibrio sarà difficoltoso, soprattutto per i continui azzardi di Italia Viva.

roberto fico e mattarella

Dal tavolo della maggioranza al toto ministri: le ultime novità

Il rientro in maggioranza di Italia Viva è costato e costerà carissimo al Movimento 5 Stelle ed al Partito Democratico, apparsi notevolmente indeboliti nella trattativa. Godono dei maggiori consensi elettorali e non riescono a mantenere saldamente l’esecutivo, senza l’apporto di ulteriori forze.

Traspare una chiara frustrazione politica, quale conseguenza di un “sistema elettorale” errato e non garantista.  Quindi, per Pd e M5s risulta necessario bussare, nuovamente, alla porta di Italia Viva, a causa delle scarne trattative con i “responsabili/costruttori”, mai decollate pienamente.

Qui, in posizione di netto vantaggio, scaltramente, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, saprà imporre le sue condizioni. Anche il Pd, apparso notevolmente rinvigorito, dopo la scorsa tornata elettorale e dopo l’uscita di Renzi, vorrà dire la sua. Difficilmente si ridurrà a semplice spalla dei pentastellati.

Le possibilità del Movimento 5 Stelle e di Italia Viva

Il M5S, nonostante la schiacciante vittoria elettorale del 2018,  dovrà necessariamente indietreggiare di qualche passo, per restare a galla e riuscire a concludere una legislatura tortuosa. Gli elettori potranno ravvisare segni di resa. Il ricatto politico di Renzi è stato astuto, infatti i pentastellati dovranno consolidarsi e cercare di imporsi nei prossimi giorni, in vista della riprogrammazione del Recovery Plan.

Sul tavolo si discute di un possibile rimpasto. Al vaglio la Giustizia, l’Economia, l’Istruzione, le Infrastrutture ed il Lavoro.

Italia Viva vorrebbe reintrodurre la figura di Maria Elena Boschi, discussa e non apprezzata da tutti i componenti dell’incontro. Ecco servito il “totoministri“, necessario per evitare il ritorno alle urne, con una conseguente paralisi economica.

boschi maria Elena

Il tavolo della maggioranza: diretta di oggi

Bellanova: “Iv vuole governo politico, basta minaccia voto”

Al Tg4, è tornata a parlare Teresa Bellanova (Iv), pronunciando le seguenti parole:
(Italia viva chiede) “un governo politico e se c’è la volontà di trovare una intesa. Solo così, l’obiettivo sarà possibile, “altrimenti c’è un governo istituzionale”.

 

Poi, come se Iv non fosse pienamente responsabile di questa situazione, rivolgendosi agli alleati di governo riferisce: “Per favore basta con il richiamo minaccioso alle elezioni perché è finalizzato solo a trovare qualche senatore per fare il passaggio da una parte all’altra”.

In merito alla figura di Mario Draghi, ha poi aggiunto:

“Nutro una stima profonda per Draghi, ma sono tra quelli che dicono di non tirare in un tritacarne persone che al momento non sono dentro al tavolo”.


Bonaccini(Pd): “Cercare Conte ter”

Le parole di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, su Rete 4:”Non vedo altra strada che provare a fare un nuovo governo che parta dal perimetro del centrosinistra che c’è, con l’aggiunta dei parlamentari che ritengano sia giusto dare un governo al Paese nel pieno della pandemia, della partenza dei più grande piano vaccinale della storia e per non perdere l’occasione dei 209 miliardi di euro”.

“Se la matematica non è un’opinione, è l’unica strada percorribile per dare un governo subito, visto che altre forze europeiste più collocate al centrodestra si sono rese indisponibili. Penso non sia giusto appenderci ai Ciampolillo di turno”.

Inoltre, lo stesso Bonaccini ha riferito di un’ipotetica alleanza tra Pd e M5s, necessaria per arrivare al termine naturale della legislatura.


M5s scandisce le priorità: “Completare reddito e salario minimo”

“Completiamo il reddito di cittadinanza con il rafforzamento delle politiche attive e dei controlli, così come del resto era previsto fin dall’inizio”. Questa, a quanto si apprende, la posizione portata al tavolo sul programma, in corso a Montecitorio, dalla delegazione del Movimento 5 stelle in tema di lavoro. Accanto al completamento del reddito di cittadinanza, sarebbe stata avanzata dal Movimento, fra le altre, la proposta di “riforma degli ammortizzatori sociali che sarebbero destinati a tutte le categorie di lavoratori, compresi gli autonomi”.

Infatti, è stata anche proposta l’introduzione di “un salario minimo ed equo compenso per professionisti e lavoratori autonomi”.


Meloni: “Mattarella con noi non ha escluso elezioni”

Giorgia Meloni(Fdi) ripercorre la strada arata dai suoi alleati e dall’intero Centrodestra, ovvero l’estenuante ed unica richiesta delle elezioni. La leader di Fdi, infatti, afferma nel corso della programmazione di Rai Radio1:

“Credo che le elezioni siano più vicine di quanto non si voglia dire. Lo stesso Presidente Mattarella nei colloqui con noi mi pare che non abbia escluso questa ipotesi”.


Pareri del tavolo sul Mes: M5s mantiene il no, mentre Iv vuole: “Usarlo in parte”

 Italia viva continua a spingere sul Mes, seppur con meno insistenza, come del resto è apparso già dalle  scorse dichiarazioni di Matteo Renzi.

Al tavolo sul programma, in merito al capitolo sanità,  i renziani avrebbero proposto di utilizzare almeno una parte delle risorse del Fondo salva stati (Mes). I 5 stelle, granitici, restano sul no, ed il loro capo politico di rappresentanza, Vito Crimi, ha chiesto di non discutere di togliere di temi divisivi, come appare il Mes.


Italia Viva: dalla legge elettorale alla commissione bicamerale

Italia Viva mostra sul tavolo la legge elettorale di stampo maggioritario e l’istituzione di una commissione bicamerale per le riforme con presidenza all’opposizione.


Rosato :documento scritto(senza fretta) per la nascita del governo

Ettore Rosato (Iv) ha affermato a La7:
“Questo governo deve nascere con un documento scritto, non abbiamo l’esigenza di avere questa sera il documento. Questo lo ha detto chiaramente anche il Pd e il M5s parlando di cronoprogramma. Serve assolutamente un documento scritto e quella del cronoprogramma è una idea che condividiamo”.
“C’e’ un tavolo sul programma, c’è già un fatto nuovo, lo chiedevamo da mesi. Mario Draghi non lo tiro per la giacchetta, ma credo sia una straordinaria risorsa per questo Paese.

Non stiamo cercando il piu’ bello, ma stiamo costruendo un governo con delicati equilibri. Il governo non lo fa Italia Viva”.


Ricciardi: tavolo? M5s collabora senza parlare

Il M5s non commenta l’andamento del tavolo sul programma alla Camera, per una “questione di rispetto verso le istituzioni e per il lavoro che si sta svolgendo ai tavoli. Esternazioni fuori luogo e veline non servono ora. Anzi, semmai rischiano di diventare degli ostacoli”. Ad affacciarsi è il vicecapogruppo alla Camera del M5S, Riccardo Ricciardi, interpellato a Montecitorio. “Adesso c’è poco da parlare e molto da fare pensando al bene del Paese. Vediamo come procederà l’andamento dei lavori, noi ci poniamo certamente con spirito collaborativo”.

 

Buccarella: maxi tavolo? Clima positivo, finiremo stanotte

Il senatore Buccarella, tra i partecipanti di oggi, ha affermato ad un Giorno da Pecora, in onda su Rai Radio1:

“Il clima respirato intorno al tavolo della maggioranza è collaborativo, inaspettatamente, quasi non me lo aspettavo. Fico ci ha comunicato quel che si aspetta, cioe’ che entro oggi gli comunichiamo se ci sono i presupposti. I punti dolenti? Immagino saranno il Mes e la Giustizia, stamattina intanto abbiamo affrontato i temi del lavoro. I punti da affrontare in tutto sono nove. Procederemo spediti fino a stanotte”.


Marcucci-Delrio, serve ammortizzatore unico lavoro

Al tavolo con il Presidente Fico, i capigruppo del Pd, Delrio e Marcucci, hanno affrontato il tema del lavoro, risaltando l’esigenza dell’ammortizzatore unico, della parità salariale e della piena occupazione femminile”.


Nessun documento programmatico

La riunione del tavolo della maggioranza non dovrebbe concludersi con un documento scritto, secondo  Bruno Tabacci, leader di Cd, e Antonio Tasso, capogruppo del Maie alla Camera. “Non ci sarà alcun documento alla fine della riunione – ha spiegato Tasso – che serve piuttosto a verificare se non ci sono condizioni ostative ad andare avanti con le intese sul nome da indicare al presidente Mattarella per l’incarico”. Anche Tabacci ha espresso la stessa opinione, ribadendo l’assenza di un documento programmatico scritto.


Renzi(Iv): “Spero governo entro fine settimana”

Matteo Renzi scrive sul suo sito:

“Alla fine di questa settimana avremo, spero, il nuovo Governo. Dovrà essere all’altezza delle sfide di questo periodo. E dovrà essere un governo di persone capaci e meritevoli. Solo cosi’ l’Italia si salva, solo cosi'”.


Merlo (Maie): “se non esce un governo, allora si vada al voto”

Riccardo Merli (Maie) durante il suo intervento a Montecitorio, afferma: “Se da quella stanza non esce un governo, allora si vada al voto”.


Chi saranno i ministri del Conte ter?

Al via, questa mattina,  nella sala della Lupa di Montecitorio,  la riunione del tavolo di lavoro della maggioranza, convocato dal presidente della Camera Roberto Fico, a seguito del mandato esplorativo.
Siederanno al tavolo oltre una dozzina di rappresentanti politici: i capigruppo di M5S, Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del Pd, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per Italia Viva i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per Liberi e Uguali Federico Fornaro e Loredana De Petris.

Gli ‘Europeisti – MAIE – Centro Democratico’ del Senato, saranno rappresentati dai senatori  Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella, per il Gruppo parlamentare Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per CD-Maie Bruno Tabacci ed Antonio Tasso.


Zingaretti convoca Comitato Pd alle 13

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha organizzato il Comitato politico. Le convocazioni riportano le 13, come orario di inizio e parteciperanno i membri della segreteria, la delegazione al governo e i capigruppo.

Ad annunciarlo è l’ANSA, attraverso esponenti della segreteria stessa e dei gruppi parlamentari. La riunione sarà svolta da remoto ed inizierà durante la pausa del tavolo della maggioranza, in corso a Montecitorio.

Inoltre, Zingaretti ha dichiarato: “siamo fiduciosi che la disponibilità data da tutti sia una volontà sincera. Una volontà che in queste ore è messa alla prova da un approfondimento sui contenuti. Io credo che la sostanza di quel che sta avvenendo sia positiva. E’ giusto che ci sia un confronto schietto, i temi sono tanti dalla Giustizia alle riforme”.


Brunetta: “cento giorni per salvare l’Italia”

Intervistato da Qn, Renato Brunetta dichiara:
“Abbiamo cento giorni per salvare l’Italia. Per fare quelle riforme che l’Europa ci chiede e dar gambe a un Recovery plan credibile. Altrimenti, non ci danno un euro e il Paese affonda. Si parta da qui per dare un governo all’Italia”.

“Cercare una nuova maggioranza con gli stessi partiti di quella che si e’ appena sgretolata, e’ un errore: servono energie politiche straordinariamente superiori”. E’ una fase in cui ciascuno deve abbandonare la propria casacca e lavorare in una logica bipartisan”,  per un governo dei migliori”.

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