Cronaca

Campania gialla dopo una sola settimana in arancione: ecco perché Speranza si è assunto una grande responsabilità

Campania in zona gialla dal 26 aprile, come e perché: l'analisi dei dati che hanno portato alla decisione del ministro Speranza

Perché come ha fatto la Campania a passare in zona gialla? È di oggi, venerdì 23 aprile, la notizia del passaggio della regione campana in zona gialla a partire dal 26 aprile, giorno in cui il nuovo decreto legge Covid ripristinerà proprio la fascia gialla dove riapriranno bar, ristoranti, cinema, teatri e dove si potrà tornare a praticare sporti di contatto all’aperto anche a livello amatoriale.

Un passaggio, quello della regione governata da De Luca in zona gialla, inaspettato. Non solo per i dati relativi ai contagi, ma anche perché alla Campania manca uno dei parametri principali per arrivare in zona gialla, ovvero la permanenza di almeno due settimane in zona arancione dove invece la Campania era tornata lo scorso 19 aprile dopo oltre un mese di zona rossa.


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Campania in zona gialla dal 26 aprile: come e perché

La Campania nelle ultime settimane ha fatto registrare un calo dell’indice di contagiosità Rt, passato dallo 1.02 della scorsa settimana allo 0.92 di questa settimana. Negli ultimi sette giorni, inoltre, sono stati registrati 13156 nuovi casi di contagio con 133 focolai attivi.

Moderata da valutazione della probabilità di contagio, bassa quella di impatto del Covid sul territorio con una classificazione complessiva di rischio ritenuta moderata dall’analisi dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità. Questi dati sono bastati per il passaggio in zona gialla nonostante una sola settimana di permanenza in zona arancione. 

Una bella responsabilità quella assunta da Roberto Speranza, Ministro della Salute, il quale con le nuove ordinanze territoriali ha delineato la mappa dell’Italia dal 26 aprile. Una decisione che arriva anche alla luce dell’intenzione del Governo di “investire sugli spazi aperti” per consentire alle attività di riaprire pur contenendo il contagio. Infine, per quanto concerne la Campania, potrebbe aver inciso il lungo periodo in zona rossa (dall’8 marzo al 19 aprile).


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Regioni in zona gialla dal 26 aprile

Passano in zona gialla Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto: sono quindi 14 le Regioni che rientreranno in area gialla, sospesa da diverse settimane per far fronte alla diffusione delle varianti, e che potranno quindi dare il via al processo graduale di riaperture.

Le Regioni in zona arancione

Rimangono invece in zona arancione Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. In queste Regioni l’indice Rt ancora elevato e un’incidenza pericolosamente vicina a quota 250 casi ogni 100 mila abitanti non permettono il passaggio nella fascia di rischio più bassa, seconda solo alla zona bianca in cui però ancora nessuna Regione può entrare, visto l’andamento delle curva dei contagi.

Solo una Regione in zona rossa

Anzi, l’unica Regione ad essere mai entrata in zona bianca, la Sardegna, è l’unica a rimanere ora in zona rossa, quella dove sono in vigore le regole anti-contagio più severe. Nell’ultimo monitoraggio dell’Iss, infatti, solo la Sardegna presentava una classificazione complessiva del rischio considerata alta e con molteplici allerte di resilienza: condizione che ha determinato la permanenza nella zona rossa.

Campania in zona gialla dal 26 aprile: cosa si può fare?

In base al decreto varato dal Consiglio dei ministri, da lunedì 26 aprile entrano in vigore nuove regole, in particolare per la zona gialla.

  • Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della ‘certificazione verde’, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa
  • Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa
  • Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%” rende noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno
  • Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti a pranzo e a cena, purché all’aperto.
  • Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
  • Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre

Vaccini senza prenotazioni: come funzionano gli “open day”

Le Asl della Regione Campania potranno organizzare delle giornate “open” in cui vaccinare chi si presenta ( in possesso dei requisiti necessari), anche senza prenotazione.  La modalità dell’accesso diretto proprio ieri era stata adottata dall’Asl Napoli 2 Nord.


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Da domenica 25 aprile, dalle 9 alle 19, nei quattro centri vaccinali di Pozzuoli (Palatrincone di Monterusciello), Giugliano (scuola Levi Montalcini), Afragola (Centro Lumo) e Forio d’Ischia (Palazzetto dello Sport di via Casale), l’Asl Napoli 2 Nord offrirà la vaccinazione contro il Covid-19 ad accesso libero, senza registrazione su piattaforma regionale, per tutti i cittadini residenti nei 32 Comuni di competenza dell’Azienda sanitaria e aventi sopra i 60 anni di età.

Le nuove ordinanze di De Luca

Due nuove ordinanze in Campania per scuola vaccino Covid. Sono in via di pubblicazione due ordinanze a firma del Presidente Vincenzo De Luca con ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid, riguardanti la scuola e il piano vaccinale. (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE).

La reazione di De Luca

Non poteva mancare il commento del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che a margine dell’inaugurazione del Trincerone Est, stamattina, ha tuonato contro le divisioni in fasce: “Penso che dobbiamo essere responsabili. Questa storia dei colori è una grande idiozia. Dobbiamo sapere che se vogliamo aprire – com’è necessario – le attività economiche, dobbiamo avere grande senso di responsabilità, tutti quanti. Se pensiamo, invece, di darci alla pazza gioia, ci giochiamo l’estate e torniamo in rosso”.


Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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