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Coronavirus, ridotti sia l’esame di terza media che la maturità: tutte le ipotesi

Le scuole resteranno chiuse ancora a lungo a causa del coronavirus. Difficile, quasi impossibile, che riaprano il 6 aprile. E allora toccherà lavorare per rimodulare l’esame di terza media e la maturità 2020. Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, lavora per riaprire a fine aprile o inizi di maggio, ma con la situazione in atto è davvero difficile sbilanciarsi. Intanto si lavora con la didattica a distanza, una misura “tampone”, ma che serve per non mandare alla deriva l’intero sistema educativo.

Coronavirus, che succede per esame di terza media e maturità? Le ipotesi

L’intera comunità scolastica, poi, si interroga su cosa accadrà con l’esame di terza media e con la maturità. Sono diverse le ipotesi in ballo. Per l’esame di terza media c’è l’ipotesi, così come segnala il Corriere della Sera, di ridurlo al massimo: tema più tesina o addirittura solo una tesina. Si valuta, ma è ipotesi molto remota, anche di non svolgerlo promuovendo tutti alla scuola superiore.

La maturità

Per la maturità, invece, il discorso è molto più complesso. C’è una certezza, però: sarà più leggero, ma di quanto? Le commissioni d’esame saranno composte dai professori della classe, senza membri esterni e se le lezioni non dovessero ricominciare in classe tutti dovrebbero essere ammessi, anche chi ha avuto insufficienze nel primo quadrimestre.

Le prove d’esame

Sulle prove, invece, la prima si farà, la seconda, invece, è in bilico: chi vuole ridimensionarla, chi addirittura abolirla. L’orale, poi, potrebbe diventare la discussione di una tesina in cui gli studenti presentano un progetto multidisciplinare. L’ipotesi più estrema, come è accaduto all’Aquila nel 2009, è di far svolgere solo l’orale.

Su La Stampa, invece, si parla della possibilità di far svolgere una prova non più nazionale, ma predisposta dalle singole scuole, diversa per ogni istituto in modo che ognuno possa interrogare gli studenti in base all’effettiva preparazione.

Il presidente di commissione, esterno, sarebbe unico per ogni istituto per rendere più rapide le procedure.


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