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Coronavirus, ecco i nuovi divieti: jogging, fumo in strada e negozi chiusi

Coronavirus e zone rosse o arancioni: nuovi divieti per jogging, fumo in strada e negozi chiusi. Ecco quali sono.

L’Italia si sveglia con nuove zone rosse e arancioni, ma soprattutto con altre restrizioni locali. La corsa del governo e amministratori per evitare il lockdown è segnata da misure diverse disposte con ordinanze, talvolta creative, per fermare i contagi da coronavirus che però continuano ad aumentare. Ecco i nuovi divieti.

Coronavirus, i divieti per strade e piazze

Anche se a livello nazionale non è previsto in moltissimi Comuni non sarà possibile camminare liberamente per il centro storico. Scattano ingressi contingentati a Roma, Napoli, Bologna, Benevento, Torre Annunziata. Vietato passeggiare anche nelle città e nei paesi di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

A Bologna niente manifestazioni ed eventi, comprese le esibizioni degli artisti di strada. Fino al 22 novembre a Perugia è chiusa la scalinata della cattedrale di San Lorenzo. Nel fine settimana a Genova è interdetto il lungomare, a Catania c’è il divieto di stazionamento a Piazza Duomo e nel Borgo Marinaro, a Livorno non si entra nei “moletti”.


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Folla e megafoni

Annunci con il megafono di vigili e “sentinelle” per evitare gli assembramenti sono stati pianificati a Roma, dove saranno utilizzati per i controlli anche gli elicotteri. Uguale misura in Abruzzo dove sono stati potenziati i controlli per impedire lo spostamento tra Comuni. Il governatore della Basilicata ha chiesto per la vigilanza anche i militari impegnati nell’operazione “Strade sicure”. A Bari sono invece sbarrati i giardini e lo skatepark.

I negozi

In tutto il Lazio vengono chiuse «le grandi strutture di vendita nei giorni festivi e prefestivi indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, salvo generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole». In Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia scattano le stesse misure negli outlet e gli anziani hanno la precedenza nelle prime due ore di apertura.


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I mercati

A Bolzano e a Trento sono stati proibiti tutti i mercatini, compresi quelli di Natale. Nel Lazio «nei giorni festivi, su aree pubbliche o private» niente bancarelle a meno che non vendano generi alimentari. Vietati anche le esposizioni «degli hobbisti e i mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo».


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Il sito del Ministero della Salute

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