Cronaca

Decreto scuola 2020 approvato in Cdm: esame di maturità sarà online: tutti promossi. Assunti 4.500 prof

Approvato oggi, lunedì 6 aprile, il testo del decreto scuola 2020 che risponde ai numerosi interrogativi in materia di istruzione aperti dall’emergenza coronavirus. Dalla maturità agli esami di terza media, dalla questione bocciature al rientro in classe: tutte le novità introdotte dal dl e gli scenari possibili.

Coronavirus, approvato il decreto scuola 2020

Tutti promossi quest’anno, il Covid-19 trasforma l’anno scolastico e ne cambia le regole finali: l’esame di maturità si svolgerà online e la didattica a distanza andrà avanti, praticamente obbligatoriamente. Le novità sono previste dal decreto approvato questa mattina in Consiglio dei ministri. Per i ragazzi di terza media salta l’esame: verrà sostituito da una tesina che sarà valutata poi dai docenti negli scrutini finali.

Mentre l’esame di maturità si svolgerà da remoto con un solo colloquio ma in formato maxi: potrà toccare infatti tutti gli argomenti, davanti ad una commissione composta da docenti interni.

Da qui alla fine dell’anno andrà avanti la didattica online praticamente obbligatoriamente: «In corrispondenza della sospensione – si legge nel Decreto – il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza». E così si andrà avanti fino alla fine delle lezioni. Per poi riprendere l’anno, a settembre, con il possibile recupero delle lezioni perdute sia in presenza sia con la classe virtuale.

Il decreto scuola

Il decreto legge sulla scuola che è stato presentato e approvato in Cdm apporta alcune correzioni rispetto alla bozza che il Miur aveva proposto giovedì scorso. Nello specifico viene esplicitato in maniera più chiara e dettagliata il concetto di tutti promossi prevedendo per tutti il recupero delle competenze non acquisite quest’anno all’inizio del prossimo e valorizzando e valutando il lavoro svolto a distanza in questi mesi dagli alunni. Non si tratterà dunque di un “6 politico”, ha precisato il ministro Azzolina.

Le novità del decreto scuola: maturità 2020 ed esame di terza media

Nella sostanza tuttavia non cambia granché rispetto al testo precedente, perché su voti e valutazione finale non ci sarà spazio per bocciature o per rimandati visto il rischio di ricorsi e le difficoltà che ancora ci sono con la didattica a distanza.

Ma si evita l’effetto paradossale di rendere obbligatoria la didattica a distanza e contemporaneamente dare il liberi tutti per gli studenti che sanno che ci sarà comunque la promozione assicurata. Dovranno dunque dimostrare di essere stati attenti e di aver ben lavorato in questi mesi da casa. Bisognerà dunque aspettare l’ordinanza della ministra per sapere se ci sarà il 6 in pagella oppure se eventuali insufficienze verranno comunque segnalate.

Ipotesi rientro dopo il 18 maggio

Lo spartiacque è fissato al 18 maggio. Se entro tale data gli studenti non avranno fatto ritorno in classe, gli ammessi all’esame di maturità sosterranno online una prova orale. A valutarli una commissione interna (ma con presidente esterno).

Discorso diverso invece per gli esami di terza media che dovrebbero essere addirittura annullati. Agli studenti degli istituti delle scuole secondarie di primo grado basterà l’elaborazione di una tesina multidisciplinare per poter concludere il loro triennale percorso di studi che verrà valutato insieme ai voti dell’anno scolastico.

Ipotesi rientro entro il 18 maggio

Nel caso in cui, invece, fosse possibile tornare a scuola entro il 18 maggio, anche l’esame di maturità diventerebbe più completo e simile a quello classico. Gli studenti sarebbero chiamati a sostenere la prova di italiano (uguale su tutto il territorio), la seconda prova (non a carattere nazionale, ma scelta dalla singola commissione di esame in base all’attività didattica svolta, in aula e a distanza) e un colloquio.

Nel caso di rientro a metà maggio anche i ragazzi di terza media avranno una loro prova d’esame che dovrà essere decisa dalla scuola.

Si tratterà di un esame “facilitato“, dal momento che “è prevista l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale”.

In classe il 1º settembre

Indicazioni importanti arrivano poi per quanto riguarda l’inizio del prossimo anno scolastico che, in classe o online, comincerà per tutti il 1º settembre. Prevista per gli alunni con lacune “l’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019-2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1 settembre 2020, quale attività didattica ordinaria”.

I concorsi per i docenti

Il decreto scuola 2020 dà il via libera alle assunzioni dei docenti già chieste dal Ministero dell’Istruzione per sostituire i pensionamenti dell’estate 2019. Sono 4.500 gli insegnanti che, per concorso o graduatoria a esaurimento, otterranno altrettante cattedre.

Le assunzioni

Via libera alle assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da quota 100. Si attua una norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno voluta dalla Ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.


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