Almanacco

Il 24 aprile 1821 Manzoni da’ il via alla stesura di Fermo e Lucia, titolo anticipatore de I promessi sposi

PiĆ¹ di duecento anni fa, Manzoni inizia la stesura del titolo antesignano de I promessi sposi: Fermo e Lucia

La prima idea del romanzo I promessi sposi risale all’anno 1821, quando Manzoni cominciava la stesura del Fermo e Lucia, opera che successivamente aveva subito una breve interruzione dovuta al fatto che l’autore aveva deciso di dedicarsi all’Adelchi, al progetto poi accantonato della tragedia Spartaco e alla scrittura dell’ode Il cinque maggio.

24 aprile 1821: Manzoni inizia la stesura de I promessi sposi, all’epoca intitolato Fermo e Lucia

Il 24 aprile del 1821 Alessandro Manzoni aveva dato la stesura del Fermo e Lucia, componendo in circa un mese e mezzo i primi due capitoli e la prima stesura dell’Introduzione.

L’idea

Mentre la storia dei “grandi” si avviava a vivere l’Ā«ultima ora dell’uom fataleĀ», uno scrittore insofferente alle ingiustizie del suo tempo scelse di scrivere la storia degli umili, delle vittime degli eventi e delle decisioni dei potenti. Ne nacque un’opera epocale, che dischiuse un nuovo orizzonte alla lingua e alla letteratura italiane.

Reduce dal clamore suscitato negli ambienti letterari con la prima tragedia Il Conte di CarmagnolaĀ (1819), in cui si evinceva la matura adesione al realismo romantico in contrapposizione ai canoni classici,Ā Alessandro Manzoni reagƬ alla delusione per l’incarcerazione di molti amici, rifugiandosi nella sua villa di Brusuglio (oggi frazione di Cormano) ed immergendosi in numerose letture.


Gastaldi-Innominato_Promessi_Sposi
Andrea Gastaldi, l’Innominato, olio su tela, 1860. Nel passaggio dal Fermo e Lucia a I promessi sposi, la figura del Conte del sagrato cambia radicalmente.

In particolare concentrĆ² l’attenzione sull’Ivanhoe, romanzo a sfondo storico dello scozzese Walter Scott, sull’Historia patriae di Giuseppe Ripamonti e sulle opere politico-economiche di Melchiorre Gioia. In questa fase maturĆ² l’idea di scrivere un romanzo che attraverso una scrupolosa aderenza alla ricostruzione storica, armonizzata con la finzione del racconto, veicolasse i valori in cui il Manzoni credeva.

L’ottica risorgimentale del romanzo

Se dal volume di Scott Manzoni derivĆ² una visione piĆ¹ moderna del romanzo, che unisse svago e approfondimento culturale, gli altri due gli consentirono di approfondire un periodo storico specifico, il Seicento, che si prestava quale metafora universale di societĆ , sia per la ricchezza di fatti storici, sia per i mali sociali, come ignoranza e corruzione, da cui era attraversato.

Nell’ottica risorgimentale, inoltre, il Seicento veniva ad essere un esempio drammatico della dominazione straniera in Italia, soprattutto per il nord Italia. La scelta di prendere in considerazione il contesto lombardo si spiegava da un lato con l’intento di condannare la restaurazione del dominio austriaco, dall’altro con il profondo legame con i luoghi della sua infanzia.


I_promessi_sposi_-_Lake_Como
Ā«Quel ramo del lago di Como…Ā».

Stando a quanto riporta “Mondi”, i luoghi del lecchese (oggi identificati nei quartieri Olate ed Acquate del comune di Lecco), distesi lungo le sponde del lago di Como, facevano da sfondo alla vicenda dei due innamorati che Manzoni iniziĆ² a scrivere l’opera nel 1821, svelando nell’introduzione di aver attinto da un manoscritto anonimo (artificio letterario ripreso dall’Ivanhoe) del XVII secolo.

Breve interruzione e revisione

Interrotto per la stesura della seconda tragedia, l’Adelchi, il romanzo fu completato nel 1823 con il nome di Fermo e Lucia. Scontento del linguaggio, da lui stesso definito Ā«un composto indigesto di frasi un po’ lombarde, un po’ toscane, un po’ francesi, un po’ anche latineĀ», e della poca scorrevolezza della narrazione, decise di non pubblicarlo.

Sulla base della revisione operata dagli amici letterati, approntĆ² una seconda versione che pubblicĆ² nel 1827 con il titolo de I promessi sposi. Non ancora soddisfatto del registro linguistico, si predispose (come scrisse in una lettera) a Ā«risciacquare i panni in ArnoĀ», ad adottare cioĆØ quella parlata fiorentina che caratterizzĆ² la terza e definitiva versione, edita tra il 1840 e il 1842.


Frontispiece_promessi_sposi
L’antiporta dell’edizione del 1840 del romanzo.

Col tempo la prima versione, “Fermo e Lucia”, venne considerata sempre piĆ¹ come un’opera con un’esistenza propria rispetto alla versione piĆ¹ celebre.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio