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First Man: la vera storia del primo uomo sulla luna, Neil Armstrong

Il film First Man in onda stasera, 13 maggio, su Canale 5 racconta la storia del primo uomo che è andato sulla luna, Neil Armstrong

Il film First Man in onda stasera, 13 maggio, su Canale 5 racconta la storia del primo uomo che è andato sulla luna. La  pellicola di Damien Chazelle, premiata agli Oscar per i Migliori effetti speciali, vede  Ryan Gosling e Claire Foy rispettivamente nei panni dell’astronauta Neil Armstrong e di sua moglie Janet. Ecco alcune curiosità sul film.

Neil Armstrong, il primo uomo sulla luna

Ci sono imprese straordinarie che meriterebbero di essere raccontate all’infinito. Una di queste è senza dubbio l’allunaggio il 20 luglio 1969 della missione nota come Apollo 11. Proprio il percorso che ha portato Neil Armstrong a essere il primo uomo a metter piede sulla Luna è al centro di First Man – Il primo uomo, pellicola di Damien Chazelle.

First Man – Il primo uomo sulla luna: la storia vera

First Man ripercorre le tappe principali che portarono Armstrong sulla Luna, a partire dalla tragica morte della figlia e al susseguente arruolamento nella Nasa, fino al comando della missione Apollo 11, passando per la tragica fine dell’equipaggio dell’Apollo 1 e per l’incidente a cui sopravvisse lo stesso Neil.

Il film First Man è tratto da un libro: la vita prima di Neil Armstrong

Tratto dal libro di James R. Hansen “First Man: The Life of Neil A. Armstrong”.  First Man – Il Primo Uomo rivela le intime introspezioni nella vita privata dell’eroe mondiale e svela momenti, precedentemente sconosciuti, che definiscono il personaggio.

La biografia di Neil Armstrong

Dopo un PhD in storia della scienza e della tecnologia conseguito presso la Ohio State e dopo aver trascorso più di 20 a scrivere ed insegnare sullo spazio e la storia, Hansen ha iniziato a scrivere la sua prima biografia. Nel 2000, l’autore ha contattato per la prima volta Armstrong e gli ha chiesto di poter raccontare la storia dell’eroe. Dopo due mesi Armstrong (che raramente concedeva interviste e men che meno gradiva l’idea di documentare tutta la sua vita) educatamente rifiutò la richiesta.

Neil Armstrong si racconta a Hansen

Ci volle del tempo dopo l’iniziale richiesta di Hansen prima che il pilota concedesse il via libera per scrivere la sua biografia. “Mi ci vollero circa due anni per avere finalmente l’autorizzazione da lui. La famiglia di Neil lo ha incoraggiato a farlo; il momento cruciale venne quando mi invitò a casa sua, nei sobborghi di Cincinnati—dove aveva vissuto per circa 20 anni—e trascorremmo il pomeriggio a parlare per ore. Mi sentivo molto ottimista ma anche dopo questo incontro gli ci volle del tempo prima di essere pienamente convinto.” Hansen considerava il dualismo del suo soggetto affascinante. “Neil poteva stare in una cabina di pilotaggio a prendere decisioni immediate ma quando si trattava di altre cose che riguardavano la sua vita era sorprendentemente cauto e ponderato.”

Il racconto di Hansen

Hansen ha raccontato che: “Una cosa che divenne importante rispetto a lui è l’emergere della sua fiducia nei miei confronti. Non solo siamo cresciuti a 50 miglia di distanza l’uno dall’altro, lui è cresciuto in Ohio ed io in Indiana, ed ho frequentato la Ohio State, ma anche entrambe le nostre famiglie erano cresciute in una fattoria. Per molti aspetti, parlavamo la stessa lingua, in termini di dialetto regionale. Quello che sappiamo di Neil ce lo presenta come un simbolo iconico 6 First Man — Note di Produzione monodimensionale.. ma lui era un essere umano tridimensionale che viveva e respirava.”

Una storia difficile

Era fondamentale per il team di produzione non raccontare semplicemente una storia che parlasse di un eroe di cui abbiamo visto molte immagini ed interviste, ma esplorare cosa avesse spinto lui, la sua famiglia ed i suoi colleghi della Nasa a raggiungere l’impensabile. “È la storia di quanto sia stato difficile, rischioso e pericoloso per tutti quegli uomini”, dice il produttore esecutivo Adam Merims. “Neil aveva iniziato come pilota nella Guerra di Corea ed era poi diventato pilota collaudatore per l’Air Force ed alla fine per la Nasa. All’epoca i piloti collaudatori morivano con una frequenza allarmante, molti furono quelli rimasti uccisi nella prima parte della storia della sua vita, eppure Neil rimase fedele alla strada scelta e raggiunse ciò che era precedentemente considerato irraggiungibile.”

Il rapporto tra Armstrong e Hansen

Tra Armstrong e l’autore della sua biografia, che è anche co-produttore del progetto, si era sviluppata una stretta affinità che ha consentito alla produzione di procedere.

Premi e riconoscimenti

First Man – Il primo uomo è stato candidato per ben quattro premi Oscar e ha vinto la statuetta per i Migliori effetti speciali. Fra gli altri riconoscimenti concessi alla pellicola di Chazelle figura anche un Golden Globe per la Miglior colonna sonora originale.

 

 

Fonte. Skytg24

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