Max Pezzali: le frasi piĆ¹ belle delle sue canzoni

Massimo Pezzali, conosciuto come Max Pezzali (Pavia, 14 novembre 1967), ĆØ un cantautore italiano. Divenuto famoso come la voce degli 883, gruppo fondato insieme allā€™amico Mauro Repetto nel 1991, dal 2004 Pezzali ha intrapreso una carriera da solista.

Ecco una raccolta delle frasi piĆ¹ belle di Max Pezzali.

**

Le frasi piĆ¹ belle di Max Pezzali

frasi-piu-belle-canzoni-max-pezzali

Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia
Lā€™ultimo desiderio che la notte mi culla
Sei la ragione piĆ¹ profonda di ogni mio gesto
La storia piĆ¹ incredibile che conosco.
(Eccoti)

Eccoti, finalmente sei arrivata
E sei qui, non sai quanto mi sei mancata
Speravo tu esistessi
PerĆ² non immaginavo tanto.
(Eccoti)

Ma sento sempre che tu ci sei
che anche quandā€™ĆØ dura non te ne vai
che anche coi denti combatterai
sempre accanto a me non mi abbandonerai
sei fantastica, forte come il rockā€™n roll.
(Sei fantastica)

Nella buona sorte e nelle avversitĆ ,
nelle gioie e nelle difficoltĆ 
se tu ci sarai
io ci sarĆ²
(Io ci sarĆ²)

Non importa dove andiamo ne quello che si fa
non importa con chi usciamo ne che ora si farĆ 
non mi sembra neanche vero posso essere me stesso esser sincero
senza alcuno sdoppiamento di personalitĆ 
(Siamo io e te)

Siamo io e te
siamo noi due
siamo la somma delle nostre idee.
(Siamo io e te)

Siamo io il tuo bisogno e tu sei il mio
siamo qualcosa che sarebbe nato
dovunque comunque perciĆ² siamo qui
(Siamo io e te)

PerchƩ tu non ti arrendi
perchƩ non ti accontenti
perchƩ poi non ti penti
non mi deludi mai
perchƩ tu non ti siedi
perchƩ tu resti comunque in piedi
perchƩ se non ci provi non credi
perchƩ non mi deludi mai.
(Siamo io e te)

Ti ho incontrata ma
tu non mi hai visto
eri in macchina
ĆØ stato un attimo
ma il mio cuore si ĆØ
come bloccato
o era fermo prima e
ha ripreso a battere
(Lā€™universo tranne noi)

I ricordi che sembrano lame
fanno male ma forse li cerco io
per rivivere, per ricordare
ogni istante accanto a te.
(Lā€™universo tranne noi)

Eravamo quel che tutti sognano,
quellā€™amore che i cantanti cantano,
tanto forte potente immenso che,
sembra esagerato ed impossibile,
e che il petto fa quasi esplodere,
senza il quale non si puĆ² piĆ¹ vivere,
che potrebbe scomparire lā€™universo tranne noi.
(Lā€™universo tranne noi)

Forse non sarei
Come sono adesso
Forse non avrei
Questa forza addosso
Forse non saprei
Neanche fare un passo
Forse crollerei
Scivolando in basso
Invece tu sei qui
E mi hai dato tutto questo
(Il mondo insieme a te)

Come ĆØ bello il mondo insieme a te
Mi sembra impossibile
Che tutto ciĆ² che vedo cā€™ĆØ
Da sempre solo che
Io non sapevo come fare
Per guardare ciĆ² che tu
Mi fai vedere.
(Il mondo insieme a te)

ƈ come rinascere
E vedere finalmente che
Rischiavo di perdere
Mille miliardi e piĆ¹ di cose
Se tu non mi avessi fatto
Il dono di dividerle con me.
(Il mondo insieme a te)

Ricordati chi sei ricordati da dove vieni
ricorda il tuo passato senza subirlo mai.
(Fai come ti pare)

Sostieni le tue opinioni senza giudicare
e se vorrai cambiare idea la cambierai
in ogni viaggio trovati una storia da imparare
poi quando torni la racconterai
Ogni tanto buttati a caso in un bar
siediti ad un tavolo in penombra
ed ascolta che cosa dicon le persone chissĆ .
(Fai come ti pare)

Credi nellā€™amicizia vera non ne dubitare
specie nel giorno in cui qualcuno la tradirĆ 
comprati un disco a caso che non volevi comprare
cā€™ĆØ una canzone che ti piacerĆ 
(Fai come ti pare)

Quello che comunemente noi chiamiamo amore
ĆØ qualche parola di una poesia o di una canzone
forse ĆØ solo un meccanismo che ci scatta dentro
solo un istinto che perĆ² chiamiamo sentimento.
(Quello che comunemente noi chiamiamo amore)

Cā€™ĆØ un tempo per I primi sospiri tesi insicuri
FinchĆØ lā€™imbarazzo va via
Col sincronismo dei movimenti, coi gesti lenti
(Lo strano percorso)

Ognuno di noi
Che neanche un grande libro un grande film
Potrebbero descrivere mai
Per quanto ĆØ complicato
E imprevedibile
Per quanto in un secondo tutto puĆ² cambiare.
(Lo strano percorso)

Cā€™ĆØ un tempo per qualcosa sul viso
come un sorriso che non cā€™era ieri e oggi cā€™ĆØ
sembrava ormai lontano e distante
perso per sempre
invece ĆØ ritornato con te.
(Lo strano percorso)

Il futuro ĆØ un libro ancora da scrivere
di che cosa parli e per quante pagine
a nessuno ĆØ dato saperlo perĆ² vorrei
che questo foglio bianco raccontasse di noi.
(Il presente)

Proprio come ho sempre fatto
con le gambe ammortizzando il botto
poi mi rialzerĆ²
ammaccato non distrutto
(Me la caverĆ²)

E cerco sempre dei consigli utili
E cerco delle storie in cui vincono gli umili
Cerco una veritĆ  che forse non cā€™ĆØ nemmeno piĆ¹,
Cerco un nastro dā€™asfalto che corre dritto verso il blu.
(Torno subito)

Cerco le emozioni nuove che ha da offrire la mia etĆ ,
Cerco tutto ciĆ² che sa di vento di oceano e libertĆ 
E cerco di imparare quello che non so.
(Torno subito)

Inutile parlarne sai, non capiresti mai
Seguirti fino allā€™alba e poi
Vedere dove vai
Mi sento un poā€™ bambino ma
Lo so con te non finirĆ 
Il sogno di sentirsi dentro ad un film
(Come mai, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Max live 2008)

Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me
Notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
Dimmi come mai, ma chi sarai per farmi stare qui
Qui seduto in una stanza, pregando per un sƬ.
(Come mai, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Max live 2008)

Tappetini nuovi, Arbre Magique
Deodorante appena preso che fa molto chic
Appuntamento alle nove e mezza ma io
Per non fare tardi forse ho cannato da Dio
Alle nove sono giĆ  sotto casa tua
Tu che scendi bella come non mai
(Sei un mito, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Max live 2008)

Sei un mito, sei un mito per me
PerchƩ vivi e non racconti in giro favole
Sei un mito, sei un mito perchƩ
Non prometti e non pretendi si prometta a te.
(Sei un mito, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Max live 2008)

Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stessa gente che vien dentro, consuma poi va
Non lo so che faccio qui
Esco un poā€™
E vedo i fari dellā€™auto che mi
Guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi.
(Gli anni, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Max live 2008)

Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stessa gente che vien dentro, consuma poi va
Non lo so che faccio qui
Esco un poā€™
E vedo i fari dellā€™auto che mi
Guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi.
(Gli anni, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Max live 2008)

Se io avessi le parole
le potessi immaginare
fosse facile spiegare
si riuscissero a suonare
se potessi raccontare
se sapessi come fare
se sapessi cosa dire allora
ti scriverei.
(Una canzone dā€™amore, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Tutto Max)

Fai partire il ritmo quello giusto
Datti una mossa e poi
Con le gambe con le mani
Non fermarti fino a domani
Vai avanti e vedrai
Il ritmo non finisce mai
(Tieni il tempo, canzone degli 883, poi ripresa nellā€™album Tutto Max)

I problemi quotidiani a volte ci distraggono
i pensieri e le tensioni dopo un poā€™ distruggono
fanno perder troppo tempo in discussioni inutili
tempo che gettiamo al vento per motivi futili.
(Time out)

Certe parole non dette o dette troppo tardi e male
azioni che ancora fanno soffrire
e come pietre ci pesano.
(Esserci)

E il meglio deve ancora arrivare nei doni che la vita ci porterĆ 
il meglio ĆØ ancora tutto da fare
sfruttando a fondo ogni opportunitĆ 
senza subire il destino, con tanta forza di volontĆ 
senza temere nessuno, perchƩ noi possiamo farcela.
(Il meglio)

Mezzo pieno o mezzo vuoto
questo ĆØ il solo ed unico bicchiere che abbiamo
se si stava meglio quando si stava peggio
non lo so perĆ² io vivo adesso.
(Mezzo pieno mezzo vuoto)

Ed il tempo se ne andĆ² con te
tra i rimpianti e le lacrime
e i ricordi e la felicitĆ 
e lā€™Amore che non tornerĆ .
(RitornerĆ²)

FinchĆØ un bel giorno mi sono accorto che
bisognava decidere
finchĆØ un bel giorno la carta dā€™identitĆ 
non mi ha rivelato la veritĆ 
(Il mio secondo tempo)

Buttare tutto, buttare quello che fa male
o perlomeno buttare quello che non vale
non vale niente o non vale almeno unā€™emozione.
(Il mio secondo tempo)

Sotto luci colorate
balleremo immobili
mentre il mondo sarĆ  in festa
anche solo guardandoci
il tuo nome
il tuo nome esploderĆ 
scritto su una nuvola
per la vita intera.
(I fiori nel deserto)

E dopo luglio, agosto e settembre
E con le nostre paranoie
Ci sopporteremo ancora un poā€™
PerchƩ ci vogliamo bene
Forse non abbiamo alternative allā€™amore
Che non ha risposte
(Unā€™estate ci salverĆ )

**

Interviste e varie

I miei genitori si aspettavano il posto fisso. Mi iscrissi a Scienze Politiche. Mi schiantai contro lā€™esame di Statistica. Partii per il servizio civile e una volta congedato cominciai a suonare.
(Intervista al Corriere della sera, 2017)

[Sugli album Hanno ucciso lā€™Uomo Ragno e Nord sud ovest est] Ogni volta che arrivava un dato sulle vendite io e Mauro ci guardavamo convinti che ci fosse dietro qualche truffa e che la casa discografica lavorasse per spingerci in classifica. I giornali parlavano di noi come di un fenomeno stagionale. E noi ci sentivamo decisamente precari.
(Intervista al Corriere della sera, 2017)

Da giudice di The Voice ho sempre cercato di mettere in guardia i ragazzi sulla pericolositĆ  delle illusioni. E non vuol dire non pensare in grande, ma essere coscienti che si deve lottare ogni giorno per restare al top. Io sono cresciuto con mia madre, di tradizione contadina, che mi diceva di stare attento, perchĆ© ĆØ proprio quando sei felice che rischia di arrivare la gelata, o la grandine.
(Intervista al Corriere della sera, 2017)

Le Harley mi sono sempre piaciute perchƩ sono moto sbagliate per le nostre strade. Imperfette. Evocano i grandi spazi americani.
(Intervista al Corriere della sera, 2017)

[883 ĆØ il nome di un modello di Harley] Per scaramanzia non ho mai comprato una 883. La prenderĆ² con il Tfr e la appenderĆ² al muro, a fine carriera
(Intervista al Corriere della sera, 2017)

Ancora oggi mi sento un poā€™ a disagio a cantare dei miei sentimenti davanti agli altri: mi sembra di stare nudo sul palco.
(Intervista a Rolling Stone, 2018)

Oggi le grandi emittenti inseguono i gusti del pubblico. Ci vorrebbe piĆ¹ coraggio, il pubblico spesso non sa cosa vuole e cosa potrebbe piacergli. Se ventā€™anni fa ci avessero chiesto di disegnare il cellulare dei nostri sogni, saremmo rimasti per sempre al telefono a conchiglia e nessuno avrebbe mai provato a sviluppare lā€™iPhone.
(Intervista a Rolling Stone, 2018)

A metĆ  novembre compio 50 anni: la cosa strabiliante che ĆØ piĆ¹ di metĆ  di questa vita lā€™ho vissuta da popstar. Mi sarei accontentato di sei mesi di popolaritĆ 
(Intervista a Panorama, 2017)

Pensavo di durare lo spazio di una stagione, per me il traguardo era ā€œscavallareā€ lā€™estate del 1992 con un pezzo in classifica. Ancora oggi mi sento un precario e vivo ogni album come se fosse lā€™ultimo: questo approccio ĆØ la mia uscita di sicurezza, il maniglione antipanico, uno stratagemma per continuare a divertirmi e a non trasformare questo lavoro in una routine.
(Intervista a Panorama, 2017)

[A proposito di Mauro Repetto] Allā€™inizio, io ero il timido, lā€™introverso, quello che non amava le luci della ribalta. Lui no, bussava a tutte le porte, si attaccava a tutti i citofoni. E mi dava molto coraggio quando non ero sicuro di quel che avevo scritto. Mauro ha avuto un ruolo molto importante nella mia storia.
(Intervista a Panorama, 2017)

Degli Anni ā€™90 salverei lā€™ondata di senso del cambiamento. Quello che non andava molto bene in quegli anni invece era lā€™incoscienza generale. Oggi siamo molto piĆ¹ consapevoli, ĆØ unā€™epoca di maggior consapevolezza anche sui temi ambientali. Allā€™epoca non cā€™era internet, non cā€™era tanta informazione, perĆ² cā€™era tanto entusiasmo
(Intervista a RadioItalia, 2017)

Degli anni ā€™90 salvo il Walkman ma lascio il Tamagotchi ā€¦
(Intervista a RadioItalia, 2017)

Nella musica o hai Il coraggio di cambiare oppure muoriā€¦
(Intervista a RadioItalia, 2017)

Di ogni canzone ricordo esattamente lā€™emozione che lā€™ha generata, ma soprattutto ricordo lā€™evoluzione di quella emozione lƬ. Non la canto piĆ¹ come quando ĆØ successa ma canto lā€™emozione che mi dĆ  quella cosa, la memoria di quella cosa, non sento attrito.
(Intervista a RadioItalia, 2017)

Non ho una concezione sacrale del denaro. Niente auto sportive o case super lussuose. E non sono mai andato in vacanza in resort esclusivi. Odio il traffico e muovermi in auto, preferisco il treno. Faccio una vita normale. I soldi ā€œfisiciā€ sono quelli dei miei ricordi, le 1.000 lire che guadagnavo da ragazzo facendo le consegne dei fiori per il negozio dei miei genitori
(Intervista a Grazia, 2016)

Ho iniziato a scrivere canzoni nella cantina di casa perchƩ non trovavo un modo migliore per comunicare le mie emozioni. E, alla fine, mi sono trovato di fronte al grande paradosso di questo mestiere: il mio istinto era quello di sottrarmi alle luci del palco, ma poi i fari si accendono e devi fare qualcosa.
(Intervista a Grazia, 2016)

Da giovane ti riempi la bocca di parole dā€™amore. Quello vero, in realtĆ , lo scopri quando cominci ad avere dei figli e vedi i tuoi genitori che invecchiano. La donna che mi ama deve amare quello che ho alle spalle, non puĆ² pretendere di staccare solo un pezzo di me
(Intervista a Grazia, 2016)

Forse un giorno si scoprirĆ  che da qualche parte esiste un piccolo gene, simpatico ma a volte un poā€™ rompicoglioni, che invoglia, stimola, e spinge alcuni di noi a riunirsi nei bar. Nonostante la vita ci porti spesso a cambiare abitudini e traiettorie, nonostante luoghi e persone attraversino il nostro campo visivo e affettivo con crescente rapiditĆ , ogni tanto una forza incontrollabile ci attrae lĆ , al nostro posto di combattimento, a parlare di cose di cui parliamo da sempre con persone che conosciamo da sempre.
(Dal libro Stessa storia, stesso posto, stesso bar)

Racconto la mia vita. Se qualcosa mi diverte o mi interessa ci scrivo su un pezzo. Eā€™ un attimo, uno spicchio di esistenza colto al volo.
(Dal libro Stessa storia, stesso posto, stesso bar)

Qualcuno dā€™importante ha detto che non ha senso vivere la vita se non si ha modo di raccontarla. O forse non lo ha detto nessuno, e a dire il vero non ĆØ neanche ā€˜sto granchĆ© come aforisma. PerĆ² penso contenga un fondo di veritĆ : se non la organizziamo in una struttura narrativa, in una griglia logica che gli dia un significato, la nostra esistenza ĆØ solo un susseguirsi di episodi piĆ¹ o meno casuali. I racconti di guerra dei nonni, le fotografie dei giapponesi sotto la Torre di Pisa, i tatuaggi per gli amori finiti male, i filmini della Prima Comunione, sono tutti tentativi di scrivere una sceneggiatura, di dividere in capitoli la nostra vita in modo che le esperienza belle e brutte, le persone care e quelle incrociate per un istante, i luoghi attraversati durante il viaggio e le emozioni provate non vadano perdute per sempre ā€œcome lacrime nella pioggiaā€. Perdonate la citazione scontata.
(Dal romanzo Per prendersi una vita)

Era lā€™anno dei Mondiali di Francia, lā€™anno in cui avevo comprato la moto nuova, una Buell. La piazza era piena di gente. Dalla Galleria Vittorio Emanuele II a via Torino, e giĆ¹ fino a piazza Cordusio, senza soluzione di continuitĆ . Il Duomo era coperto per i lavori. Pioveva a dirotto e cā€™erano centomila persone. Appena prima di uscire cā€™ĆØ stato un momento di panico assoluto, un istante in cui mi sono detto: Dove cazzo vado qua? Io non esco! Se avessi avuto una campanella magica, lā€™avrei suonata e me ne sarei andato da qualsiasi altra parte. Nella vita, si sa, cā€™ĆØ sempre un collegamento tra le cose: riesci a farne una solo perchĆ© ne hai fatta unā€™altra in passato. Con il carattere che mi ritrovo, forse non sarei mai riuscito a salire su un palco se non avessi passato un periodo della mia vita a lavorare sulle ambulanze, se non avessi dovuto imparare ad affrontare lā€™inaffrontabile e a risolverlo.
(Dal libro I Cowboy non mollano mai)

Pulsante per tornare all'inizio