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Caos Green Pass, dittatura sanitaria e No-Vax: proteste nelle piazze italiane

Continuano le polemiche sul Green Pass: Salvini mostra solidarietà ai giovani ed agli imprenditori, impegnati nelle proteste nelle piazze Italia, mentre il Presidente della Repubblica ed il ministro dell'Interno hanno espresso perplessità

Dalla scorsa settimana, con una difforme risonanza, in diverse piazze d’Italia, sciami di No-vax continuano ad osteggiare il Green Pass. Le proteste continuano, tra le preoccupazioni del Viminale. Il leader della Lega Matteo Salvini si schiera dalla parte dei giovani e delle persone in piazza, nel più ampio contesto dell’utilizzo del “Lasciapassare Verde”, attivo dal prossimo 6 agosto.

 Green Pass, dittatura sanitaria e No-Vax: proteste nelle piazze italiane

Le incessanti proteste nei confronti del Green Pass destano preoccupazione al Viminale e mostrano il malcontento delle categorie maggiormente colpite dalla pandemia. I giovani e gli imprenditori sono sul piede di guerra e manifestano dissenso nelle differenti piazze d’Italia. Tra i vari gruppi, come per le manifestazioni sulle scorse riaperture di maggio, spicca #IoApro. Uno degli organizzatori ha dichiarato che l’obbligatorietà del “Green Pass, oltre ad una limitazione per ogni individuo, rappresenterebbe un ulteriore danno economico incredibile”. L’introduzione del Pass obbligatorio per lavorare, spostarsi, fare la spesa, per vivere, è semplicemente inaccettabile e indegno di un Paese libero”.


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Le manifestazioni contro il Green Pass e la preoccupazione del Viminale

L’evento dello scorso week end, a Roma, è stato caratterizzato da alcuni momenti di tensione. L’ondata è stata cavalcata anche da alcuni parlamentari, tra cui: Gianluigi Paragone, Claudio Borghi e Vittorio Sgarbi. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha affermato che il Viminale “Guarda con attenzione alle manifestazione dei no-vax”, per giunta non autorizzate.

Green Pass e “dittatura sanitaria”

Le manifestazioni di Roma e delle altre piazze d’Italia hanno avuto come minimo comune denominatore il presunto pericolo di “dittatura sanitaria”. Giovani ed imprenditori, al grido di “Libertà, Libertà”, hanno mostrato preoccupazione in merito alla “quasi obbligatorietà” dei vaccini, necessari per arginare il pericolo pandemico.

Il ministro dell’Interno ha spiegato che non vi è alcun pericolo, sotto questo profilo e che non esiste alcuna “dittatura sanitaria”. “Vaccinarsi è fondamentale per superare questa pandemia e tutti i provvedimenti del governo sono stati presi per tutelare la salute pubblica. La vera libertà- prosegue il ministro- è poter andare dove si vuole senza danneggiare gli altri. Condannare chi rifiuta il vaccino e straparla di dittatura sanitaria è un atto dovuto”.

“Vaccino è un dovere morale e civico”

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha espresso, nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio al Quirinale, il suo importante contributo. “Fare il vaccino è un dovere morale e civico”, ha rimarcato il Presidente della Repubblica.”La pandemia ha imposto grandi sacrifici in tanti ambiti. Ovunque gravi. Sottolineo quelli del mondo della scuola. Abbiamo registrato danni culturali e umani, sofferenze psicologiche diffuse che impongono di reagire con prontezza e con determinazione. Occorre tornare a una vita scolastica ordinata e colmare le lacune che si sono formate. Il regolare andamento del prossimo anno scolastico deve essere un’assoluta priorità”, ha ribadito Mattarella.

Green Pass e proteste: Salvini dalla parte di giovani ed imprenditori

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini è tornato sull’argomento, mostrando solidarietà nei confronti dei manifestanti. “Fanno bene, fanno assolutamente bene: qualunque protesta facciano avranno il nostro sostegno perché è razzismo nei confronti delle discoteche e dei giovani“, ha dichiarato il leader del Carroccio, durante l’incontro a Rimini. Nella stessa occasione, Salvini ha mostrato stupore e nessuna forma di condivisione in merito alle parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Draghi, contro gli appelli a non vaccinarsi.

“Il Green pass? Resto contrario, sono contento che non sia passato il modello francese molto più restrittivo. Abbiamo cercato di limitare i danni di un’applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni”, ha concluso il leader della coalizione di Centrodestra.

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