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Guerra Russia-Ucraina, 74° giorno di conflitto | TUTTE LE NOTIZIE IN DIRETTA

Settantaquattresima notte di paura e combattimenti in Ucraina

Guerra tra Russia Ucraina, tutte le ultimissime notizie degli ultimi minuti di oggi, domenica 8 maggio. Ci sarebbero “2 morti e 60 persone sotto le macerie” dopo un raid su una scuola in Lugansk. “Non lasciateci morire qui” dice il battaglione Azov, rimasto nell’acciaieria dopo l’evacuazione degli ultimi civili. Sirene antiaeree suonano in tutto il Paese. La Nato smorza l’apertura di Kiev: “Non cederemo mai la Crimea” avverte Stoltenberg. Il Cremlino prepara la parata militre di domani e accusa Washington: “Partecipa al conflitto”. Nuove sanzioni sul tavolo del vertice dei G7 di oggi: in videoconferenza Zelensky.


COSA È SUCCESSO IERI


Guerra Russia Ucraina, le ultimissime notizie di oggi 8 maggio: la diretta 

Tutti i civili, donne, i bambini e gli anziani, sono stati evacuati da Azovstal. “Stiamo preparando la seconda fase della missione di evacuazione: i feriti e i medici. Se tutti rispettano gli accordi. Se non ci sono bugie. E stiamo lavorando per evacuare i nostri militari. Tutti gli eroi a difesa di Mariupol“, ha reso noto il presidente ucraino Zelensky riferendosi ai soldati ancora asserragliati nell’acciaieria. Secondo media locali, la Russia ha lanciato 4 missili sulla regione di Odessa. Non sono state segnalate vittime.

Ordigni russi hanno colpito anche Kostiantynivka, nella regione di Donetsk: un primo bilancio parla di 2 morti e 9 feriti. Almeno due morti dopo il raid russo che ha colpito una scuola nel villaggio di Belogorovka, nella regione di Lugansk. Stoltenberg: “Nato non riconoscerà mai l’annessione della Crimea alla Russia”. Il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin accusa gli Usa: “Partecipano alle ostilità in Ucraina, sono criminali di guerra”. Oggi il G7 con Zelensky e il vertice UE sulle sanzioni.

Guerra in Ucraina, l’acciaieria Azovstal e Mariupol distrutte dalle bombe

In una cerimonia commemorativa oggi a Belgrado sono stati ricordati i tre giornalisti cinesi rimasti uccisi 23 anni fa nel bombardamento Nato dell’ambasciata del loro Paese, durante la campagna di raid alleati contro la Serbia di Slobodan Milosevic, che posero fine alla guerra del Kosovo. “La Serbia non dimentichera’ mai, la Serbia non smetterà mai di esigere le responsabilita’ per i crimini compiuti nell’aggressione della Nato”, ha detto il ministro dell’interno Aleksandar Vulin. “Gli aggressori della Nato sapevano contro chi sganciavano bombe, sapevano che bombardavano l’ambasciata cinese, sapevano che in quell’ambasciata c’erano delle persone, gli aggressori Nato sapevano chi uccidevano”, ha detto il ministro serbo, noto per le sue posizioni fortemente nazionalpatriottiche e filorusse.

Onu: “Riaprire i porti, evitare carestia mondiale”

Secondo il Programma alimentare mondiale, ci sono milioni di tonnellate di grano bloccate in Ucraina e bisogna intervenire subito per “evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”. In Africa questo problema si somma alle conseguenze del cambiamento climatico e rischia di avere effetti su vasta scala. La Coldiretti, intanto, invita anche l’Italia a puntare di più sulla produzione locale.

Ucraina, da Gb un altro miliardo e mezzo di euro in armi e aiuti

Il Regno Unito stanzierà un altro miliardo e mezzo di euro per fornire assistenza militare, economica e umanitaria all’Ucraina. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze, Rishi Sunak, che assicura peraltro di “lavorare instancabilmente per porre fine” al conflitto. “Siamo incrollabili nel nostro sostegno al popolo ucraino. Ulteriori 1,3 miliardi di sterline aiuteranno a fornire il necessario supporto militare e operativo di cui hanno bisogno“, si legge nella nota che sottolinea anche come il Regno Unito sia “in prima linea nel fornire sostegno economico, umanitario e difensivo all’Ucraina”.

Ucraina, Kiev: “225 bambini uccisi” da inizio invasione

Sono già 225 i bambini ucraini morti nell’invasione russa: il dato è stato reso noto dall’ufficio del procuratore generale a Kiev in un post su Telegram. Il maggior numero di vittime è stato registrato a Donetsk (139), Kiev (116), Kharkiv (98), Chernihiv (68), Kherson (46), Mykolaiv (44), Lugansk (42) e Zaporizhzhia (28).

Il discorso di Putin

Domenica 8 maggio per i Paesi ex sovietici, che ricordano le vittime del nazifascismo un giorno prima rispetto alla Russia per questioni di fuso orario, dato che la resa della Germania fu firmata a Berlino nella tarda serata dell’8 maggio 1945. Per celebrarlo, è stato pubblicato sui social il videomessaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ribalta l’accusa di Putin e paragona l’invasione russa al regime nazista: “In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo. Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità e un ‘alibi’ che presumibilmente dà uno scopo sacro malvagio”.

Il video di Zelensky

Il video di Zelensky, in bianco e nero, riprende le immagini degli orrori nazisti e li sovrappone alle immagini di oggi: “Durante i due anni di occupazione – dice Zelensky – i nazisti vi uccisero 10.000 civili. In due mesi di occupazione, la Russia ha ucciso 20.000 persone. Ogni anno l’8 maggio, con tutto il mondo civilizzato, onoriamo ogni persona morta per difendere il pianeta dal nazismo nella Seconda guerra mondiale: diciamo ‘mai più!’, ma non avevamo idea che la nostra generazione sarebbe stata testimone della profanazione di quelle parole che, si è rivelato, non per tutti sono la verità. Il 24 febbraio la parola ‘mai’ è stata cancellata”.

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