Cronaca

Mestre, bus di turisti stranieri cade da un cavalcavia: 21 morti e 15 feriti 

Tra i 21 morti dell’incidente stradale avvenuto a Mestre vi sono turisti ucraini e tedeschi e l’autista Alberto Rizzotto, un 40enne italiano. Inoltre sono rimaste ferite 18 persone di cui 5 in gravi condizioni. Tra le vittime vi è un neonato, un 12enne e una ragazza minorenne.

Dalle prime informazioni, il pullman è fuoriuscito dalla carreggiata sul cavalcavia della Vempa ed è finito nel vuoto vicino ai binari, dopo un volo di una decina di metri. Il mezzo è precipitato sui cavi dell’elettricità e ha preso fuoco.

Incidente a Mestre: morti 20 turisti e l’autista, chi sono le vittime

Come riporta Il Mattino, il pullman precipitato dal cavalcavia di Mestre non svolgeva servizio di linea – come appreso in un primo tempo – ma era un mezzo Ncc, noleggiato per i proprio ospiti dal Camping Jolly di Marghera. Era un pullman della società “La Linea”, che normalmente effettua il servizio di navetta.

Il mezzo trasportava turisti ucraini e tedeschi. La struttura ricettiva è il campeggio ‘Hu’ di Marghera, che si trova all’inizio della strada Romea e fornisce un servizio di navetta per Venezia. Al momento il camping è chiuso e gli addetti non rilasciano dichiarazioni.


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Le dichiarazioni del sindaco Luigi Brugnaro

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, nel descrivere la scena come “apocalittica” decretando il lutto cittadino, ha spiegato al Tg2 che il bus stava svolgendo un servizio dedicato per un campeggio. “Era un autobus pubblico, ma non era adibito a servizio pubblico locale. Il servizio era dedicato ai turisti che andavano in campeggio”.

Il primo cittadino ha scritto sui social: “Un’immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole.”

Chi sono le vittime: 20 turisti e l’autista italiano

Sono state tutte identificate le vittime della strage di Mestre Tra queste, la piccola Charlotte Frommherz, tedesca, di un anno e cinque mesi, e Daria Lomakina, una bimba ucraina di 10 anni. Tra le vittime c’è anche Antonela Perkovic, 25enne croata in viaggio di nozze con il marito Marko Bakovic, sopravvissuto al disastro. La neo sposa, morta tra le lamiere del pullman, era incinta di due mesi.

Tra le vittime anche la famiglia Ogrezeanu, tutti rumeni: Mircea Gabriel, 45 anni e Mihaela Loredana, 42 con le loro – pare – figlie Aurora Maria, 8 anni e Georgiana Elena, 13. Non solo Daria: sono morti altri cittadini ucraini: Vasyl Lomakin, 70 anni, Anastasia Morozova, 12, Yuliia Niemova, 10, Iryna Pashchenko, 20, Liubov Shyshkarova, 20, Dmytro Sierov, 33. Anche il cinese Serhii Beskorovainov, 70 anni, e la moldava Tetiana Beskorovainova, 69, (probabilmente la moglie dell’uomo) avevano il passaporto ucraino.

E oltre alla piccola Charlotte, sono deceduti altri due tedeschi: Ane Elen Berger, 32 anni, e Jonathan Siddharta Grasse, 28. Anche due portoghesi tra le vittime, Maria Fernanda Maciel Arnaud, 56 anni, e Gualter Augusto Carvahalido Maio, 58. E, infine, la sudafricana Annette Pearly Arendse, 58 anni. Morti anche i due portoghesi Maria Fernanda Maciel Arnaud, 56 anni, e Gualter Augusto Carvahalido Maio, 58. E, infine, la sudafricana Annette Pearly Arendse, 58 anni.

L’ipotesi malore del conducente

Dai primi rilievi il pullman non procedeva ad alta velocità e non ci sarebbero particolari curve pericolose. Peraltro il mezzo era nuovo. Si ipotizza per questo anche che il conducente – di origini italiane – che è tra le vittime, potrebbe esser stato colto da un malore improvviso.

Sui social i video di “uno scenario apocalittico”

Video e foto hanno cominciato a inondare i social mostrando quello che lo stesso sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha definito “uno scenario apocalittico”. Una donna commenta: “È appena caduto un autobus da un ponte, è appena caduto un autobus da un ponte, mamma mia, è un disastro guarda che roba”. Nel filmato si vede il mezzo che è rovesciato e sta bruciando.

I vigili del fuoco: “Troppi morti”

“Ci sono tanti morti, troppi”. Sono le prime parole di un vigile del fuoco che si è allontanato per qualche minuto della zone di operazioni di recupero del pullman precipitato a Mestre/Marghera. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine che non fanno entrare nessuno e ci sono almeno 50 ambulanze.

Le 8 vittime identificate

Sono 8 sulle 21 totali le vittime identificate finora tra i passeggeri del pullman precipitato a Mestre. Sette di queste sono femmine. L’unico maschio è un bambino di un anno e mezzo e non un neonato, come riferito in un primo tempo. Lo si apprende da fonti sanitarie. La maggior parte sono giovani: vi sono una ragazzina di circa 11 anni, una ragazza di 28 anni, due giovani di 30, una di 38 anni e due donne di 65 e 70 anni.

I nomi

Tra loro cinque cittadini ucraini: la 30enne Liubov Shyshkarova; le coetanee Iryna Pashenko e Yuliia Niemova; il 70enne Vasil Lomakyn; Tetiana Beskorainova, nata nel 1958. Identificato anche un tedesco di 28 anni, Siddarta Jonathan Grasse.

La prima vittima riconosciuta, l’unica italiana, è l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto, un 44enne del Trevigiano. Tra i 21 morti anche una giovane donna croata, di una ventina d’anni, in viaggio di nozze con il marito. Sposati una ventina di giorni fa avevano scelto proprio Venezia come tappa del viaggio per coronare il loro sogno d’amore. Il coniuge, connazionale, è rimasto ferito e sarebbe ricoverato in un ospedale veneto.

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