Inchiesta

Inps: nel privato le donne guadagnano meno degli uomini

Secondo l’Inps nel privato le donne guadagnano meno degli uomini. È quanto evince dal rapporto dell’Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato secondo cui nel 2022 i dipendenti privati crescono del 4,3% rispetto al 2021. I lavoratori intermittenti aumentano del 18%, i somministrati del 7,8%.

Osservatorio Inps: nel privato le donne guadagnano meno degli uomini

Nel 2022 i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi operai agricoli e domestici) con almeno una giornata retribuita nell’anno sono stati 16.978.425 (+4,3% rispetto all’anno 2021), con una retribuzione
media di 22.839 euro e una media di 244 giornate retribuite. Gli operai (9.359.163 lavoratori) rappresentano il 55% del totale, contro il 37% degli impiegati, il 4% degli apprendisti, il 3% dei quadri e lo 0,8% dei dirigenti. Rispetto al genere, i lavoratori maschi rappresentano il 57,2% della distribuzione.

La retribuzione media annua nel 2022, pari a 22.839 euro nel complesso, aumenta al crescere dell’età,
almeno fino alla classe 55–59 anni, ed è costantemente più alta per il genere maschile (26.227 euro contro 18.305 euro per le femmine).

La situazione geografica

Nel 2022, quasi un terzo dei lavoratori dipendenti (31,6%) lavora nelle regioni del Nord-ovest; segue il Nord-est con il 23,5%, il Centro con il 20,7%, il Sud con il 16,9%, le Isole con il 7,3%, mentre solo lo 0,1% lavora all’estero. Le retribuzioni medie nel 2022 presentano valori più elevati nelle due ripartizioni del Nord, rispettivamente 26.933 euro nel Nord-ovest e 23.974 nel Nord-est. Il Centro si attesta su una media di 22.115 euro, mentre per Sud e Isole si riscontrano, rispettivamente, medie di 16.959 e 16.641 euro.

Lavoratori intermittenti

Nel 2022 il numero di lavoratori dipendenti intermittenti con almeno una giornata retribuita nell’anno è risultato pari a 694.852 (+18% rispetto al 2021). A livello territoriale quasi i due terzi dei lavoratori intermittenti lavorano nelle regioni del Nord, mentre gli intermittenti nel Mezzogiorno (Sud più Isole) costituiscono meno del 15% del totale.

Il Centro è rappresentato dal 22% circa. Rispetto al genere, le lavoratrici prevalgono leggermente, con il 52%. La retribuzione media annua nel 2022, pari a 2.463 euro nel complesso, aumenta all’aumentare dell’età: la classe di età con la retribuzione media più elevata è quella tra 60 e 64 anni con 3.905 euro, seguita da quella da 65 anni in poi con 3.861 euro.

Lavoratori somministrati

Nel 2022, il numero di lavoratori dipendenti in somministrazione con almeno una giornata retribuita nell’anno è risultato pari a 974.511, in aumento rispetto all’anno precedente (+7,8%). I lavoratori maschi rappresentano il 57,2% della distribuzione.

La retribuzione media annua nel 2022, pari a 9.709 euro nel complesso, è costantemente più alta per i maschi (10.943 euro contro 8.061 euro per le femmine). La classe di età con retribuzione media più alta per le femmine è quella tra 30 e 34 anni, per i maschi è quella dai 65 anni in poi, pari rispettivamente a 9.299 e 16.502 euro.

Analizzando la distribuzione dei lavoratori per area geografica di lavoro, nel 2022 il 69,3% dei lavoratori
dipendenti in somministrazione lavora nelle regioni del Nord; seguono il Centro (17,9%), il Sud (9,7%) e
le Isole (3%).

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