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Caccia al meteorite caduto nel Molise, Istituto di astrofisica spiega cosa fare in caso di ritrovamento

Sono iniziate le ricerche del meteorite caduto nel Molise, nella serata di lunedì 15 marzo: cosa fare in caso di ritrovamento

Sono iniziate le ricerche del meteorite caduto nel Molise, nella serata di lunedì 15 marzo a Temennotte, nel comune di Sant’Agapito vicino a Isernia. Grazie ai video del bolide raccolti dalla Rete Prisma, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisca hanno calcolato la traiettoria di caduta e l’area in cui potrebbe essere caduto il meteorite avvistato in gran parte del CentroSud. Ecco cosa fare in caso di ritrovamento.

Caccia al meteorite caduto nel Molise: cosa fare in caso di ritrovamento

La roccia, delle dimensioni di un pugno e pesante circa un chilogrammo, è di grande interesse per l’Inaf, che ha allertato la popolazione che si potrebbe unire agli scienziati per ritrovare il corpo celeste. Le ricerche proseguiranno anche nei prossimi giorni, con la speranza di trovare i frammenti del meteorite o forse la roccia intera.

Le immagini

Come si spiega sul sito dell’istituto, attraverso diverse immagini, è stato possibile ricostruire che il cosiddetto “meteoroide”, con una massa stimata di circa 2-3 chili, ha colpito l’atmosfera alla velocità di 14,6 km/s (circa 52.600 km/h), a un angolo di soli 6° dalla verticale: in pratica è arrivato quasi ortogonale alla superficie terrestre. Entrando in atmosfera ha iniziato a riscaldarsi e “ha generato attorno a sé una sfera di plasma – ossia gas ionizzato – che ha iniziato a brillare nel buio della notte generando il bolide” continua la ricostruzione dell’Inaf, firmata da Albino Carbognani.

Il percorso

Il fireball ha percorso 61 km in atmosfera e si è spento alla quota di 19,8 km, quando la velocità era appena di 2,8 km/s. Dalla luminosità del bolide registrata dalla camera Prisma di Capua non risultano flare, vale a dire aumenti di luminosità: questo indica che il meteoroide si è consumato in modo progressivo, senza andare incontro a processi di frammentazione significativi. La durata complessiva della fase di fireball è stata di 5,3 secondi, poi è iniziata la fase di volo buio. Dai calcoli condotti dal team di Prisma, risulta che – al momento dell’estinzione del fireball – la massa residua del meteoroide era ancora di circa 1 chilo, equivalente ad una dimensione di circa 8 cm di diametro.

Cosa fare in caso di ritrovamento di un sospetto meteorite

Nel caso di ritrovamento di una sospetta meteorite queste sono le norme da seguire per un corretto recupero: Per prima cosa va fatta una fotografia della sospetta meteorite senza raccoglierla, per documentare la sua posizione sul terreno. Annotare la posizione utilizzando il Gps dello smartphone. Non usare un magnete per verificare l’eventuale presenza di ferro nella sospetta meteorite, si rischia di cancellarne il possibile campo magnetico residuo fossile. Ci sono tante rocce terrestri ricche di ferro, quindi l’uso di una calamita non è un test valido per discriminare fra meteoriti e rocce terrestri.

Le meteoriti non sono pericolose per la salute, ma bisogna evitare di toccarle con le mani per non contaminarle, per la raccolta usare i guanti. Una volta fotografata e segnata la posizione Gps la meteorite va avvolta in un panno di cotone pulito, messa in un vasetto di vetro e consegnata ai ricercatori di Prisma in modo che possa essere analizzata dal punto di vista scientifico. Dopo l’analisi verrà restituita a chi l’ha trovata, a meno che non la doni alla scienza.

 

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