Cronaca

Morto per spegnere l’incendio causato dai botti: Valerio era stato un angelo del terremoto del 2016

È forte il dolore per la morte di Valerio Amatizi, giovane di Ascoli Piceno deceduto la notte di Capodanno cadendo in un dirupo del Colle San Marco mentre tentava di spegnere un principio di incendio provocato dai botti.

La morte di Valerio Amatizi

Valerio Amatizi era originario di Arquata del Tronto, uno dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016. Quella notte, nella frazione di Capodacqua, c’era anche lui. In molti lo ricordano impegnato a scavare a mani nude tra le macerie nel tentativo di estrarre i superstiti intrappolati.

Il ricordo

“La notte del terremoto lo vidi scavare senza paura che gli crollasse tutto addosso, venivano prima le persone che dovevano essere estratte dalle macerie; era generoso, ma non spavaldo” racconta a Il Resto del Carlino Fabio Cortellesi, che ben conosceva Valerio. “Ci teneva tanto ad Arquata e a Capodacqua e tornava appena poteva, benché vivesse ormai in Ascoli, già da prima del terremoto. Il legame con la sua terra e con gli arquatani era fortissimo”.

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