Cronaca

Lutto nel mondo della musica: è morto il modello e cantautore inglese Nick Kamen

Kamen aveva 59 anni, non sono state rese note le cause del decesso

Lutto nel mondo della musica: è morto la scorsa notte il modello e cantautore inglese Nick Kamen, aveva 59 anni. A darne l’annuncio l’amico Boy George con un messaggio via Instagram. Non sono ancora note le cause del decesso. La vita e della carriera del modello approdato alla musica grazie a Madonna, produttrice del suo primo singolo, Each Time You Break My Heart. Kamen aveva 59 anni, non sono state rese note le cause del decesso, ma si sa che dal 2018 combatteva contro un brutto male.

È morto il modello e cantautore inglese Nick Kamen

È morto la scorsa notte, a 59 anni, l’ex modello e cantautore britannico, Nick Kamen, pupillo di Madonna, che lo introdusse nel mondo della musica producendo il suo primo singolo, Each Time You Break My Heart. Un successo clamoroso, che balzò immediatemante al quinto posto nella classifica britannica e tra le prime dieci posizioni nelle principali classifiche di quasi tutti i paesi europei.



La carriera come modello

Nel 1984, Ray Petri, stilista di moda e creatore della casa di moda Buffalo, usò una foto di Kamen per la copertina della rivista The Face: la fotografia mostrava Nick con un berretto da sci, un maglione arancione a collo alto e occhiali da sole Ray-Ban. Le labbra erano sbiancate con lo zinco e un sopracciglio ombrato di giallo. Ironicamente sopra di lui aleggiava la scritta “Hot” (“Caldo”), nonostante un gelido inverno londinese. Ma la fama vera arrivò nel 1985 in seguito ad uno spot televisivo della Levi’s nel quale, dopo essere entrato in una lavanderia, si toglieva i jeans e restava tranquillamente in boxer a leggere il giornale. (qui il video).

Pupillo di Madonna

Poco dopo venne notato da Madonna, che ne intuì le potenzialità sia canore che di immagine e, insieme al produttore Stephen Bray, nel 1986 decise di produrgli un singolo scritto da lei stessa. Nel 1987 vide la luce il suo primo album, intitolato semplicemente Nick Kamen.



Il disco lo consacrò quale icona della musica pop di quel periodo. La sua indubbia prestanza fisica e il suo aspetto gradevole contribuirono non poco a creare un’immagine che sembrava fatta apposta per attirare l’attenzione dei teenager, in particolar modo quelli di sesso femminile. Inoltre, in svariate occasioni sfoggiava un look anni Cinquanta alla Elvis Presley e in molte foto promozionali che gli venivano scattate si cercava di evidenziare e accentuare il più possibile la somiglianza fisica e di atteggiamento con il “Re del Rock and Roll”. Dall’LP Nick Kamen furono estratti altri due singoli, il lento Come Softly to Me, rifacimento di un successo dei Fleetwods, un trio vocale statunitense celebre verso la fine degli anni Cinquanta, e Nobody Else.

A meno di un anno dall’album di debutto, nel 1988, uscì Us, disco prevalentemente registrato negli Stati Uniti come il precedente, che si avvaleva della produzione di Patrick Leonard, già produttore anche di Madonna, e di Madonna stessa, presente nei cori del singolo Tell Me, che faceva da apripista. Altri singoli degni di nota sono Bring Me Your Love, ad apertura dell’album, e Steal Love, dove fra i musicisti compare Anne Dudley degli Art of Noise.

La fine della carriera

Seguì un periodo di silenzio che durò fino al 1990, anno in cui Kamen tornò con un nuovo look e sonorità molto più mature delle precedenti, già udibili in I Promised Myself, il singolo che precedeva l’album Move Until We Fly. Dopo un breve tour di concerti dal vivo in Europa fra il 1990 e il 1991, il Move Until We Fly Tour, Nick Kamen fece il suo rientro a Londra prendendosi il giusto tempo per imbastire e registrare un nuovo lavoro, il terzo della sua carriera. Infatti nel 1992 fu il turno di Whatever, Whenever. Il successo commerciale si rivelò modesto e segnò a tutti gli effetti la fine della carriera musicale di Kamen, che dal 1993 in avanti fece perdere in breve tempo le proprie tracce.

La stampa tornò a parlare di lui fra il 1998 e il 2001 per la sua relazione con l’attrice e presentatrice televisiva Amanda De Cadenet per la quale si spostava da Londra a Los Angeles. Nel 2003 affrontò il lutto per la morte di suo fratello minore, Barry. A settembre 2018 ha dichiarato tramite Instagram di essere in cura per un tumore.

 

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