Economia

Niente obbligo di Pos per pagamenti inferiori a 30 euro

Pagamenti inferiori ai 30 euro, niente obbligo di Pos per i negozianti. Dopo la manovra del vecchio esecutivo, nacque il fronte dei “No Pos”

Niente obbligo di Pos per i negozianti, almeno per quanto riguarda i pagamenti inferiori ai 30 euro. È questa una delle novità della manovra da 32 miliardi di euro approvata dal Consiglio dei ministri lunedì scorso. Non solo parziale abolizione del Reddito di Cittadinanzataglio del cuneo fiscale e quota 103 per le pensioni. Una delle novità della Legge di Bilancio 2023 prevede anche la norma relativa ai pagamenti con il Pos.

Pagamenti inferiori ai 30 euro, niente obbligo di Pos per i negozianti

La bozza della manovra approvata, prevede quanto segue: “I criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse». Nel frattempo, «sono sospesi i procedimenti e i termini per l’adozione delle sanzioni”. Dunque, il riferimento è a quelle che prevedevano un fisso di 30 euro più il 4% della transazione negata.

Un cambio di registro rispetto alle sanzioni introdotte con il decreto legge 36 perché previste dal Recovery Plan come uno degli obiettivi da centrare a giugno 2022. Il nuovo governo fa marcia indietro rispetto a quanto fatto dal governo Draghi che aveva anticipato l’entrata in vigore delle multe. Tradotto in soldoni, non saranno applicate multe agli esercenti che rifiuteranno i pagamenti col Pos per spese inferiori ai 30 euro.

Il fronte No Pos

In seguito alla manovra del vecchio esecutivo, nacque il fronte dei “No Pos”, ovvero tutti quei commercianti contrari ai pagamenti elettronici “per non ingrassare le banche”. E insieme erano arrivati i primi racconti su categorie che si rifiutavano di utilizzarlo, come i tassisti. Una polemica si era anche sviluppata sul costo per l’affitto del Pos.

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