Cronaca

Greta Allushi muore a causa di un brutto male a soli 18 anni: lutto a Pordenone

"Non volevo in nessun modo sentirmi diversa, o anche solo essere vista come la ragazza malata, seppure lo fossi", le parole della giovane in una lettera

Greta Allushi muore a causa di un brutto male a soli 18 anni: lutto a Pordenone. “Non volevo in nessun modo sentirmi diversa, o anche solo essere vista come la ragazza malata, seppure lo fossi”, le parole della giovane in una lettera.

Pordenone, Greta Allushi muore a causa di un brutto male

Una malattia incurabile se l’è portata via nel fiore della sua giovinezza. La ragazza ha continuato a sorridere. Era stata ricoverata in ospedale dove ha perso la vita. Greta, di origine albanese, era nata in Italia e viveva a  Tauriano con la mamma, il papà e la sorella.

Due anni fa aveva partecipato al progetto di scrittura di canzoni del cantautore e musicoterapeuta Marco Anzovino. Studentessa del liceo Grigoletti, nonostante il brutto male scoperto solo qualche anno fa, nel 2018. Nonostante ciò ha continuato a frequentare le lezioni online fino all’inizio di dicembre perché voleva diplomarsi.

“In qualunque posto tu sia Gerta, continua a cavalcare libera e soprattutto felice come eri stata quel giorno che per qualche ora hai fatto l’amazzone” così l’Area Giovani del Cro ha voluto ricordare Gerta.

La lettera di Greta

Cara Olivia,

una cosa che mi è stata rimproverata spesso dalla mia famiglia e dai miei cari, ma per cui vengo allo stesso tempo elogiata, è il fatto di aver continuato a studiare e a fare ciò che ho sempre fatto, in ogni momento della malattia, anche in quelli più difficili. Ho sempre pensato che fosse l’unica scelta che avevo, d’altronde mi dicevo ‘sono un’adolescente, cos’altro posso fare’ . Non volevo in nessun modo sentirmi diversa, o anche solo essere vista come la ragazza malata, seppure lo fossi. Ora che ci ripenso potevo benissimo lasciare tutto in pausa, anche perché di cose da pensare e da subire ne avevo abbastanza. Però, che senso avrebbe avuto? Mi sarei solamente chiusa in me stessa e lasciato che la malattia avesse la meglio su di me, mi comandasse e mi imprigionasse. E allora ho continuato a fare la mia vita di sempre, a studiare, a vedermi con i miei amici, ad accettare tutte le proposte di attività che mi venivano offerte, sebbene con alcune limitazioni. Se così non avessi fatto, mi sarei privata di tanti momenti, conoscenze ed esperienze che hanno cambiato me come persona e la mia visione delle cose. Per cui penso che una scelta che ho fatto, che mi ha permesso di essere libera è stata proprio decidere di vivere la vita che avrei vissuto se non mi fossi ammalata e di impedire alla malattia di impormi la sua. È stato leggendo la tua storia che mi sono resa conto che anche la mia era stata una scelta. Mi sono rivista in te nel momento in cui sei rimasta chiusa in casa dopo l’accaduto e, malgrado ciò, hai deciso di riprendere gli studi.
Non posso dire che sia stato sempre tutto semplice, anzi a volte mi sono sforzata più del dovuto, ma, ripensandoci, ne è valsa la pena.
Ho deciso di essere libera, di esistere e di vivere a prescindere dalla malattia.

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