Politica

L’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Senato

La senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica, introduce il discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

La senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica, apre la seduta del giorno con la lettura del processo verbale e la sintesi dell’ultima seduta, prima del discorso del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, a seguito delle dimissioni di Italia Viva. Viene ufficializzata così la crisi di governo in Senato.


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Intervento al Senato del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

Prima dell’appello nominale, previsto per oggi, il discorso del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, precede una discussione, con l’intervento di tutte le forze politiche ed una successiva organizzazione delle scelte di voto dei partiti. Soltanto al culmine dell’intervento, ci sarà la replica del Presidente Giuseppe Conte che anticiperà la votazione con appello nominale.

Introduzione dell’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Senato

Il Premier Conte introduce il suo intervento risalendo al governo formato il 9 settembre 2019, nato come un progetto politico. Il vasto programma di governo, non si è tradotto in “semplici proposte sterili” e becera mediazione con le forze politiche di maggioranza. Già nel 2019, afferma il Premier, i partiti politici che componevano la maggioranza si erano contrapposti aspramente. Il governo nacque per la necessità di tutelare la costituzione e per consolidare la posizione europea dell’Italia. ” L’Italia deve riacquisire la sua posizione europea ed il ruolo di leadership, nel conteso geopolitico internazionale. Quel progetto” ha dato vita “ad una nuova risolutiva stagione riformatrice per l’identificazione di una società equa ed inclusiva”, prevedendo: crescita economica, rilancio, sostenibilità, coesione sociale, sviluppo della persona umana.

“Nel 2020 ci sono state complicanze per l’attuazione del progetto. L’uragano pandemia ha sconvolto la società, le vite e le nostre relazioni. Questa è una sfida di portata epocale” che vede “la paura di perdere i beni essenziali come la vita e la salute, i sentimenti di fragilità e le certezze messe in discussione”. “La politica è stata costretta a misurarsi quotidianamente, per dare risposte ad una severa recessione“.

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Gli interventi durante la pandemia

Il Premier ribadisce: “siamo stati i primi in occidente ad introdurre misure restrittive dei diritti della persona, attuando delicatissimi bilanciamenti dei principi costituzionali. Sono stati mesi drammatici, in cui la maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, risolutezza di azione nei passaggi più critici, dialogo con tutti i livelli regionali e comunali”.

É stato fondamentale “il principio di leale collaborazione per perseguire strategie di intervento efficaci”, considerando che la sanità è “rimessa primariamente alle Regioni”. ” La pandemia ha rafforzato la consapevolezza del dialogo e del confronto dialettico, predisponendo la necessità di assumere scelte giuste e decisioni fondamentali.

Gli interrogativi del governo

“Abbiamo operato sempre scelte migliori?  Abbiamo assunto sempre decisioni più giuste? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni”, afferma il Premier Conte. “I delicati bilanciamenti sono avvenuti con il massimo scrupolo e la massima attenzione”, in vista delle conseguenze “di immane portata per il futuro della nostra collettività”. “Parlo a nome del governo, a testa alta, non per arroganza di chi non ha commesso errori, ma per la consapevolezza di aver impiegato tutte le energie per offrire protezione alla collettività nazionale”.

“La politica ha una più nobile funzione”, intraprendere “scelte per il bene comune, di portata anche tragica”.

Sicuramente, “la scelta politica di tutelare la salute”, il diritto fondamentale della salute e perseguire interessi della collettività, mira alla “tutela del bene primario”, ovvero, “preservare il tessuto produttivo del Paese”.

Gli scostamenti di bilancio hanno permesso di disporre ingenti risorse, “più di 100 miliardi, a sostegno di lavoratori, famiglie, imprese e categorie fragili, con ristori proporzionati”, volti ad una “protezione sociale ed economica”.

“La pandemia restituisce forte senso di unità, rafforza l’alleanza. Anche l’opposizione ha manifestato responsabilità, contribuendo ad affrontare alcuni passaggi critici, votando lo scostamento di bilancio ed avanzando alcune proposte concrete e qualificanti”.

“L’ultima legge di bilancio è un ulteriore sostegno per lavoratori autonomi e partite iva”. Bisogna considerare la politica quale “pensiero ed azione orientato al bisogno della collettività. Non possiamo offrire risposte mediocri. Dopo la pandemia, nulla sarà come prima. Il governo deve essere all’altezza del compito”.

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Le attività della maggioranza

Il Premier continua nell’intervento ed afferma l’importanza di disporre di 209 miliardi di euro ( del Ricovery Plan), possibile soltanto grazie all’incisività dell’Italia in Europa. Assicura, poi, che la “scelta europeista” è una delle motivazioni della fondazione dell’alleanza di governo, proprio per mutare l’approccio dell’ Ue nei confronti dell’Italia.

Poi, quasi per voler rafforzare la sua posizione, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, elenca alcuni punti ed alcune misure ricercate ed attuate dall’attuale governo:

  • misure emergenziali che hanno prodotto “effetti virtuosi anche nei momenti più complessi dell’emergenza e che iniziano a porre le basi per il rilancio de paese. Già la legge di bilancio del 2020, “conteneva misure di sostegno”, ovvero le basi per una nuova crescita;
  • potenziamento del settore sanitario, della scuola e della università;
  • la riforma dell’assegno unico mensile, comprendente circa 12 milioni e mezzo di ragazzi e bambini;
  • politica di riduzione della pressione fiscale sulle famiglie, attraverso interventi mirati alle donne, all’incremento di investimenti privati, all’occupazione femminile, giovanile ed alla digitalizzazione;
  • il “superbonus 110%”, per risollevare il mercato dell’edilizia, “in ginocchio”;
  • incentivare il mercato del lavoro, azzerando i contributi dei giovani, delle donne e prevedendo, fino al 2029, la fiscalità di vantaggio per tutte le imprese del Mezzogiorno;
  • altre misure per il rilancio del tessuto produttivo, per l’efficacia e la competività delle imprese- fondo patrimonio Pmi e patrimonio destinato, gestito da cassa depositi e prestiti;
  • quadro normativo per gli investimenti, anche infrastrutturali, come il decreto semplificazione e la spazzacorrotti che hanno apportato un consistente regime di responsabilità della p.a. e dei funzionari pubblici;

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Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte spiega la crisi di governo

“Sul culmine di attacchi mediatici, alcuni esponenti di Italia Viva si sono dimessi”, conferma il Presidente del Consiglio dei Ministri. L’astensione riguarda la nuova bozza del Piano che non contempla le riforme del Mes. Il Mes, però, non ha nulla da condividere con il Recovery Plan. Con le dimissioni e con la consequenziale apertura della crisi, “bisogna trovare chiarimento secondo trasparenza e linearità d’azione”, poiché “canoni di una democrazia parlamentare”.

La crisi arriva “in una fase cruciale della pandemia, dove tante famiglie soffrono per la perdita dei propri cari. “Confesso di avvertire un certo disagio. Sono qui oggi per provare a spiegare una crisi ai cittadini, di cui non ravviso alcun plausibile fondamento”.

“Le nostre energie dovrebbero essere tutte, sempre, concentrate sulla crisi che attanaglia il paese. Rischiamo di perdere contatto con la realtà. C’era bisogno di aprire una crisi politica in questa fase?No”

“I ministri e gli alleati politici sono testimoni. Abbiamo compiuto ogni sforzo per evitare che questa crisi potesse esplodere”, nonostante le continue pretese, i continui rilanci ed attacchi di Italia Viva.

“Questa crisi ha aperto una ferita profonda nel governo e nella maggioranza, provocando profondo sgomento nel Paese”. Rischia di produrre notevoli danni: è salito lo spread, ha attirato l’attenzione dei media internazionali e di cancellerie straniere”. Arrivati a questo punto: non si può cancellare quello che è accaduto”. Queste dimissioni hanno inciso sul clima di fiducia e sul senso di affidamento dell’intero Paese.

“Adesso si volta pagina, questo Paese merita un governo coeso dedito a lavorare per il benessere dei cittadini e per un’incisiva ripresa della nostra economia”.


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Il Recovery Plan

“Lavorare tutti insieme per mettere in sicurezza il paese e portarlo fuori dalla pandemia” è la priorità per il Premier. L’Italia è prima per vaccini nell’UE e bisogna lavorare nell’attesa della disponibilità di nuovi vaccini.

Dobbiamo completare il Recovery Plan, aspettiamo preziose indicazioni ed il confronto con tutte le parti sociali.

Le associazioni ed il sindacato stanno offrendo contributo per rendere i nostri interventi più efficaci. Voi state contribuendo a rafforzare la tenuta sociale del paese.

Sul Recovery Plan, quando riceveremo osservazione del parlamento e parti sociali, procederemo alla stesura finale. Ridaremo al Parlamento, in vista della stesura finale, un compito centrale. Abbiamo coinvolto intensamente il parlamento. Il nostro piano di ripresa e resilienza sarà un programma ampiamente condiviso. É uno sforzo collettivo di cui andare fieri. Bisognerà accompagnare il Piano con provvedimenti urgenti per superare ostacoli burocratici, assicurare tempi celeri, monitorare attentamente l’esecuzione dei lavori”.

Ulteriori compiti del governo

Bisognerà “lavorare con massima urgenza per varare il  Decreto Ristori, per una nuova richiesta di scostamento”, considerando le nuove restrizioni dovute ad un’impennata della curva epidemiologica. Lo scostamento dovrebbe interessare 32 miliardi di euro di indebitamento netto e rappresenta un’importante quota di risorse da utilizzare e programmare con oculatezza per tutto il 2021.

Il Premier, poi, elenca gli interventi necessari e le riforme in ambito economico-sociale, da porre in essere fino al termine naturale della legislatura, ricomprendendo:

  • lavoro e riforma della razionalizzazione degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive;
  • salute e sviluppo di medicina ed assistenza domiciliare;
  • promozione della ricerca e innovazione;
  • trasporto pubblico e privato;
  • promozione dello sviluppo ecosostenibile, pratiche ecosostenibili, compatibili anche con le industrie;
  • competività del sistema produttivo;
  • potenziamento della rete idrica, della messa in sicurezza del territorio;
  • miglioramento delle condizioni ambientali e nuova ripartizione dei fondi degli enti locali;
  • potenziamento del turismo e del settore automotive;
  • welfare e investimenti calibrati sui bisogni sociali, servizi abitativi, per l’infanzia, per la famiglia e di cura per gli anziani;
  • inclusione sociale, contrastare i divari di ogni genere, gap salariali, in vista di un cambiamento culturale;
  • nuova riforma fiscale per ricucire la fiducia tra cittadini, imprese ed istituzioni;
  • digitalizzazione dell’intero paese, sia del sistema produttivo che della Pubblica Amministrazione;
  • Incremento dello Spid e dell’App Io, per le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione;
  • la riduzione delle disuguaglianze e del digital divide.

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Conclusione dell’intervento

Su tutti questi temi è necessaria una prospettiva parlamentare, in relazione anche al futuro del governo. “Occorre impegno per proseguire le riforme istituzionali, modernizzazione e funzionalità delle istituzioni.

La storica riforma del taglio dei parlamentari, decisa dalla maggioranza dei cittadini, obbliga il governo anche in materia di legge elettorale. Infatti, il governo”si impegnerà per una riforma parlamentare di impianto proporzionale, quanto più condivisa, trattandosi di una riforma di sistema, per risolvere il dualistico problema di pluralismo della rappresentanza e stabilità del sistema politico“, assicura Conte.

“Appare urgente ridurre la precarietà politica“.

Anche l’ iter di approvazione delle leggi prevederà un generale snellimento, considerando le difficoltà accorse  soprattuto in pandemia. Sarà fondamentale coordinare e tutelare le ripartizioni tra autonomie e governo.

La pandemia ha evidenziato, dunque, le problematiche della Riforma del Titolo V della Costituzione.

Considerando l’intensità di impegni, “non possiamo farci trovare impreparati e distratti. Il governo ha bisogno della massima coesione possibile e di un Parlamento unito. Servono uomini e donne capaci di non guardare al proprio utile personale, ma all’esclusivo benessere dei cittadini ed al miglioramento delle loro qualità di vita”.

“Il progetto mira a sviluppare e rinnovare il paese. É il momento giusto per proseguire verso questa prospettiva”.

“L’allenza deve esprimere una vocazione europeista” e deve redimere “derive nazionalistiche e  logiche sovraniste”.  “L’alleanza può contare già su una base solida di dialogo  alimentata da M5s, Pd E Leu. Sarebbe un arricchimento per questa alleanza poter acquisire il contributo politico di formazioni liberali, popolari e socialiste”.

“Un appoggio libero e trasparente di convinta adesione al progetto politico. É importante la qualità del progetto politico e noi chiediamo  a tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia: Aiutateci, abbiamo un clima di piena lealtà e di fiducia per costituire una solida maggioranza”.

“Garantisco a tutti i cittadini che continueremo ad impiegare tutti le nostre energie per assolvere al nostro compito. Ci aggiungeremo il nostro cuore. La politica senza una reale condivisione rimane una disciplina senz’anima. Viva l’Italia“.

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