Cronaca

Esame di Maturità 2023, oggi al via la prova orale

Messe alle spalle la prima e seconda prova scritta dell’esame di maturità 2023 si passa all’orale: i colloqui finali prenderanno il via nella mattinata odierna, lunedì 26 giugno. Ma come si svolge e cosa valuteranno le commissioni scolastiche? Tutto quello che c’è da sapere.

Esame di Maturità 2023, via alla prova orale (ma non per tutti)

Una volta terminata le prime due prove scritte previste dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, i 536mila candidati si stanno concentrando sul colloquio finale. Quello più temuto dai maturandi durante l’esame. La prova orale prenderà il via nella giornata odierna, sulla base dei calendari predisposti da ogni commissione. A dettare la linea cronologica sarà la lettera dell’alfabero estratta lunedì scorso durante l’insediamento delle commissioni d’esame con cinque candidati al giorno da ascoltare.

Ma non tutti inizieranno nella giornata odierna i colloqui finali. In alcuni corsi di studio, oggi potrebbe essere ancora tempo di “seconda prova”: si tratta per esempio dei licei artistici o istituti alberghieri. In questi casi, infatti, la seconda prova è un semplice scritto con progettazione, realizzazione, finalizzazione e rendicontazione di un prodotto. In questi casi la seconda prova ha una durata di tre gioni e laddove non è stato possibile concludere sabato scorso, l’ultimo giorno sarà proprio oggi. Per queste eccezioni, gli orali prenderanno il via intorno al 29 o 30 giugno. Ad iniziare con un paio di giorni di ritardo l’orale, saranno anche gli studenti che hanno terminato lo scritto sabato scorso.

Come si svolge l’orale

La commissione valuterà la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite a livello educativo, culturale e professionale dello studente. L’orale prenderà il via da uno spunto iniziale come un’immagine, un breve testo o un breve video scelto dalla Commissione. Sarà la fase dell’esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina.

Nel corso del colloquio il candidato dovrà esporre, mediante una breve relazione o elaborato multimediale, il percorso di studi.

Di cosa terrà conto la commissione

Il colloquio dell’esame di Stato assume un valore orientativo: data la sua dimensione pluridisciplinare, mette il candidato in condizione di approfondire le discipline a lui più congeniali. Per questo motivo, la commissione terrà conto delle informazioni inserite nel Curriculum dello studente dove sono presenti le esperienze formative del candidato nella scuola e nei vari contesti non formali e informati.

Tenuto conto delle criticità determinate dalla pandemia, lo studente potrà evidenziare il signidicato di questa esperienza in chiave orientativa e, quindi, collegarla con le proprie scelte future. Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno.

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