Cronaca

Tortona, morto avvelenato dal monossido di un braciere: la moglie stava partorendo

Dramma a Tortona, un immigrato è morto avvelenato dal monossido di un braciere mentre la moglie era in ospedale che stava partorendo

Dramma a Tortona, un immigrato è morto avvelenato dal monossido di un braciere mentre la moglie era in ospedale che stava partorendo. A dare l’allarme, infatti, proprio la donna che voleva avvisarlo della nascita ma non rispondeva da ore.

Tortona, morto avvelenato dal monossido di un braciere

Morto mentre suo figlio veniva al mondo. Lo hanno trovato disteso su un materasso nella stanza della casa in cui abitava in corso Pilotti a Tortona, quasi al confine con il comune di Garbagna, nell’Alessandrino. L’uomo aveva 46 anni. Secondo la prima ricostruzione dei soccorritori è morto intossicato dal monossido di un braciere che forse usava per scaldarsi.

La tragedia

A dare l’allarme è stata la moglie che era in ospedale per partorire: ha provato ad avvertirlo più volte dell’imminente nascita del loro figlio ma non lo trovava. Così ha chiamato i soccorsi. Quando sono arrivati i Carabinieri con i sanitari del 118 e i vigili del fuoco hanno trovato la luce accesa e l’uomo a terra, ormai privo di vita. Ucciso dal veleno sprigionatosi da quel braciere usato per scaldarsi. La casa è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. La vittima sbarcava il lunario con lavoretti occasionali.

 

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