Cronaca

Vaccino coronavirus, cambia tutto: ecco il nuovo piano di vaccinazioni

Vaccino contro il coronavirus, il piano anti Covid ha subito nuove modifiche. Si procederà anche per età e non solo categorie

Vaccino contro il coronavirus, il piano anti Covid ha subito nuove modifiche. Si procederà anche per età e non solo categorie. I ritardi nelle consegne del vaccino da parte delle case farmaceutiche e l’obbligo di somministrare il prodotto di Astrazeneca solo agli under 55, ha reso necessario una modifica sostanziale della campagna di vaccinazione.

Nuono piano vaccini: le novità

Come sapete sono stati vaccinati per prima i medici, gli infermieri e gli ospiti e il personale delle Rsa, le residenze per anziani. Ora sta partendo la somministrazione del vaccino per gli ultra 80enni.

Ovvero: le persone più esposte e quelle più fragili.

Vaccino a chi opera nei servizi essenziali

Ma ora, come continuare? Il vecchio piano non è più percorribile. I target cambiano, come ha spiegato in un documento circolato ieri il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità.

Il vaccino Astreazeneca, sarà riservato al personale scolastico e universitario, alle forze armate e di polizia, alle carceri, ai dipendenti di servizi pubblici essenziali. Naturalmente solo a chi ha meno di 55 anni.

Le sei tappe

Gli altri prodotti, al momento Pfizer e Moderna, saranno invece somministrati in sei tappe, e si procederà per età e per condizioni di salute. Sarà necessario un gran lavoro a monte per suddividere le categorie. E questo tocca alle Regioni.

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Si procede per età

  • La prima tappa prevede la somministrazione del vaccino alle persone estremamente vulnerabili, si tratta di due milioni di italiani. Rientrano in dodici «aree di patologia», che vanno dalle persone in dialisi ai Down.
  • Seconda tappa. Persone comprese tra i 75 e i 79 anni (2.6 milioni).
  • Terza tappa. Persone tra i 70 e i 74 anni (3.3 milioni)
  • Quarta tappa. Persone tra i 16 e i 69 anni «con un aumentato rischio clinico se infettate dal coronavirus». Una fascia di popolazione che comprende 5.8 milioni di cittadini italiani. Anche in questo caso sono state suddivise dodici aree di patologia, che sono in parte sovrapponibili a quelle prevista nella tappa precedente.
  • Quinta tappa. Avranno il vaccino le persone tra i 55 e i 69 anni, in tutto 12 milioni.
  • Sesta tappa. Gli ultimi a ricevere il vaccino saranno le persone tra i 16 e i 54 anni, ovvero quella fascia di età che in assenza di altre patologie è meno esposto ai rischi connessi all’infezione da coronavirus. E sono 29 milioni di cittadini.
Si finisce entro l’anno, ma tempi incerti

Non sono stati indicati con precisioni i tempi. È ancora tutto troppo incerto, dipende dai dalle autorizzazioni rilasciate dalle agenzie regolatorie (Ema e Aifa), anche per altri vaccini (in particolare Johnson & Johnson, che prevede una sola iniezione, e dalla disponibilità di dosi di vaccino, che come abbiamo visto in questi primi mesi è tutt’altro che regolare.

Se tutto va bene, con il nuovo piano, entro la fine dell’anno il 90% della popolazione dovrebbe essere immunizzata. Se ci sono dei problemi (nella produzione dei prodotti), o se nel frattempo dovesse arrivare una mutazione che rende molto meno efficace il vaccino, quella data si sposterà più avanti.

Di certo dopo la quarta tappa la popolazione più esposta o maggiormente a rischio dovrebbe essere stata immunizzata, o comunque avere gli anticorpi necessari per contrastare senza gravi conseguenze una eventuale infezione, con una notevole riduzione – si spera – dei ricoveri ospedalieri e dei decessi.


I vaccini anti Covid in Campania verranno distribuiti nelle farmacie


 

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