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Il 24 luglio del 1957 nasce Vincenzo Salemme, la storia dell’artista napoletano

Attore, regista, commediografo e sceneggiatore, Vincenzo Salemme debutta come attore nella commedia Ballata e Morte di un Capitano del Popolo con la Compagnia Teatrale di Tato Russo

Attore, regista, commediografo e sceneggiatore, Vincenzo Salemme debutta come attore nella commedia Ballata e Morte di un Capitano del Popolo con la Compagnia Teatrale di Tato Russo.

Nel 1977 entra a far parte della Compagnia di Eduardo De Filippo e da lì in poi c’è stato tutto un susseguirsi di successi senza precedenti che, conseguentemente, lo hanno portato ad essere uno di quegli attori partenopei che sono entrati nel cuore degli italiani, prima (e per tutta la sua carriera) in teatro e poi al cinema. L’attore si è fatto notare dal grande pubblico proprio per i suoi lungometraggi, che interpreta e dirige anche, anche se la sua vocazione più grande rimane il palco teatrale

Vincenzo Salemme: regista, attore e sceneggiatore italiano

Vincenzo Salemme è nato a Bacoli il 24 luglio del 1957 ed è cresciuto a Napoli. dopo essersi diplomato al Liceo Classico Umberto I di Napoli, si è iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia all’Università Federico II. Contemporaneamente agli studi, ha continuato a tenere viva la sua passione per il teatro e il cinema.


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Vincenzo Salemme si è diplomato presso il Liceo Classico Umberto I di Napoli, per poi iscriversi alla Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli. Nel 1976 venne scritturato dalla compagnia teatrale di Tato Russo e debuttò come attore nella commedia Ballata e morte di un capitano del popolo, tratta da un romanzo di Luigi Compagnone. Nel 1977 si trasferì a Roma ed entrò a far parte della compagnia di Eduardo De Filippo. Con la compagnia di De Filippo partecipò a Quei figuri di tanti anni fa, come comparsa, Il cilindro, Il contratto e Il sindaco del rione Sanità che furono poi trasmesse da RAI1 tra il 1978 e il ’79.

L’ascesa

La collaborazione con la compagnia di Eduardo De Filippo continuò fino al 1984 (anno della morte di Eduardo) e proseguì con il figlio, Luca De Filippo, fino al 1992. Nel 1990 forma l’associazione culturale E.T., per tentare di mettersi in proprio, formando una propria realtà teatrale. Il debutto avviene al Teatro dell’Orologio di Roma con lo spettacolo Sogni, bisogni, incubi e risvegli, pièce formata da due atti unici: Buonanotte e Il signor Colpodigenio. Il successo sarà tale da permettergli la formazione di una compagnia professionale, la Chi è di scena.


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L’Amico del cuore

Il 1991 è l’anno di A chi figli, a chi figliastri, spettacolo contenente L’amico del cuore, Telefono azzurro e Passacantando. La prima commedia darà vita ad uno dei suoi film più noti. Passacantando invece è un monologo realizzato tramite una raccolta di storie al femminile scritte da Salemme. L’anno successivo è la volta di Lo strano caso di Felice C., da cui trarrà Cose da pazzi, altra pellicola di successo. La commedia era stata scritta nel 1989, anno della caduta del Muro di Berlino e cerca di racchiudere quel disagio psichico causato dal crollo delle certezze di tutti i comunisti dell’epoca.


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L’anno successivo è la volta di La gente vuole ridere, al quale partecipano Stefano Sarcinelli e Francesco Paolantoni. Oltre ad essere un omaggio alla vita teatrale, riprende un tema tipico del suo maestro Eduardo, il confine tra sogno e realtà. Il successo sarà tale da portare a una ripresa diversi anni dopo, nel 2005, con La gente vuole ridere… ancora. È dello stesso anno Passerotti o pipistrelli. Con quest’opera Salemme usa il mezzo dell’handicap per approfondire i disagi umani.

Scrive infatti Paolo Petroni del Corriere della Sera “Anche questo Passerotti o pipistrelli, insomma, ripropone un modo di fare commedia con un occhio alla realtà”. Anche quest’opera avrà una trasposizione cinematografica: A ruota libera.

Passerotti o pipistrelli rientrerà l’anno successivo, nel 1994, nello spettacolo Fatti unici per atti comici assieme a L’ultimo desiderio, altro atto unico che per trama e stile, ricorda molto L’Amico del cuore. Il tema che lega i due atti unici è quello dell’amicizia. In questo stesso anno egli debutta al Festival di Benevento recitando nella commedia Galantuomo e Cafone di Biagio Belfiore diretto da Giancarlo Sammartano. Il 1995 è l’anno del gran successo con … e fuori nevica, nata da un’idea di Enzo Iacchetti. Nel 1996 scrive per Giobbe Covatta e Francesco Paolantoni Io&Lui.

L’Amico del cuore diverrà spettacolo completo

L’opera attinge ad un repertorio diverso, come nota Paolo Petroni, cercando di porsi in continuità con la tradizione farsesca napoletana. È dello stesso anno Fiori di Ictus per Cetty Sommella con la regia di Maurizio Casagrande. L’indagine concerne di nuovo il mondo femminile usando come delicato mezzo d’indagine il tradimento. L’opera nel 2006 con Passacantando diverrà un unico spettacolo, È femmene, titolo di un brano di Salemme, colonna sonora del film Ho visto le stelle.


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Nello stesso anno scrive con Marisa Laurito Pazza d’amore. Attraverso le confessioni di una donna che parla con la defunta madre si mettono in scena tutti i dubbi, i fallimenti e le perplessità della vita. Nel 1997 l’Amico del Cuore diverrà spettacolo completo. Nello stesso anno mette in scena un altro gran successo: Premiata Pasticceria Bellavista. Il testo indaga, senza troppi complimenti, la pochezza morale che si nasconde dietro al perbenismo borghese.

Nel 1999 inscena Di mamma ce n’è una sola Nel 2001 realizza Faccio a pezzi il teatro, mettendo in scena spezzoni delle sue opere. L’occasione è data dall’inaugurazione del teatro Ambra Jovinelli a Roma.

I grandi film

Vincenzo Salemme ha recitato in diversi film: il suo esordio avviene negli anni ottanta, quando il regista Nanni Moretti gli affida ruoli nei film Sogni d’oro, Bianca e La messa è finita. Nel 1989 partecipa al film C’è posto per tutti, per la regia di Giancarlo Planta. Altri film in cui ha recitato sono Isotta di Maurizio Fiume, Il tuffo di Massimo Martella, Baciami piccina di Roberto Cimpanelli, Olé di Carlo Vanzina, Ex di Fausto Brizzi, Baarìa di Giuseppe Tornatore, La vita è una cosa meravigliosa di Carlo Vanzina e A Natale mi sposo di Paolo Costella.


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Nel 1998 esce il primo film da lui diretto, L’amico del cuore. La pellicola, uscita nelle sale cinematografiche nel dicembre 1998, incassa dieci miliardi di lire. Altri film diretti da lui sono Amore a prima vista (1999), A ruota libera (2000), Volesse il cielo! (2002), Ho visto le stelle! (2003), Cose da pazzi (2005), SMS – Sotto mentite spoglie (2007) e No Problem (2008). Famose sono molte sue commedie teatrali: “…e fuori nevica”, “Passerotti o pipistrelli?”, “Premiata pasticceria Bellavista”, “Faccio a pezzi il teatro!”, “Lo strano caso di Felice C.”, “Bello di papà”. È stato anche protagonista di due show televisivi, Famiglia Salemme Show (2006) e Da Nord a Sud… e ho detto tutto! (2009), entrambi andati in onda su RAI1.

Anni Duemiladieci

Nel 2014 ritorna alla regia con …e fuori nevica! e nello stesso anno prende parte al film di Natale Ma tu di che segno 6? con Massimo Boldi e Gigi Proietti per la regia di Neri Parenti. Nel 2016 dirige “Se mi lasci non vale” che lo vede protagonista con Paolo Calabresi,Carlo Buccirosso, Tosca D’Aquino e Serena Autieri. Sempre nel corso del 2016 è protagonista del film Prima di lunedì, recitando accanto a Fabio Troiano e Martina Stella.


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Vincenzo Salemme e Gigi Proietti nello spettacolo “Cavalli di Battaglia” andato in onda su RAI1 il 23/06/2018.

Nel 2017 partecipa al film drammatico Il contagio ed è protagonista di Caccia al tesoro, diretto da Carlo Vanzina e con, tra gli altri, Carlo Buccirosso e Max Tortora. Nel 2018 dirige ed interpreta Una festa esagerata, tratto dall’omonima commedia teatrale.

Nel dicembre 2019 è protagonista dello show televisivo “Salemme – Il bello… della diretta!” andato in onda su RAI2 in tre puntate con la rappresentazione delle commedie “Di mamma ce n’è una sola” l’11 dicembre, “Sogni e bisogni” il 18 dicembre e “Una festa esagerata” il 25 dicembre.

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