Come vivere a lungo? Chiedere ai liguri dove è stato trovato l’elisir di lunga vita. In Liguria infatti si trova la più alta concentrazione di ultracentenari d’Italia, che poi significa esserlo anche in Europa visto che abbiamo conquistato, insieme alla Francia, il record di longevità. É quanto emerge dal rapporto dell’Istat “Cent’anni e non sentirli”.
Come vivere a lungo, l’elisir di lunga vita
Interessante il dato che mostra come la maggior parte dei semi-supercentenari (105 anni e più) è vedovo (80,1 per cento) o vedova (86,0 per cento). É altrettanto interessante notare che tra gli uomini il 13,6 per cento e ancora coniugato mentre per le donne la percentuale scende all’1,4 per cento. Gli uomini hanno quindi una probabilità più alta di vivere in coppia anche le eta molto estreme della vita in conseguenza della maggior longevità femminile e di una eta delle mogli minore, in media, a quella dei mariti. La vita di coppia insomma fa bene.
L’Italia “vecchia”
I dati Istat confermano una cosa: siamo un popolo “vecchio”. Basti pensare che in dieci anni, dal 2009 al 2019, i centenari italiani sono passati da 11 mila a 14.456, quelli di 105 anni e oltre sono più che raddoppiati, da 472 a 1.112, con un incremento del 136 per cento. I supercentenari vivi, ovvero quelli che hanno dai 110 anni in su, al primo gennaio 2019 sono 21, raddoppiati rispetto al 2009 quando se ne contavano 10.
La regione con la più alta concentrazione di anziani dai 105 anni in su è la Liguria. La donna più anziana d’Italia è Anna Benericetti di 113 anni (nata il 22 marzo 1906) e residente a Forlì in Emilia Romagna.
La Campania
In Campania invece l’età media è abbastanza “giovane”. La Campania infatti è terzultima in classifica, prima di Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano. La napoletana doc Giuseppa Salerno è la nonnina campana. Lo scorso 17 giugno ha compiuto 108 anni.
Il sesso forte
I dati Istat confermano anche la longevità delle donne. Al primo gennaio 2019 hanno compiuto 100 anni l’84 per cento delle donne, mentre la percentuale sale all’87 per cento per le semi-supercentenarie (105 anni e oltre) mentre dei 125 individui che tra il 2009 e il 2019 hanno raggiunto e superato i 110 anni, il 93 per cento è costituito da donne.
