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Il 25 settembre italiani al voto: ecco chi è favorito in vista delle elezioni politiche

Elezioni politiche 2022, chi è il favorito in vista del voto previsto per il prossimo 25 settembre dopo le dimissioni di Draghi

Chi è il favorito in vista delle elezioni politiche del 25 settembre? Dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, e lo scioglimento anticipato delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata fissata per il prossimo 25 settembre la data delle elezioni in cui il popolo italiano sarà chiamato a scegliere il nuovo governo.

Elezioni politiche 2022, chi è il favorito in vista del voto?

Ma chi è il favorito al momento? Difficile dirlo con certezza, dato che più di una forza politica dovrà trovare l’intesa in vista delle prossime elezioni. Qualche garanzia, però, c’è: in questo momento, anche e soprattutto in virtù di quanto è accaduto nelle scorse ore, il centrodestra sembra essere in vantaggio, soprattutto grazie alla figura di Giorgia Meloni, tra le prime a spingere per il ritorno al voto e la caduta del governo Draghi.

Allo stesso tempo, il centrodestra rischia di vivere una nuova spaccatura come testimoniano le dimissioni di Maria Stella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna. Nelle scorse ore, inoltre, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha parlato di “situazione insostenibile creata dal M5s col ritiro della fiducia al governo, il primo a essere sconcertato sono io” commentando la notizia delle dimissioni di Mario Draghi. Ad ogni modo, secondo il Cavaliere, dal voto “uscirà una maggioranza chiara e definita di centrodestra, i nostri alleati si aspettano credibilità e stabilità e saremo noi a garantirla”.

Crisi di governo, cosa succede fino alle elezioni politiche del 25 settembre

Ora, dopo lo scioglimento delle camere, Mario Draghi rimarrà in carica per il “disbrigo degli affari correnti”, fino all’arrivo del nuovo governo dopo le elezioni politiche. Dunque, l’ex presidente della Bce e premier dimissionario sarà il traghettatore del Paese. Poi, dopo le elezioni del 25 settembre, entrerà in carica il nuovo governo eletto dagli italiani.

Elezioni politiche 2022 Italia: quando si vota, data candidati e partiti

Dopo lo scioglimento delle camere da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata fissata la data delle prossime elezioni politiche: gli italiani saranno chiamati al voto il prossimo 25 settembre. Inoltre, le prossime politiche in Italia vedranno l’entrata in vigore della riforma del taglio dei parlamentari, che è stata confermata dal referendum che si è svolto il 20 e 21 settembre 2020.

Il prossimo Parlamento così sarà composto da 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato. Salvo improbabili modifiche nei prossimi mesi, sarà confermato anche il Rosatellum come legge elettorale.

I partiti

Quali saranno i partiti presenti alle prossime elezioni?. Una situazione che è emblematica del sostanziale caos politico che da tempo regna nel nostro Paese.

Saranno sicuramente della partita Fratelli d’ItaliaPartito Democratico e Lega. Le voci di scissioni o di rinnovamento invece hanno tolto molte certezze per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle e Forza Italia.

Già sono state siglate delle alleanze tra Azione +Europa e tra Verdi Sinistra Italiana, mentre Articolo 1-Mdp dovrebbe tornare nell’alveo del Pd. Tutto da decifrare invece il destino di Italia Viva, con il partito di Matteo Renzi che appare destinato a fare gioco di squadra con altre forze moderate.

I candidati

Chi sono i candidati alle prossime elezioni politiche in Italia? La nostra legge elettorale non prevede una nomina diretta del presidente del Consiglio. Molti partiti e coalizioni però già prima delle elezioni politiche indicano quelli che sono i loro aspiranti inquilini di Palazzo Chigi.

Il candidato presidente del Consiglio del centrodestra, di norma, è il leader del partito della coalizione capace di prendere più voti alle urne. Nel centrosinistra invece la scelta di solito avviene tramite delle primarie di coalizione.

Le scadenze per depositare simboli e liste

Il 27 luglio: è il termine entro il quale il Viminale deve inviare alla Farnesina gli elenchi degli elettori all’estero, che vengono costantemente aggiornati. La legge stabilisce infatti che devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni. 12-13 e 14 agosto: è il termine entro il quale i partiti devono depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali. 21 e 22 agosto: Sono i giorni riservati alla presentazione delle liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto. Le liste dei candidati vengono presentate negli uffici centrali elettorali costituiti presso le Corti d’Appello.

26 agosto: è la data d’inizio ufficiale della “propaganda elettorale”, il mese di campagna elettorale prima del voto, con l’affissione dei manifesti elettorali. 25 settmbre: è il giorno delle elezioni. 15 ottobre: è la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento. A stabilirlo è sempre l’articolo 61 della Costituzione, in base al quale «la prima riunione» delle Camere «ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni». Finché non sono riunite le nuove camere, prosegue l’articolo, «sono prorogati i poteri delle precedenti».

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