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Il primo decreto del Governo Draghi: niente visite a parenti e amici in zone rosse e stop a spostamenti tra Regioni

Niente visite a parenti e amici in zona rossa e stop agli spostamenti tra Regioni. Sono queste le novità del nuovo decreto legge approvato dal Governo Draghi

Niente visite a parenti e amici in zona rossa e stop agli spostamenti tra Regioni. Sono queste le novità del nuovo decreto legge approvato dal Governo Draghi. Restano le deroghe già previste: ci si può spostare oltre i confini regionali (con autocertificazione) per comprovate esigenze lavorative, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Ecco tutte le novità.

Il primo decreto del Governo Draghi: le novità per visite e spostamenti tra Regioni

Stop agli spostamenti tra le Regioni (anche quelle in zona gialla) fino al 27 marzo. È la decisione emersa a seguito del Consiglio dei ministri avvenuto questa mattina, 22 febbraio. Alle 10 è cominciata a Palazzo Chigi la riunione del primo consiglio dei ministri operativo durante il quale il nuovo governo varerà un decreto legge che proroga di 30 giorni il divieto di spostamento tra Regioni e indica nuove regole, tra cui la rapidità dei ristori. Niente visite ad amici e parenti nelle zone rosse.

Le deroghe

Fino al 5 marzo è in vigore il Dpcm che consente, in ambito regionale nelle regioni gialle e comunale in quelle arancioni, lo spostamento “verso una sola abitazione privata abitata”, una sola volta al giorno e rispettando il coprifuoco dalle 22 alle 5. La deroga permette a due persone di andare in visita ad amici e parenti, insieme a «minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”. La novità importante è chela deroga non è più prevista nelle regioni rosse, dove non sarà possibile andare a trovare amici e parenti.


Per approfondire:


Tra le deroghe è rimasta quella per i piccoli Comuni. Nel testo è specificato che “nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini”.


 

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