Cronaca

Velletri, detenuto uccide compagno di cella: “Ha problemi psichiatrici”

Una lite poi il detenuto uccide il compagno di cella: è l’omicidio consumato nel carcere di Velletri. L’omicida, secondo le prime informazioni, avrebbe problemi psichiatrici, aveva già aggredito un poliziotto penitenziario.

Omicidio Velletri, detenuto uccide compagno di cella

A darne notizia è il Sappe: “Il disagio mentale, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, è stato riversato nelle carceri”, commenta così l’omicidio Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo della polizia penitenziaria: “Quanto accaduto – dice – deve far riflettere per individuare soluzioni a breve ed evitare che la polizia penitenziaria sia continuo bersaglio di situazioni di grave stress durante l’espletamento del proprio servizio”.

Nelle carceri “non ci sono persone preparate per gestire queste problematiche, mancano strutture adeguate e protocolli operativi”, sottolinea puntando il dito contro “una politica miope ed improvvisata, che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari senza trovare una valida soluzione su dove mettere chi li affollava”.

“La gestione dei detenuti con problemi di salute mentale, a causa dei pochi spazi e del poco personale a disposizione, sta diventando ingovernabile”, commenta Emanuela Droghei, vicepresidente Pd della Commissione bilancio al Consiglio regionale del Lazio. “C’è bisogno di intervenire subito, non possiamo più aspettare. Abbiamo richiesto da tempo – aggiunge – un’audizione in commissione sanità e servizi sociali che, spero, si tenga il prima possibile. Dobbiamo affrontare il problema della salute mentale in carcere concretamente, investendo le risorse necessarie, senza tergiversare: ne va della vita dei detenuti e del personale che in quei luoghi lavora. Non vogliamo più dover leggere notizie drammatiche come questa”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio