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Draghi firma il decreto sull’assistenza profughi ucraini | Ecco cosa prevede

Il decreto recepisce la decisione del Consiglio Ue del 4 marzo. Consentito l'accesso alla Sanità

Draghi firma il decreto sull’assistenza profughi ucraini in fuga dalla guerra. Il decreto recepisce la decisione del Consiglio Ue del 4 marzo e consente, tra le altre cose, l’accesso al servizio sanitario nazionale.

Cosa prevede il Decreto sull’assistenza ai profughi

l decreto recepisce la decisione del Consiglio Ue del 4 marzo e fissa a partire dal 4 marzo 2022 la decorrenza della protezione temporanea, con durata di un anno. A comunicarlo è Palazzo Chigi. Il permesso di soggiorno ha validità di 1 anno e può essere prorogato di sei mesi più sei, per un massimo di un anno. Consente l’accesso all’assistenza erogata dal Ssn, al mercato del lavoro e allo studio. Viene revocato, anche prima della sua scadenza, quando il Consiglio dell’Ue decide la cessazione della protezione temporanea.

Permesso riservato anche ad altri profughi, non solo ucraini

I beneficiari sono gli sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022. In questa categoria rientrano non solo i residenti in Ucraina, ma anche cittadini di Paesi terzi che beneficiavano di protezione internazionale e i familiari. È la Questura l’autorità competente al rilascio del permesso di soggiorno per protezione temporanea. Infine, il provvedimento prevede anche specifiche misure assistenziali e consente ai cittadini ucraini già presenti in Italia il ricongiungimento con i propri familiari ancora presenti in Ucraina

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