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Maionchi replica a Nannini, poi le scuse social: “Col ca**o che tutti hanno diritto a cantare”

A Che Tempo Che Fa, Mara Maionchi replica con una parolaccia alle parole di Gianna Nannini, poi arrivano le scuse sui social. Le due, nel corso della loro intervista, hanno regalato al pubblico un racconto inedito sulla loro lunga amicizia. Vediamo insieme che è successo.

Maionchi replica a Nannini, poi le scuse social: “Col ca**o”

La cantante e la produttrice musicale hanno raccontato vari aneddoti professionali e privati all’interno della loro intervista a Che Tempo Che Fa. La Maionchi ormai è una presenza fissa nel programma di Fazio, mentre la Nannini è reduce di un album appena uscito. Tuttavia, a un certo punto Gianna Nannini si è esibita al pianoforte per accompagnare Simona Ventura nel brano Sei nell’anima. Il risultato è stato tutt’altro che impeccabile. Con la conduttrice che ha stonato in più momenti e suscitato per questo la reazione divertita di Fazio e Maionchi. Oltre che degli utenti che hanno commentato sui social.

Nannini, tuttavia, ha comunque voluto ribadire che tutti hanno il diritto di cantare ed è stato allora che la produttrice è intervenuta manifestando il suo pensiero. “No, scusa Nannini, col ca**o che tutti hanno diritto a cantare, qualcuno non ce l’ha!“. La scena e quel commento pronunciato così apertamente è stato postato sui social dal programma, alimentando i commenti degli utenti, molti dei quali hanno apprezzato una schiettezza tanto verace. Mara Maionchi, però, ha voluto comunque scusarsi per il tono della sua esternazione: “Mi scuso per il linguaggio, mi è uscita dalla tasca a mia insaputa!” ha scritto a corredo del video in riferimento alla parolaccia pronunciata in modo tanto schietto.

L’aneddoto sulla lite avvenuta

Tra i vari momenti della loro amicizia raccontati a Che Tempo Che Fa, Mara Maionchi e Gianna Nannini hanno ricordato un litigio in particolare. Ovvero il momento in cui la produttrice discografica molto arrabbiata, per non far male alla sua amica, diede un pugno su una scrivania di vetro che si spaccò in mille pezzi. “Una volta ho dato un pugno alla scrivania per non darlo a lei, ho rotto il vetro. Va a far lavare i vestiti e mette a me la fattura, gliel’ho stracciata davanti. Ma non ti vergogni?” ha detto scherzosamente.

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