Cronaca

Milano, il sindaco Beppe Sala dopo gli stupri in Centrale: ”Per la sicurezza ci vogliono più agenti”

Il sindaco di Milano Beppe Sala parla dopo i due stupri avvenuti a fine aprile, nella zona della Stazione Centrale. “Un contesto di degrado assoluto”, secondo la Procura di Milano, attraverso le parole della pm Rosaria Stagnaro. Si tratta della zona che circonda la Stazione Centrale della città, dove da tanto tempo si susseguono continui casi di violenza e microcriminalità. Gli ultimi due, a distanza di pochissime ore: lo stupro di una turista francese nell’ascensore della stazione, nella notte di giovedì scorso, e quello di una 57enne disabile.

Milano stuprata e abbandonata: ecco tutti i silenzi di sala

“Lo stupro in Stazione Centrale? Si deve aumentare ancora di più la presenza di uomini e di telecamere. Lavoreremo con il ministro Piantedosi“, è la soluzione per il sindaco di Milano Beppe Sala. “È un lavoro che pare non finire mai. Ma noi non abbiamo certamente abbandonato l’idea di un pieno recupero della sicurezza in Centrale. Quanti uomini in più delle forze dell’ordine servirebbero a Milano? alcune centinaia di uomini, secondo quello che mi dice il prefetto Renato Saccone”, le sue parole.

Intanto il presidente del Senato Ignazio La Russa, a Milano per il ricordo di Ramelli, affonda il colpo contro il Comune: “Non ci sono più le pattuglie miste con i militari che io avevo istituito”.

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