Cronaca

Lutto nel mondo del cinema, addio a Irene Papas: considerata simbolo della bellezza greca

Irene Papas divenne nota a livello internazionale per le sue doti recitative e per la sua presenza carismatica

Lutto nel mondo del cinema, è morta nella giornata odierna, 14 settembre 2022, Irene Papas, l’attrice considerata il simbolo per eccellenza della bellezza greca. La donna scompare all’età di 96 anni. Irene Papas divenne nota a livello internazionale per le sue doti recitative e per la sua presenza carismatica.

Lutto nel cinema, morta Irene Papas: aveva 96 anni

Lutto nel mondo del cinema per la morte dell’attrice greca Irene Papas. La donna è scomparsa all’età di 96 anni. La triste notizia è stata diffusa da fonti locali, sottolineando che l’attrice “lascia una grande eredità culturale”.

Considerata un simbolo per eccellenza della bellezza greca, divenne nota a livello internazionale per le sue doti recitative e per la sua presenza carismatica. Il 28 aprile del 1961 fu ricevuta al Palazzo Reale di Buckingham Palace per un incontro con la Regina Elisabetta II. Nella sua carriera ha interpretato nel teatro e nel cinema incarnando il potere della tragedia antica. Nota per l’interpretazione di Penelope nell’Odissea.

Chi è Irene Papas

Nata a Chiliomodi, paese della Corinzia. Della sua data di nascita ci sono varie interpretazioni, ma la maggior parte delle fonti riportano che cada il 3 settembre 1926.

Ex moglie del regista greco Alkis Papas sposato nel 1947 (di cui ha conservato il cognome per la sua carriera), si fece conoscere nell’ambiente internazionale con il film La città morta (1952) di Frixos Iliadis al Festival di Cannes del 1952. A inizio carriera è stata anche modella, nel 1953 per gli stilisti Vincenzo Ferdinandi e Maria Antonelli. Nel cinema lavorò con successo in Italia, ove recitò in vari film, tra cui Una di quelle (1953) di Aldo Fabrizi, Le infedeli (1953) di Steno e Mario Monicelli, Attila (1956) di Pietro Francisci.

La carriera

Esordì a Hollywood interpretando il ruolo di protagonista femminile nel western La legge del capestro (1956) di Robert Wise, accanto a James Cagney, cui seguì Le avventure dei tre moschettieri (1957) di Joseph Lerner. Conobbe il suo maggior successo in patria nel film Elettra (1962) di Michael Cacoyannis, che rilanciò anche la sua carriera a Hollywood e le consentì di partecipare a varie produzioni americane, come I cannoni di Navarone (1961) di J. Lee Thompson, Zorba il greco (1964) di Michael Cacoyannis, Giallo a Creta (1964) di James Neilson, La fratellanza (1968) di Martin Ritt, Anna dei mille giorni (1969) di Charles Jarrott ed altre ancora.

La Papas ha partecipato all’album della celebre band greca Aphrodite’s Child intitolato 666 (1972), protagonista di una performance dalle chiarissime allusioni sessuali nel brano ∞ (Infinity). Il disco, concepito come doppio vinile, venne bloccato poco prima della pubblicazione. Successivamente l’attrice ha registrato due album con il compositore Vangelis (tastierista del gruppo): Odes (1979) e Rapsodies (1986).

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