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Omofobia, in arrivo il “testo alternativo” al Ddl Zan: a presentarlo il leghista Ostellari

Andrea Ostellari è uno dei politici nominati nel monologo di Fedez al Concertone del Primo Maggio

Omofobia, in arrivo il “testo alternativo” al Ddl Zan: a presentarlo senatore della Lega Andrea Ostellari, uno dei politici nominati nel monologo di Fedez al Concertone del Primo Maggio.

Dopo il suo intervento dal palco del Concertone, il rapper aveva ricevuto una pioggia di consensi, sia dai colleghi che dal mondo politico. In ringraziamento speciale era arrivato dallo stesso promulgatore della legge, il deputato Pd Alessandro Zan, che lo aveva ringraziato su Twitter “Il coraggio di Fedez al Concertone dà voce a tutte quelle persone che ancora subiscono violenze e discriminazioni per ciò che sono. Il Senato abbia lo stesso coraggio ad approvare subito una legge per cui l’Italia non può più attendere. Grazie Fedez“.

Omofobia, dal senatore della Lega Ostellari un “testo alternativo” al Ddl Zan

Il centrodestra di governo è al lavoro per un testo unitario contro le violenze, alternativo al Ddl Zan. Non sarà, quindi, iniziativa di un singolo partito, rende noto la Lega. In mattinata, il senatore della Lega Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, parlando del Ddl Zan ha detto che “noi non abbiamo alcuna paura di confrontarci con chi ha idee diverse. Voglio sperare che lo stesso valga per i senatori della ex maggioranza giallorossa. Domani presenterò la relazione sul ddl Zan e tutti i testi di legge ad esso collegati. Poi dichiarerò aperta la discussione e i colleghi potranno confrontarsi nella sede prevista dalla Costituzione: la Commissione. Le leggi si fanno qui”.

Chi è Andrea Ostellari, il leghista attaccato da Fedez al concerto del Primo maggio

Andrea Ostellari (Campo San Martino, 17 marzo 1974) è un politico e avvocato italiano. Residente a Padova, laureato con lode in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Parma, è sposato e ha due figli. È stato viceprocuratore onorario presso la Procura della Repubblica di Bassano del Grappa, con funzione di pubblico ministero avanti il Giudice di pace e Tribunale Monocratico Penale. Ha superato l’esame di Stato presso la Corte d’Appello di Venezia, ottenendo l’idoneità alla professione di avvocato nel 2004. È Avvocato iscritto all’Albo dei Cassazionisti dal 27 ottobre 2017. Ha fondato lo studio legale Ostellari di Padova che, con colleghi professionisti, si occupa di diritto penale, civile, commerciale, lavoro, ambientale e sportivo.



Fedez – tra i principali animatori per la campagna pro ddl Zan – lo scorso 21 aprile, chiedeva a Ostellari di avviare l’iter per approvare quella legge, contestata dalla Lega: “Nonostante la maggioranza della commissione sia favorevole, un singolo, il signor Ostellari, ha deciso di fare quello che gli pare”. E conclude con il tormentone diventato celebre: “Sei un senatore, non sei Beyoncé, non puoi fare come ti pare. Ricordatelo, ripetitelo prima di andare a letto. Non sono Beyoncé

Legge contro l’omofobia, cos’è e cosa prevede la legge Zan

La legge prende il nome dal suo promotore: Alessandro Zan, (Partito Democratico), politico e attivista LGBT egli stesso vittima di discriminazioni e aggressioni a causa della sua omosessualità. Il testo ha lo scopo di contrastare le discriminazioni fondate su orientamento sessuale, identità di genere e disabilità, per assicurare maggiore tutela ad omosessuali e transessuali, vittime di episodi di violenza fisica e verbale.

Ma quali sono le misure previste? All’articolo 604 bis (che punisce le discriminazioni razziali, etniche, nazionali e religiose) si aggiungono le condotte discriminatorie fondate su “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” punite come segue:

  • la reclusione fino ad 1 anno e 6 mesi o la multa fino a 6.000 euro per chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione nei confronti delle categorie indicate;
  • la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi discriminatori;
  • la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chiunque partecipa o presta assistenza ad organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza verso le categorie discriminate.
  • Invece la modifica all’articolo 604 ter prevede una circostanza aggravante – quindi una pena più severa – per i reati commessi con finalità discriminatoria, odio etnico-razziale, religioso o per agevolare organizzazioni, gruppi, movimenti fondati su principi discriminatori.
  • Per questi soggetti la pena è aumentata fino alla metà.

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