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La basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli: la chiesa millenaria

La basilica di San Giovanni Maggiore è una delle chiese monumentali di Napoli, insieme a quella di San Giorgio Maggiore, ed è tra le più antiche della città. Scopriamo insieme la sua storia.

La basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli: la storia

L’epoca di fondazione della basilica di San Giovanni Maggiore, apposta ad un preesistente tempio pagano si potrebbe collocare intorno all’anno 324, come avvalorato da un’iscrizione di epoca greca rinvenuta su di un architrave. Tuttavia, un’ampia ricostruzione avvenne due secoli più tardi, nel VI secolo, ad opera del vescovo Vincenzo.


san giovanni maggiore



In questo periodo, la chiesa fu inserita tra le quattro maggiori della città, assieme alla chiesa di San Giorgio Maggiore, a quella dei Santi Apostoli e a quella della Pietrasanta. All’epoca Angioina risale l’allargamento delle navate laterali e il rifacimento completo del transetto.

La basilica di San Giovanni Maggiore nel XIX secolo

Nel 1872 si avviarono i lavori di ristrutturazione neoclassica, voluti da Giuseppe Perrella, ricordato con una lapide lungo la navata destra. I lavori furono eseguiti su progetto dell’ingegnere Giorgio Tomlison e terminarono nel 1888.

Il soffitto ottocentesco, realizzato dopo il terremoto del 1870, presentava tre grandi raffigurazioni pittoriche, la centrale delle quali raffigurava il Battesimo di Gesù mentre le laterali riprendevano la nascita e la morte del precursore di Cristo, ad opera del pittore foggiano Nicola Montagono, mentre Domenico Leggieri, elaborò l’ornato.

Cento anni dopo, nel 1970, si avviarono importanti programmi di restauro, che portarono alla luce l’abside paleocristiana al di sotto del coro ligneo seicentesco. Durante gli anni di restauro, però, diverse opere vennero trafugate, come la doppia balaustra marmorea di Domenico Antonio Vaccaro, o il crocifisso ligneo di stile romanico, databile alla seconda metà dell’XI secolo, rubato nel ’77. Per scongiurare ulteriori furti, diverse pitture vennero custodite in depositi della Soprintendenza più sicuri.


abside e altare


Nel gennaio 2012 la basilica è stata riaperta grazie anche all’intervento dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia. Dalla sua riapertura, oltre ad essere tornata luogo di culto consacrato, la basilica è spesso adoperata per ospitare eventi culturali.

Struttura ed interni della Basilica

La basilica di San Giovanni Maggiore presenta un ingresso principale che svetta sulle omonime rampe di San Giovanni, alle spalle di via Mezzocannone, dove è ben visibile la facciata spoglia e ricostruita nel Novecento senza alcun motivo di rilievo artistico. L’interno si presenta a croce latina a tre navate con transetto e una doppia cupola all’altezza della crociera e dell’abside.


doppia cupola


Sulla controfacciata è raffigurata la grande scena ad affresco della Predicazione del Battista ai discepoli, opera di Giuseppe De Vivo del 1730. L’altare maggiore è opera di Domenico Antonio Vaccaro, costruito nel 1743. Dietro l’altare è ben visibile la più evidente traccia dell‘antica costruzione paleocristiana, riscontrabile nell’abside di forma semicircolare risalente al VI secolo.

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