Lavoro

A scuola elementare abolite note disciplinari ed espulsioni: ecco la nuova legge

Niente più sanzioni disciplinarinote sul registro o espulsioni per i bambini delle scuole elementari. La novità arriva dall’ultimo emendamento alla riforma per la reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole, fresco di approvazione alla Camera, che abroga gli articoli da 412 a 414 del Regio Decreto del 26 aprile 1928.

Basta note o espulsioni per gli alunni delle scuole elementari

Il decreto prevedeva “sanzioni verso gli alunni che manchino ai loro doveri” e, in particolare, “ammonizione, censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori – che la devono restituire visionata -, sospensione dalla scuola da uno a dieci giorni di lezione, esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione, espulsione dalla scuola con la perdita dell’anno scolastico”

“Mi sembra una misura giusta, soprattutto perché stiamo parlando di bambini molto piccoli per i quali bisogna pensare a un insegnamento basato sulla comprensione e sull’empatia – ha dichiarato Mario Rusconi, presidente di Anp Lazio (l’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici) -. Naturalmente non bisogna abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda gli episodi di bullismo che sono già molto diffusi tra i bambini che frequentano le elementari”.

Stop alle note disciplinari a scuola elementare

Stop alle note disciplinari, basta sospensioni o espulsioni: la scuola elementare italiana cambia. I bambini della scuola primaria non dovranno più temere le sanzioni disciplinari perché l’emendamento al disegno di legge che introduce l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, approvato dalla Camera dei deputati, abroga anche gli articoli dal 412 al 414 del Regio Decreto 26 aprile 1928 che prevedeva queste punizioni. «È un segno di civiltà», ha detto il presidente della commissione Cultura e Scuola della Camera, Luigi Gallo , «stiamo parlando di bambini: il rapporto educativo in questa fascia di età deve fondarsi sulla fiducia e sulla collaborazione».

Il Regio Decreto

«Verso gli alunni che manchino ai loro doveri», affermava l’articolo 414 del Regio decreto 1297, «si possono usare, secondo la gravità delle mancanze, i seguenti mezzi disciplinari: ammonizione; censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata; sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione; esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione; espulsione dalla scuola con la perdita dell’anno scolastico».

La nuova legge

La nuova legge, per «rafforzare la collaborazione con le famiglie», estende alla scuola elementare il Patto educativo di corresponsabilità, oggi previsto per le scuole medie e per le superiori. «Il problema che vive il mondo della scuola rispetto al bullismo o rispetto alla violenza verso il corpo insegnante», ha proseguito Gallo, «va affrontato con altre misure: molti docenti ci dicono che il lavoro fatto a scuola viene perso quando fuori c’è un ‘burrone sociale’. Servono misure per le assunzioni di personale nelle politiche sociali e presidi di legalità sul territorio: c’è una società che rema contro rispetto al lavoro prezioso che si fa a scuola. Altrimenti, con misure come quella abrogata, ci illudiamo di avere uno strumento che poi, nella realtà, è inefficace».

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