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SBS (Sindrome del bambino scosso) un gesto senza cattive intenzioni può divenire pericoloso, ecco il perché

Spesso i genitori effettuano un gesto che, nonostante sia eseguito senza cattive intenzioni, può divenire estremamente pericoloso e provocare, conseguentemente la “SBS” (Sindrome del bambino scosso). Spesso scuotiamo il nostro piccolo per non sentire più il suo pianto, ma dietro questa azione si celano dei rischi.

Sindrome del bambino scosso, quello che c’è da sapere

Tempo addietro veniva chiamata “Shaking Baby”, mentre oggi viene dato un termine scientifico più appropriato “Abusive Head Trauma”. Tuttavia, si tratta di una causa che si verifica per: strattonamento, scuotimento vigoroso, colpi inferti alla testa, ma anche cullando in maniera energica il neonato e – nella maggior parte dei casi – questi episodi si verificano per mezzo del pianto inconsolabile del bimbo.

I piccoli fino ai 5 anni sono soggetti ai traumi della SBS, ma i danni peggiori li patiscono i neonati dalle 6 alle 8 settimane, in quanto la muscolatura del loro collo è poco sviluppata, quindi non riescono a sostenere bene il peso della testa.

I fattori

generalmente i casi di SBS sono più frequenti in famiglie che hanno particolari contesti psico-sociali, situazioni in cui una neo mamma resta in uno stato di solitudine e isolamento, famiglie dove un membro fa uso di alcool e droghe o in famiglie monogenitoriali con problemi economici. Anche le persone sottoposte a stanchezza mentale ed emotivamente vulnerabili possono non reggere il carico di stress emotivo a cui porta il pianto del bambino.

«Non c’è la volontà di fare del male e per questo l’adulto non è consapevole dei gravi danni che tale movimento può arrecare; non per niente quando se ne rende conto subentra un senso di colpa enorme», si evince dalle dichiarazioni di Lucia Sciarretta, psicologa clinica e psicoterapeuta infantile al Gaslini.

Prevenzione, sintomi e conseguenze

Prevenzione

In una famiglia, l’arrivo di un bambino porta un cambiamento radicale ed aumenta considerevolmente il livello di stress. Per tale ragione è fondamentale non isolarsi e – se è necessario – chiedere sostegno e aiuto ai familiari senza provare paura o vergogna. È importante, inoltre, avere una valvola di sfogo, al fine di ricaricare le energie e lo stress accumulato. Specie se è piccolo, il bambino ha un solo modo per comunicare le sue esigenze, ovvero piangere, quindi, prima si accetta questa forma di comunicazione e prima lo stress inizierà a placarsi.

Sintomi

I problemi causati dalla SBS sono amplificati dalla difficoltà di diagnosi, spesso viene omesso al personale medico il gesto compiuto. Tra i sintomi più comuni troviamo: inappetenza o vomito, difficoltà respiratorie, incapacità a sollevare la testa, letargia, irritabilità, assenza di sorriso, pallore, tremori. In casi di scuotimento estremo possono verificarsi anche casi di di incoscienza o di semi coscienza e anche il coma.

Conseguenze

È inevitabile constatare che tutto questo dipende dall’intensità del gesto, ma i danni dello scuotimento sono spesso irreversibile e – in un caso su quattro – anche fatale. Tra i danni troviamo: erdita dell’udito, cecità totale o parziale, grave ritardo mentale, difficoltà nell’apprendimento, problemi di attenzione o memoria. Queste conseguenze si verificano anche nei casi lievi e le conseguenze peggiori le subiscono i neonati con maggior fragilità della scatola cranica.

 

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