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Covid, perché la variante indiana fa paura e dove è stata rilevata | Casi anche in Italia

Perché la variante indiana del Covid fa paura e quali sono i Paesi dove è stata rilevata? Casi anche in Italia

Perché la variante indiana del Covid fa paura? La nuova mutazione sta letteralmente mettendo in ginocchio l’India dove a livello giornaliero si registrano 300mila contagi. Preoccupa anche il numero dei decessi che oscilla tra i 2mila e 3mila al giorno. Secondo quanto riporta l’Oms, i Paesi dove è stata rilevata la variante del Coronavirus sono: India, Stati Uniti, Regno Unito, Singapore, ma anche Belgio, Svizzera, Grecia e Italia.

Covid: perché la variante indiana fa  paura e dove è stata rilevata

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la variante cosiddetta indiana del virus del Covid-19 è stata sequenziata in almeno 17 Paesi in tutto il mondo, fra cui l’Italia. Intanto in India, nonostante gli appelli del premier, proseguono gli assembramenti per il pellegrinaggio indù del Kumbha Mela: martedì almeno 25mila fedeli si sono immersi nel Gange, ad Haridwar.

I pazienti Coronavirus in India continuano a morire senza ossigeno in reparti ospedalieri stracolmi. A Nuova Delhi, testimoni descrivono corridoi ingombri di letti e barelle e famiglie che implorano invano di ricevere ossigeno o un posto per i loro cari. Alcuni muoiono sulla soglia dell’ospedale.
“Mettetevi le mascherine pure dentro casa”, è stato l’ultimo appello indirizzato dal governo indiano ai propri cittadini per cercare di limitare la travolgente crescita dell’epidemia. L‘India si ritrova alle prese con una situazione di una gravità senza precedenti complice anche la nuova variante del virus.

Cosa sappiamo sulla variante indiana del Coronavirus 

La variante indiana del Coronavirus, è numerata B.1.617. È stata scoperta il 5 ottobre del 2020 nel Maharashtra, stato dell’India Centro-occidentale, conosciuto per la capitale Mumbai. La variante indiana mostra due mutazioni, chiamate E484Q e L425R, ed è già diffusa in Italia: tanto che è stata sequenziata a Firenze il 10 marzo. È stata registrata anche in diversi altri paesi europei e negli Stati Uniti.

La caratteristica dell’indiana è che presenta due mutazioni (denominate E484Q e L425R). Non è ancora del tutto chiaro se più pericolosa per mortalità, contagiosità e contrasto ai vaccini. Ciascuna di queste due mutazioni prese singolarmente non è unica per una variante, ma la presenza di entrambe nella stessa variante è unica.

Occorre però sottolineare che, specie in Israele, il vaccino Comirnaty (cioè il vaccino di Pfizer/BioNTech) sembra essersi dimostrato efficace contro la variante indiana, benché in maniera ridotta (ancora non è stato possibile quantificare la riduzione).


 

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