Curiosità

Coronavirus, le scuse più assurde per uscire di casa

Bisogna rimanere a casa per fermare il coronavirus. Tra decreti, ordinanze, denunce e multe, c’è chi ancora prova ad uscire, utilizzando le scuse più assurde. E a molti la fantasia non manca. La situazione di necessità da indicare nell’autocertificazione per qualcuno è a libera interpretazione, visto che si barra la casella spiegando che «è importante dare da mangiare ai piccioni».

Coronavirus: spostamenti ed autocertificazioni, le scuse più assurde

È il caso, riferiscono dalla Questura di Roma, di un ragazzo di Albano fermato in strada dagli agenti della Polizia di Stato. «Al momento sono senza casa perché mia madre e mia nonna non mi vogliono più con loro e quindi passo il tempo a dare da mangiare ai piccioni, la ritengo una cosa importante», si è giustificato il ragazzo.

“Devo dare da mangiare ai piccioni”, “sono ansioso”, “mia moglie mi ha cacciato”

Una donna invece ha detto di essere andata «al mercatino dell’usato per comprare indumenti intimi in quanto uscita dall’ospedale di Monterotondo ero sprovvista». E ancora: «Preso da uno stato ansioso, non riuscivo a stare a casa»; «mia moglie mi ha messo fuori casa». Di certo, le forze dell’ordine di questi tempi hanno un bel da fare nell’accertare la veridicità delle dichiarazioni rese. Fioccano anche tante denunce.


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Fare la spesa in compagnia

C’è chi poi non si fida di lasciare il marito solo a fare la spesa. A Lucca gli agenti di polizia hanno fermato una macchina con a bordo marito e moglie. Entrambi hanno dichiarato che stavano andando a fare la spesa. Gli agenti hanno ricordato loro che solo un componente per famiglia può andare, al ché la donna ha rimbrottato tutti i presenti dicendo che non poteva mandare il marito da solo «perché non era in grado di scegliere i prodotti giusti».

Va a casa dell’ex per amore

E si sa, l’amore in età adolescenziale è ribelle. Così dalla questura di Forlì Cesena arriva notizia di una 17enne che non rassegnandosi alla fine del sua storia, ha violato la prescrizione di rimanere in casa pur di recarsi sotto casa del suo ex, che a sua volta, stanco di essere importunato, ha chiamato la Polizia per liberarsi finalmente di lei. In un altro caso, un uomo si è giustificato: «Ma io sto andando a fare la spesa». Peccato che non si è accorto che erano le 22.50.


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“Ero alla mensa dell’ospedale”, ma all’ospedale non esiste alcuna mensa

A Vibo Valentia un uomo sorpreso a piedi in strada ha dichiarato agli agenti che aveva appena mangiato alla mensa dell’ospedale. Non ha finito di parlare che subito è scattata la denuncia visto che non c’è alcuna mensa all’ospedale.

“Dovevo sdraiarmi su una panchina”

A Palermo un uomo ha risposto agli agenti sul suo stato di necessità che doveva assolutamente sdraiarsi su una panchina per prendere il sole. Un altro ha detto: «Non posso stare a casa perché stanno facendo le pulizie». Ma lui era già lontano chilometri dall’abitazione.


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