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Il lato oscuro di Telegram: porno, armi, droga e pedofilia a portata di app

[titolo_paragrafo]Telegram: quando nasce e che cos’è[/titolo_paragrafo]

Telegram è un servizio di messaggistica istantanea basato su cloud ed erogato senza fini di lucro dalla società Telegram LLC, una società a responsabilità limitata con sede nel Regno Unito, fondata dall’imprenditore russo Pavel Durov. I client ufficiali di Telegram sono distribuiti come software libero per Android, GNU/Linux, iOS, MacOS, Windows NT e Windows Phone. Caratteristiche di Telegram sono la possibilità di stabilire conversazioni tra due o più utenti, effettuare chiamate vocali cifrate “punto-punto”, scambiare messaggi vocali, videomessaggi, fotografie, video, stickers e file di qualsiasi tipo grandi fino a 1,5 gb e opzionalmente effettuare conversazioni cifrate punto-punto tra due utenti (non in chat di gruppo) sulla maggior parte dei client.

Storia

Telegram è stato fondato nel 2013 dai fratelli Nikolai e Pavel Durov, i fondatori del social network russo VK. I fondatori hanno annunciato che la società Telegram LLC è un’organizzazione non a scopo di lucro non collegata a VK e con sede a Berlino. Nikolai ha creato il nuovo protocollo MTProto sul quale Telegram è basato mentre Pavel ha fornito sostegno finanziario e infrastrutture attraverso il suo fondo denominato Digital Fortress.

Il 24 febbraio 2014 un fork FOSS-friendly di Telegram è stato aggiunto su F-Droid. Il 24 marzo 2014 Telegram ha annunciato di aver raggiunto i 35 milioni di utenti attivi mensilmente e 15 milioni di utenti giornalieri, il 15 settembre 2015 c’erano 60 milioni di utenti attivi al mese. Nel mese di febbraio 2016 si sono raggiunti i 100 milioni di utenti attivi mensili, 350 000 nuovi utenti al giorno e 15 miliardi di messaggi scambiati giornalmente. A febbraio 2018 i download giornalieri dell’app su Android e iOS si assestavano rispettivamente a oltre 500 000 e circa 100 000.

Caratteristiche

I client ufficiali di Telegram sono software libero. Il codice sorgente del lato server invece non è stato rilasciato. Ciò significa che non è possibile verificare la segretezza delle conversazioni effettuate sul cloud e non è possibile fornire in proprio questo servizio di messaggistica (ad esempio da un proprio server).

I messaggi inviati sono salvati sul cloud di Telegram, così da garantire la sincronizzazione istantanea. Il risultato consente all’utente di poter accedere ai messaggi da diversi dispositivi contemporaneamente, inclusi tablet e computer.

Quando si registra, l’utente può scegliere se permettere ad altri di cercarlo inserendo il nickname scelto durante la registrazione preceduto da “chiocciola” nella barra di ricerca. Questa funzione facoltativa consente ad altri di cercare l’utente su Telegram senza conoscere necessariamente il suo numero di telefono.

Dalla versione 3.9, i messaggi inviati si possono modificare fino a due giorni dall’invio.

Le Chat

Le chat sono di due tipi:

  • Chat cloud (classiche): la chat utilizza una cifratura client-server, ovvero è cifrata dal dispositivo fino ai server di Telegram e viceversa. Quindi la conversazione dovrebbe restare salvata in maniera cifrata sui server di Telegram per poter essere sincronizzata fra più dispositivi (es. smartphone, tablet, PC). La chat classica permette l’invio di messaggi di testo, messaggi vocali, videomessaggi, posizione GPS attuale, coordinate GPS sulla mappa, contatti e qualsiasi tipo di file di dimensione massima di 1,5 GB.
  • Chat segrete: la chat utilizza una cifratura end-to-end (o detta punto-punto), ossia è cifrata fra i due dispositivi coinvolti nella conversazione. Di conseguenza la conversazione non rimane salvata sui server di Telegram. Se da un lato queste conversazioni sono notevolmente più sicure dal punto di vista della privacy, da un lato occorre sapere che di conseguenza la chat non può essere sincronizzata fra più dispositivi ma si può visualizzare solo dal dispositivo dal quale è stata avviata. Le chat segrete utilizzano lo scambio di chiavi Diffie-Hellman e permettono di impostare un “timer di autodistruzione”, ossia un determinato intervallo di tempo trascorso il quale un messaggio, dopo che è stato visualizzato dal destinatario, viene cancellato. Le chat segrete attualmente non funzionano sulla versione Web e su Telegram Desktop, mentre sono fruibili sui client mobile, vari client alternativi e su Telegram per Mac..

I Gruppi

I gruppi di Telegram possono contenere fino a 200 000 membri, è possibile impostare amministratori con permessi selezionabili (Cambiare le info del gruppo, Eliminare messaggi di altri utenti, Bloccare/limitare utenti, Invitare utenti tramite link, Aggiungere amministratori) e cambiare i permessi degli utenti (Inviare messaggi, Inviare media, Inviare sticker e GIF, Inviare link con anteprima, Inviare sondaggi, Aggiungere membri, Cambiare le info del gruppo, Fissare messaggi). Di default nei gruppi i nuovi membri non possono vedere tutta la cronologia dei messaggi, a meno che non venga abilitata dalle impostazioni o il gruppo non sia reso pubblico, e la stessa è condivisa per tutti gli utenti, di conseguenza i messaggi cancellati dall’utente stesso o da un admin scompaiono anche per tutti gli altri (gli admin possono eliminare tutti i messaggi, gli utenti solo i propri, i messaggi eliminati e modificati sono accessibili per due giorni dagli admin nel registro delle “Azioni recenti” per due giorni). Come in tutte le chat, è possibile modificare i propri messaggi entro 48h dall’invio. La lista degli utenti è ordinata per l’ultima attività piuttosto che per l’ultimo accesso. I gruppi possono essere resi pubblici impostando un username, in tal modo sarà possibile trovarli dalla ricerca e leggere i messaggi senza unirsi. Se un membro lascia un gruppo, può essere riaggiunto solo da un contatto reciproco.

I Canali

I canali, nati a settembre 2015, sono chat in cui chiunque sia amministratore può inviare messaggi ai membri del canale, anche se questi ultimi non possono rispondere né commentare. Un canale può contenere un numero illimitato di iscritti e può essere pubblico o privato; al canale pubblico si può associare un indirizzo link e un username, ricercabile dalla funzione di ricerca dell’app, mentre per quello privato viene generato un link con 22 caratteri alfanumerici casuali.

Dopo l’aggiornamento di luglio 2017 gli amministratori hanno accesso a singole funzioni abilitabili e disabilitabili singolarmente come l’invio, la modifica e la cancellazione dei messaggi, la modifica della descrizione del canale o l’aggiunta di nuovi utenti/amministratori.

I Bot

Da giugno 2015 Telegram ha introdotto una piattaforma per permettere, a sviluppatori terzi, di creare i Bot. I Bot sono degli account Telegram, gestiti da un programma, che offrono molteplici funzionalità con risposte immediate e completamente automatizzate.

Dal 4 gennaio 2016 è disponibile una nuova modalità inline per i bot, che permette di utilizzare un bot semplicemente citandolo con il proprio username in qualsiasi chat (chat cloud, canali e gruppi).


[titolo_paragrafo]Modi di ricerca e i canali: i minori e la pornografia[/titolo_paragrafo]

Su certi aspetti, Telegram è un po’ un’estensione di Instagram o Twitter: star e vip dello spettacolo (e non solo) spesso creano canali Telegram per poter aumentare il livello di condivisione delle loro foto, così da potersi accaparrare ogni media per far crescere la propria immagine.

Non è un segreto che l’app scateni anche le fantasie sessuali dei più maliziosi, i quali cercano di propositi canali collegati a noti siti porno per evitare di accedere a internet e nel contempo occupare memoria sul cellulare. Anche se sembra difficile crederlo, su Telegram è possibile trovare canale dedicati a noti domini come Brazzers, YouPorn, Xvideos, BangBros e tanti altri ancora.

Il porno non è illegale, specie se un adulto fa quello che ne vuole. Tuttavia, il problema è proprio quello: ai minorenni chi ci pensa? Tra l’altro, non va dimenticato che a creare i canali e i gruppi più sinistri di Telegram, spesso possono essere sia adulti sia minorenni in cerca di amicizia e interazioni.

Il canale Telegram di Scuola Zoo, famoso mezzo di intrattenimento per adolescenti, spesso viene utilizzato come tramite per consigliare canali porno, anche amatoriali. Tali consigli però sono temporanei, nel senso che vengono poi eliminati per tornare a dare spazio a meme e demotivational. 

Proprio partendo da una base così semplice, accedendo a un solo gruppo o canale hard, è possibile accedere a un mondo sterminato di contenuti a luci rosse dove a volte, oltre alle classiche donne mature o alle note pornoattrici, è possibile imbattersi davanti a foto che ritraggono ragazze al di sotto dei 18 anni nude o seminude.


[titolo_paragrafo]Gli utenti scambiano foto di donne nude senza il loro consenso[/titolo_paragrafo]

Ecco cosa rende Telegram un vero e proprio covo di depravati. Come raccontato anche da Tpi.it, Telegram può gtrasformarsi in una sorta di paradiso terrestre per chi non vuole farsi scoprire, specie per chi diffonde foto di donne senza il loro consenso. 

Già il programma Mediaset “Le Iene” e la testata Wired, provarono a infiltrarsi in queste comunità, scoprendo cose molto interessanti. Tempo fa esisteva (e non si sa se esiste ancora) un canale chiamato Canile 2.0 e le cagne erano appunto le povere donne che erano soliti a denigrare senza alcun ritegno.

Attivato nel 2016, questo canale contava oltre 2mila utenti ed era crittografato: in sintesi per trovarlo era necessario ricevere un invito da parte di uno degli iscritti o degli amministratori. Le Iene e Wired scoprirono che oltre a donne adulte, venivano prese di mira anche delle minorenne: ragazze di 14 anni che andavano al liceo.

“È tutto quello che ho”, scrive un tale dopo aver inviato la foto di una ragazzina. “È ancora minorenne, sta ora in secondo liceo”, spiega. Le minorenni pare siano particolarmente apprezzate sul gruppo. “W le minorenni maiale”, scrive un signore, “Mi fa salire il pedofilo”, scrive un altro.

C’è addirittura chi inneggiava allo stupro, incuranti dei reati in cui possono incorrere. Dopo l’inchiesta di Wired e delle Iene, oltre al contributo di qualche utenti trovatosi per sbaglio in quel canale, le reazioni degli amministratori di Canile 2.0 non sarebbero state delle migliori e le offese ai “moralisti” non mancarono.
C’è anche chi ha avuto la brillante idea, negli ultimi tempi, di creare un canale intitolato “Non sapevo fosse minorenne”, il quale ha fatto perdere le sue tracce forse perché raggiunto da qualche segnalazione. Fatto sta che questo canale era caratterizzato da foto di minorenni in bikini o che lasciavano comunque spazio all’immaginazione attraverso pose “vedo non vedo”.

Le star dei social che “vendono” il loro corpo a pagamento

I malintenzionati che sfruttano Telegram per i loro macabri scopi, riescono addirittura a far girare le foto di adult model o influencer che di solito mostrano i loro corpi senza veli attraverso siti internet personali a pagamento. Su Instagram ad esempio, ci sono molte ragazze, diventate dei veri e proprio fenomeni del web e desiderate da migliaia di italiani, che mettono a disposizione video e foto hot solo attraverso bonifici bancari.

Ebbene qualcuno qualcuno ha avuto la brillante idea di smantellare i loro piani riuscendo a procurarsi questi contenuti e a farli girare nel lato oscuro di Telegram (o del Deep Web). 

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