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Sanremo 2022, Lorena Cesarini è stata vittima di razzimo: “Per qualcuno non sono italiana”

Il monologo dell'attrice sul razzismo

Oggi mercoledì 2 febbraio al Festival di Sanremo 2022, l’attrice Lorena Cesarini co-conduttrice della seconda serata racconta in un monologo il razzismo che ha subito quando è stato annunciato che avrebbe condotto il Festival con Amadeus. 

Il monologo di Lorena Cesarini sul razzismo

Lorena Cesarini, l’attrice che con Amadeus conduce la seconda serata del Festival di Sanremo 2022, è protagonista di un lungo monologo sul razzismo, vissuto in prima persona proprio dopo l’annuncio della sua partecipazione al Festival:A 34 anni scopro che non è vero che sono una ragazza italiana come tante. Io resto nera. Perché c’è gente che ha problemi col mio colore della pelle? Sono Lorena Cesarini. Sono nata a Dakar da mamma senegalese e papà italiano, sono cresciuta a Roma. Ho una laurea in storia contemporanea, ho lavorato all’archivio centrale dello stato e ho continuato a studiare recitazione, è diventato il mio lavoro. Sono un’attrice. Una vita abbastanza tranquilla, come tante ragazze italiane. Poi succede che Ama rivela al Tg1 i nomi delle partner che l’accompagneranno quest’anno al Festival e annuncia che nella seconda serata ci sarà una certa Lorena Cesarini. Ed eccomi qua“, ha dichiarato.

Subito dopo questo annuncio scopro una cosa, a 34 anni scopro che non è vero che sono una ragazza italiana come tante. Io resto nera. Fino ad oggi a scuola, all’università, al lavoro, sul tram, nessuno aveva mai sentito l’urgenza di dirmelo. E invece appena Amadeus dà questa splendida notizia per me, certe persone hanno sentito questa urgenza. Per alcuni il colore della mia pelle è un problema, hanno voluto farlo sapere a tutti. Vi leggo alcune frasi che sono uscite sui social: ‘Non se lo merita, l’hanno chiamata lì perché è nera’… ‘Forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori…’“, ha aggiunto.

Gli insulti sui social

Lorena fa proiettare sullo sfondo i tweet con cui è stata insultata sui social: “Perché alcuni sentono la necessità di scrivere certe cose sui social, di pubblicare certi post; perché c’è chi si indigna per la mia presenza sul palco; perché c’è della gente che ha un problema col mio colore della pelle? Io non sono qui per darvi una lezione: non ne sarei capace. Quando non so una cosa vado subito a informarsi…” continua l’attrice, Ha citato, infine, Tahar Ben Jelloun, premio Nobel per la letteratura 2021, leggendo da un suo romanzo la definizione di “cos’è il razzismo“: “Tra le cose che ci sono al mondo, è la meglio distribuita… tanto da diventare banale”. E si commuove.

 

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