Cronaca

A Pasqua potremo viaggiare e spostarci fuori regione?

Viaggi fuori regione vietati fino al 27 marzo, per poter riaprire in tempo per Pasqua (4 aprile). Ma non si può escludere un’ulteriore proroga del blocco: tutto dipenderà dall’andamento della situazione epidemiologica e dall’efficacia delle misure attuali

A causa del Covid, ci aspettano Pasqua e Pasquetta senza troppe libertà. Non si potrà uscire dalla regione e organizzare un weekend fuori porta, stando a quanto deciso, per il momento, dal governo. Il Consiglio dei ministri riunitosi ieri, lunedì 22 febbraio, ha approvato il nuovo decreto-legge Covid che prevede il divieto di spostamenti tra regioni fino al 27 marzo e stop alle visite a casa di parenti e amici per chi è in zona rossa. In vista della scadenza dell’attuale Dpcm (5 marzo), il governo dovrà poi lavorare a una serie di provvedimenti che riguardano i parametri per la classificazione delle Regioni in zone di rischio e relative restrizioni per le attività ancora chiuse.

Spostamenti tra regioni a Pasqua: quando saranno consentiti?

Il primo “atto” del governo appena insediato è la proroga del divieto di spostamento tra regioni fino al 27 marzo. Non si potrà uscire dalla regione tranne che per motivi di lavoro, salute o necessità, o per fare rientro al luogo di residenza, domicilio e abitazione. Fino a quella data, inoltre, si potrà andare a casa di parenti o amici una volta al giorno, tra e 5 e le 22, in massimo due (+ minori di 14 anni o persone non autosufficienti) solo se ci si trova in zona arancione o gialla.

Il blocco agli spostamenti e lo stop alle visite a casa in zona rossa salverebbe il weekend di Pasqua e Pasquetta (4-5 aprile), una speranza nutrita da chi ha voglia di tornare a viaggiare ma soprattutto dal settore Turismo e Ospitalità, tra i più colpiti dalla crisi.

A meno di una ulteriore proroga delle restrizioni di qualche giorno, ipotesi al momento non escludibile, per le vacanze pasquali 2021 si potrà viaggiare e spostarsi fuori regione in zona gialla senza comprovati motivi e obbligo di autocertificazione.

Chiudere ora per riaprire a Pasqua

Ma se a Pasqua potremo partire e festeggiare con familiari e amici in altre regioni dipenderà dall’andamento dei contagi nel prossimo mese e mezzo. Con le attuali misure e l’avanzata della variante inglese – che potrebbe diventare dominante – la previsione degli esperti è che a marzo viaggeremo sui 25.000 contagi al giorno.

Nuove restrizioni ora per scongiurare terza ondata e riaprire a Pasqua: una prospettiva che fa tornare alla mente la strategia di contenimento prevista lo scorso dicembre (“fare un lockdown ora per salvare il Natale”), salvo poi stringere le maglie dei blocchi proprio in vista dell’esodo per le vacanze.

A prescindere dalle decisioni che verranno prese, un punto su cui insistono le Regioni è la necessità che il governo condivida i provvedimenti con congruo preavviso per evitare il caos come successo con gli impianti sciistici o come succede ogni settimana con l’apertura/chiusura dei ristoranti e dei bar nel weekend.

Un’ipotesi che sta circolando è che il monitoraggio Iss venga effettuato a inizio settimana e non il venerdì, al fine di “dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese”.

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