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Manovra 2022: pensioni, superbonus e reddito di cittadinanza | Tutte le novità

Manovra 2022, approvato il documento di Bilancio: cosa cambia e la bozza del Decreto

Manovra 2022, il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità, il documento programmatico di bilancio (dpb) che disegna la cornice della manovra 2022. Nel corso della riunione la Lega ha espresso una riserva politica sulla soluzione ad ora individuata sulle pensioni con quota 102 e 104, ma il tema sarà discusso nei prossimi giorni in vista del varo della legge di bilancio in un successivo cdm. Vediamo insieme cosa cambia e la bozza del Decreto. 

Manovra 2022, tutte le novità per pensioni, superbonus e reddito di cittadinanza

Una manovra da 23 miliardi, l’1,2% di Pil. Otto miliardi subito per il taglio del cuneo fiscale (ma Ive e Fi ne chiedono 10). Addio a Quota 100, si passa a Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023 per le pensioni (per una platea di 50mila persone in due anni). Una misura sulla quale la Lega mantiene dubbi. Un finanziamento aggiuntivo di un miliardo per il Reddito di cittadinanza. Il Pd chiede la proroga del Superbonus. Sono le misure della Legge di Bilancio 2023 affrontate nella Cabina di regia a Palazzo Chigi, mentre il Cdm è riunito per dare via libera al Documento programmatico di bilancio da presentare alla Commissione europea. Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di bilancio, che traccia l’architettura della manovra che il governo si appresta a varare nel prossimo Cdm.

Pensioni e Quota 102

La platea dei lavoratori che potrebbero andare in pensione con Quota 102 con un’età minima di 64 anni e almeno 38 anni di contributi è di poco meno di 50mila persone in due anni. Lo si apprende da fonti vicine al dossier che precisano le stime arrivate da fonte sindacale. La misura dovrebbe valere due anni. L’età minima a 64 anni di fatto esclude almeno per quanto riguarda l’età tutti quelli che non erano riusciti ad accedere a Quota 100, ovvero i nati dal 1960 in poi.


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Lavori gravosi

A proposito di pensioni, altri 27 codici, oltre ai 15 già esistenti per le attività gravose potrebbero dare accesso all’Ape sociale (l’indennità per i lavoratori che sono in difficoltà a partire dai 63 anni in attesa dell’accesso alla pensione). Lo ha spiegato Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, in un’audizione alla Commissione Lavoro della Camera in cui ha illustrato alcuni dei criteri proposti dalla Commissione sui lavori gravosi. Tra le nuove categorie che entrano nella definizione di «lavoro gravoso» ci sono i conduttori di impianti, i saldatori, i fabbri e gli operai forestali ma anche gli operatori della cura estetica. Non rientrano invece i bidelli e i macellai. Il presidente della Commissione sui lavori gravosi, Cesare Damiano, ha specificato che le 27 categorie rientrano in quelle che avrebbero titolo (dopo una scrematura da 92) ma non è detto che poi rientreranno tutte.

Slittano plastic e sugar tax

Nella Manovra dovrebbe anche vedere attuazione la richiesta, più volte inoltrata, di ridurre dal 22% al 10% l’Iva sugli assorbenti, la cosiddetta ‘tampon tax’. Inoltre diventerebbe strutturale il piano antiviolenza e sulla parità di genere, ivi compresa la premialità per la certificazione delle politiche di genere. Rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax.

Imprese e Sanità

Il Mise punta a rifinanziare il Fondo di garanzie per le Pmi, la Nuova Sabatini e i contratti di sviluppo e creare un fondo ad hoc per la transizione industriale. Il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19.

Scuola e ricerca

Nel testo “viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19”. Viene anche “aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno”.

Superbonus solo per i condomini

 Superbonus, ecobonus al 65% e sconti al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green verranno rinnovati. Il Superbonus però, misura molto richiesta, dovrebbe valere soltanto per i condomini. Sparisce – per ora – il bonus per il rifacimento delle facciate. Sarà il lavoro sulla Manovra a definire tutti i dettagli. Rifinanziati invece i bonus Tv e decoder: fino a 100 euro per rottamare la vecchia tv, senza limiti Isee, e 30 euro per i decoder ma per chi ha un Isee sotto i 20mila.

Iva assorbenti scende al 10%

L’iva sugli assorbenti scende dal 22% al 10%. La riduzione della tampon tax viene varata dal governo nella Manovra 2022 e inserita nella nota che segue l’approvazione del Dpb da parte del Consiglio dei ministri. Tra i provvedimenti, appunto, spicca “il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile”.

1 miliardo da restyling reddito di cittadinanza

Il governo conta di ricavare circa 1 miliardo dal restyling del reddito di cittadinanza. È questa la cifra che sarebbe stata indicata nel corso della cabina di regia sulla manovra. Il sussidio dovrebbe essere modificato in manovra con una revisione dei paletti per l’accesso, snellendo la platea e rafforzando il fronte delle politiche attive per il lavoro. Dovrebbe arrivare anche una stretta sui controlli.

1 miliardo per taglio bollette

Un fondo da 1 miliardo per il taglio delle bollette. È la cifra che, secondo quanto viene riferito, dovrebbe essere stanziata in manovra. Per la copertura si ricorrerà a uno dei due miliardi già destinati dalla Nadef alla riforma del fisco, ai quali si andrebbero ad aggiungere altri 7 miliardi per il taglio delle tasse.

Legge di bilancio da 23 miliardi

Si va verso una legge di bilancio da 23 miliardi, ovvero l’1,2% del Pil. Il responsabile economico di Italia viva, Luigi Marattin, ha spiegato che “il margine è intorno ai 23 miliardi”.

Per reddito di cittadinanza 8,8 miliardi

È di 8,8 miliardi, a quanto apprende l’Adnkronos, la ‘posta’ prevista in manovra per rifinanziare il reddito di cittadinanza. Per il 2022 erano previsti 7,6 miliardi, come tendenziale, mentre ora sono stati previsti -riferiscono fonti di governo a Cdm in corso – 8,8 miliardi, quindi 800 milioni in più. La stessa somma, dunque 8,8 miliardi, sarebbe stata prevista per il 2023.

 

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